Trasferimento e sintomi depressivi

Inviata da Giada De Chirico · 6 giu 2022 Depressione

Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni. Ho avuto due genitori in forte conflitto fra loro, mio padre è un traditore seriale e mia madre mi maltrattava, per sfogare la sua frustrazione. Diventai obesa e andai via di casa a 19 anni, fallendo due convivenze. All età di 25 anni riuscii a ritrovare me stessa stando completamente da sola, persi perso e adesso posso dire di essere una ragazza oggettivamente bella e con un bel fisico. Avevo i miei interessi anche se non ho messo mai da parte un soldo perché ho sempre dovuto pagarmi l affitto da sola e ho fatto un sacco di attività sportive. Sononriuscita a salvare la dispersione scolastica prendendo il diploma, nel frattempo ho sempre lavorato e lavoro tuttora come oss.
Lo scorso anno ho conosciuto un ragazzo che viveva in un altra città con una amica, coinquilina, con la quale lui aveva un ottimo rapporto, stavano tutto il giorno a fumare erba e stavano tranquilli così. Io sono una persona molto più attiva e dinamica e ho risentito molto di questa sua convivenza, tantoche' lui mi ha proposto di cambiare casa e questo per è stato un'indice del fatto che la relazione potrebbe evolversi.
Mi sono trasferita da lui,mollando il lavoro che avevo, trovandone un altro, lasciando la mia famiglia per quanto potesse essere un modo di dire perché non ci vivevo più già da tempo. Ho lasciato la mia routine per stare con questo ragazzo che sembra essere molto interessato a me e viceversa, anche se trovo la relazione ancora molto immatura perché ci sono delle discussioni infantili affrontate con urla o peggio, silenzi. Ho fatto l errore di pensare che se ognuno fosse rimasto dov'era, non si sarebbe mai sviluppata. Il nuovo lavoro è stato un trauma, perché assunsero 20 operatori in questa nuova struttura e ne lasciarono a casa la metà. Fu un ricatto psicologico non da poco. Ho preso il covid in mezzo a turni stressanti e scarsa organizzazione del personale. Sono rimasta incinta e dopo due mesi, sentendomi completamente in balia degli eventi e senza aiuti economici da nessuno, tantomeno dalla mia famiglia di genitori separati e con debiti alle spalle, ho deciso di abortire. Anche se il mio compagno aveva accettato di tenere la creatura, per quanto non fosse cercata.
Ora mi trovo come bloccata, non in forma, con dei sensi di colpa assurdi per aver abortito, sono tornata a lavoro e ho dei turni massacranti e nemmeno mi hanno dato le ferie perché secondo loro i due mesi di mutua che ho fatto, sono stati per me riposo. Il mio lui ha un lavoro molto più agiato, weekend a casa, situazione economica senza nessun problema, gli basta una telefonata alla madre e da una parte questo mi tranquillizza perché è una persona affidabile, ma non posso e non voglio dipendere da lui. Sento di non avere la possibilità economica di fare quello che vorrei, di stare buttando la mia vita e di soffocare le mie passioni. E di essere entrata in un loop di vittimismo e lui pensa che mi sia andato tutto "male" per colpa sua. Cosa che chiaramente non è, visto che non sono stata costretta per nulla a spostarmi. Sento di aver subito una vita di ingiustizia e non so a chi dare la colpa se non a me stessa e ogni qualvolta anteponga le mie esigenze, lo faccio male perché non ho la possibilità di farlo come vorrei. Mi sento una persona vuota e senza interessi

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Miglior risposta 7 GIU 2022

Cara Giada,
mi spiace e comprendo la difficile situazione che sta vivendo. Analizzando il suo racconto noto che ci sono diverse problematiche che rendono il suo caso complesso. Innanzitutto mi congratulo con lei per il raggiungimento della riduzione del peso corporeo! Tuttavia, successivamente non si è messa al primo posto tenendo presente i suoi bisogni.
Le consiglio di svolgere un percorso psicoterapeutico per riprendere in mano la sua vita riacquistando la serenità e la motivazione perse.
Un caro saluto
Dr.ssa Anna Capriati

Dott.ssa Anna Capriati Psicologo a Trieste

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7 GIU 2022

Cara Giada,

Grazie per aver condiviso una grande complessità di vissuti come questa. La situazione in cui nasciamo e cresciamo sicuramente influenza l'idea che ci facciamo di noi stessi e dell'altro. Questo non vuol dire che non si possa cambiare o comunque modificare in nessun modo, anzi, attraverso un percorso psicologico potrà rendersi consapevole di molte dinamiche ed agire dei cambiamenti per stare in modo più funzionale nelle relazioni con gli altri e con se stessa.
Le auguro di trovare la sua strada.
Qualora fosse interessata, sono disponibile per un primo colloquio.

Un caro saluto,
Dott.ssa Viviana Ciavatta

Dott.ssa Viviana Ciavatta Psicologo a Monterotondo

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7 GIU 2022

Buongiorno Giada ,
intanto grazie per il tuo racconto .
Ci sono tanti aspetti al livello affettivo e relazionale presenti all' interno della tua storia che andrebbero approfonditi per poterti fornire un adeguato supporto .
Ti suggerirei di valutare un percorso terapeutico dove poterti consentire di attingere al tuo "pieno "da uno spazio di ascolto .
Sono disponibile per ulteriori approfondimenti .
Cordialmente .
dr.ssa Alessandra Petrachi psicologa clinica -metodologia bioenergetica

Dott.ssa Alessandra Petrachi Psicologo a Rimini

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7 GIU 2022

Buongiorno, innanzitutto le faccio i complimenti per le scelte fatte. Non è facile constatare a 19 anni di vivere in una famiglia "tossica", decidere di andarsene ed autonomizzarsi. Ha scelto la via materialmente più difficile ma che le avrebbe offerto maggiore stabilità psicologica. L'insicurezza ed i dubbi che percepisce sono il naturale esito del non aver avuto una famiglia accudente alle spalle. Tutto questo può essere ben elaborato con un percorso psicologico, non deve per forza rivolgersi ad un privato, può anche accedere al servizio pubblico. Non si faccia abbattere dal confronto con le condizioni altrui, che sono partiti da premesse diverse. Se ha pazienza riuscirà a migliorare progressivamente la sua condizione. Mi sembra di capire che la prima necessità sia quella di cercare un nuovo lavoro. Dovrà lavorare anche sulla sua disponibilità ad affidarsi all'altro, indispensabile in una relazione di coppia, perchè se la sua storia le rende più facile non mettere le radici e quindi spostarsi facilmente, dall'altra le rende "pauroso" fidarsi dell'altro e contare sul suo appoggio.

Dott. Matteo Mossini Psicologo a Parma

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7 GIU 2022

Cara Giada,

lei pare non aver avuto due figure genitoriali accoglienti e premurose, ma nonostante questo, ha preso in mano la sua vita ed è diventata oss, grazie alla sua ferrea volontà. Sicuramente il cambio di lavoro sarà stato un sacrificio non da poco, ma deve chiedersi se l’uomo che ha al suo fianco la supporta adeguatamente in questa difficile transizione e soprattutto come partner.
L’aborto che ha avuto le ha evidentemente lasciato dei segni, in quanto appena avrà saputo di aspettare un figlio i suoi personali vissuti di non figlia, sono emersi in tutta la loro evidenza e amarezza. Per questo, intraprendere un percorso psicoterapeutico può aiutarla a elaborare, risignificare e ridimensionare la sua figura di figlia, donna e chissà col tempo, futura madre pronta a narrare una storia familiare diversa da quella che ha vissuto.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi approfondimento.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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7 GIU 2022

Cara,
dalle sue parole mi arrivano un senso di disagio e come una sorta di disorientamento.
Ha fatto bene a scrivere qui, dunque le consiglio di continuare su questa scia e chiedere aiuto ad un professionista.
Descrive un periodo carico di fattori stressanti, e forse le sue risorse per affrontarli sono in carenza. È comprensibile, in base a ciò che racconta, che ciò accada e che, di conseguenza, ci sia una certa difficoltà anche solo nel comprendere o districarsi nel tutto, tra sensi di colpa e percezione di precarietà.
Un percorso potrebbe aiutarla a comprendere quanto accade in lei e come gestire al meglio ciò che alimenta il problema, apprendendo anche nuove strategie, incrementando le sue risorse e accrescendo la sua capacità di fronteggiare le difficoltà e costruirsi la serenità e la vita che vuole, andando oltre ciò che è stata fino ad ora.
Resto a sua disposizione e le invio un caro saluto.
Dr.ssa A. Signorelli, esperta in vita Relazionale e di coppia (sedute anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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7 GIU 2022

Salve Giada mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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7 GIU 2022

Buongiorno Giada, sei una ragazza molto forte e matura che ha dovuto attraversare ed attraversa situazioni molto impegnative.
É comprensibile che ti senta in difficoltà ed hai già fatto un passo importante scrivendo a guidapsicilogi. Per uscire al meglio da questi sentimenti di colpa e vuoto un sostegno psicologico ti sarà senz'altro di aiuto.
É importante entrare più profondamente nelle emozioni legate ai vissuti dolorosi e identificare/ modificare i pensieri negativi causa del malessere.
Sono la Dott.ssa Margherita Marchetti e ti accompagnerei volentieri in un percorso per ritrovare te stessa e le soddisfazioni della vita.
Disponibile anche ad incontri online
Un caro saluto

Margherita Marchetti Psicologo a San Benedetto del Tronto

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