Buongiorno, sono una ragazza di 24 anni.
Scrivo per chiedere consiglio riguardo alcune cose che mi stanno capitando ultimamente.
Ho come dei "flash" in cui rivivo eventi del mio passato (credo di avere qualche tipo di trauma); sono quasi solo emozionali, ossia rivivo delle forti emozioni, tendenzialmente dolorose o che mi provocano molta ansia. Il problema è che stanno peggiorando sempre più non so bene cosa fare.
mi sembra di stare in un costante pre attacco di panico che non si ferma neanche con i farmaci (promazina). Purtroppo tutto questo è diventato troppo pesante e mi sento molto sbagliata e in colpa. Per questo sto avendo pensieri molto brutti e mi sto facendo male.
Grazie per aver letto questa sbrodolata, non posso rileggere perché mi vergogno di tutto questo quindi mi scuso per eventuali errori
Alice
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
17 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Non mi sembra una "sbrodolata" Alice. Mi sembra l'esposizione nitida di stati d'animo nebulosi. Ci vuole un buon terapeuta che sappia prendere i trigger per la coda con uno strumento valido.
Le consiglio la tecnica di "integrazione dell'ombra" insegnata dal professor Mocarelli Emanuele.
20 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Alice, credo che abbia fatto bene ad aprirsi, in fondo questa sezione é qui per questo. Probabilmente ha ragione che qualche aspetto doloroso sta cercando di emergere per trovare uno spazio ed essere accolto ed elaborato. Penso anche che poter scrivere qui per lei sia il primo piccolo passo che la aiuterà a prendere coraggio per iniziare una terapia. Si dia questa possibilità... auguri
16 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Alice,
il suo post è tutt'altro che lungo, prolisso o noioso, anzi è fin troppo sintetico per cui può stare tranquilla nè deve vergognarsi per quanto ha scritto.
Certamente ha vissuto in passato importanti traumi psicologici che emergono ora con i sintomi del Disturbo Post-traumatico da Stress.
La soluzione ottimale non è da ricercare nella sedazione farmacologica e tantomeno nell'autolesionismo ma in un percorso di psicoterapia con annesse tecniche di EMDR.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
16 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno ,
anche la sue emozione della vergogna è connessa ai vissuti che ha esposto nella prima parte qui.
Per questa situazione sarebbe molto utile per lei iniziare un percorso di tipo psico-terapeutico.
16 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alice,
Da quanto scrive la sua situazione deve essere davvero dolorosa. Credo che non debba minimamente vergognarsi e chiedere il supporto di una o un collega per poter iniziare a lavorare su di sé per stare meglio .
Le auguro di trovare presto una persona che la faccia sentire sufficientemente al sicuro per parlare di tutto
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Alice,
le consiglio di intraprendere subito un percorso per lavorare sull'evento traumatico che si è ripresentato. oggi grazie all'ausilio delle neuroscienze ci sono tecniche migliori per superarlo.
per qualsiasi informazione mi contatti
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alice,
mi dispiace molto per la tua sofferenza che percepisco essere molto grande e invalidante. Immagino che tutti gli ambiti della tua vita quotidiana ne siano ormai influenzati.
La prima cosa da fare è abbandonare il senso di vergogna! La tua sofferenza non ha meno valore di qualunque altro tipo di malessere, sia fisico che psichico. Ti consiglio di rivolgerti a un professionista in grado di aiutarti a dare un significato a queste spiacevoli sensazioni ed emozioni, per poi provare insieme a curare le ferite che ne sono causa.
Un abbraccio.
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Alice,
Immagino la difficoltà e la sofferenza nel vivere e raccontare queste sensazioni. In generale, i farmaci non sono da demonizzare, ma dovrebbero essere accompagnati da un percorso psicologico e/o psicoterapia per elaborare quanto eventualmente accaduto in passato e trovare delle strategie che la facciano stare meglio nel presente.
Le consiglio vivamente di prendersi cura di tutto ciò affidandosi ad un professionista.
Un caro saluto,
Dott.ssa Viviana Ciavatta
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Alice.
Le cose che ti stanno capitando ultimamente, da quando si verificano?
Chi ti ha prescritto promazina e perché?
Stai avendo pensieri brutti e ti stai procurando ferite ?
Se non l'hai già fatto, ti consiglio vivamente di rivolgerti ad un terapeuta esperto in traumi per farti aiutare con un piano di trattamento adeguato perché ciò che descrivi ed il tuo stato d'animo non vanno sottovalutati.
Io ci sono, anche online.
Un abbraccio.
Dott.ssa Rita Felici
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Alice,
Un trauma è una ferita causata da un evento del tutto inaspettato che lascia un’impronta nella vita della persona. Il passato rende la persona prigioniera nel suo presente, la intrappola nella paura, nel dolore e nella rabbia. Questo carico emotivo le impedisce di costruire il futuro.
Nell’illusione di poter in qualche modo “dimenticare” il trauma vissuto e tenere sotto controllo le spaventose sensazioni ad esso correlate, la persona cerca di non pensare a quanto capitato. Ma così facendo, sperimenta la situazione paradossale per cui più cerca di dimenticare più finisce per ricordare sempre di più. Con le parole di Michel de Montaigne “Niente fissa una cosa così intensamente nella memoria come il desiderio di dimenticarla”.
Per tali ragioni le suggerisco di intervenire attraverso una consulenza psicologica, la quale non ne potrà cancellare la memoria, ma ne ristrutturerà la percezione, facendo sì che ciò che è stato traumaticamente vissuto cessi di dilagare nel presente, impedendo lo svolgersi del futuro.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Alice lei non deve scusarsi di niente. Il suo problema può essere gestito con una terapia, anche breve. Si affidi ad un collega e vedrà che oltre a non doversi più scusare troverà il modo per rialzarsi.
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Cara
Penso che lei dovrebbe fare un percorso di psicoterapia per analizzare i varitraumi.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alice, per fortuna si è concessa di "sbrodolare" un po' su questa piattaforma.
Quello che racconta è densissimo. C'è tutta la sua vita nascosta dietro queste parole e sono sicura che questo passo fatto (di esporla per ricevere una risposta da questa comunità di "addetti ai lavori") sia un passo importantissimo che si è concessa.
I "flash" che rivive sono una modalità che l'inconscio ha per farsi ascoltare.
Mi è venuta questa immagine che spero le possa essere utile. E' come se ci fossero degli "sconosciuti" paurosi chiusi in cantina, sotto la botola. Lei ha paura di farli uscire e guardarli in faccia, affrontarli e, forse, paura di provare dolori già vissuti. Per questo si è seduta sulla botola per opporre, con tutto la sua forza, resistenza agli "sconosciuti". Dovendo restare in quella posizione, la sua vita sta diventando difficile...non si può alzare dalla botola perchè gli sconosciuti stanno diventando sempre più potenti.
I farmaci spero le siano stati prescritti attraverso un consulto medico, mi sembra comunque che lei necessiti di un'aiuto terapeutico per poter affrontare quello che c'è sotto la botola.
Si ricordi che nessun sentimento (neanche la vergogna e la colpa) è negativo. Ci parla e ci insegna, bisogna trovarne il significato personale, legato alla sua unica e specifica storia di vita. La terapia offre questa opportunità. Essere accompagnata nei suoi lati più bui, per mano.
Complimenti per il coraggio di esprimersi e chiedere aiuto!
Dott.ssa Paola Parisio
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Alice, innanzitutto grazie per la condivisione viva e autentica. Il chiedere aiuto, mettendo a nudo le proprie fragilità, non è mai semplice e mette sotto scacco in nostro senso di adeguatezza e amabilità. Ti consiglierei, leggendo il trascritto, di intraprendere una terapia personale che ti possa dare l'opportunità di andare a guardare queste fragilità, in un rapporto intimo, protetto e non giudicante, al fine di poter trarne beneficio nell'immediato e nel lungo termine.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Alessia Di Pancrazio
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, a quanto sembra lei ha un disturbo da stress post traumatico. Sarebbe da elaborare e superare.
Resto a disposizione, anche online per un primo colloquio.
Cari saluti.
Dr.ssa Federica Scaturin
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Alice,
Prima di tutto vorrei rassicurarla su una cosa. La sezione "Lo psicologo risponde" di Guidapsicologi è fatta anche per sbrodolare, come dice lei. È possibile che abbia vissuto una qualche esperienza e che non l'abbia elaborata. Ritengo che l'approccio farmacologico andrebbe integrato con quello di supporto psicologico, altrimenti andrà sempre e solo a trattare il sintomo (attacco di panico) e non ciò che lo scatena. Inoltre, non ha nulla di cui incolparsi se ha vissuto una situazione traumatica. È stata brava a scrivere per cercare aiuto, ora deve fare ancora lo sforzo di prendere contatti con un professionista. Sono sicura che questo la aiuterebbe.
Per qualsiasi cosa rimango a sua disposizione, anche in modalità online.