transfert tra donne
gentili dottori, generalmente non scrivo su siti o forum ma sull'argomento transfert c'è molto sul web (e anche sui libri) però è sempre intenso nel rapporto tra paziente e terapeuta di sessi opposti invece a me interesserebbe capire quello tra persone dello stesso sesso.
sono in cura da qualche anno per un disturbo di conversione e nonostante non ne sia ancora uscita, ho fatto diversi e importanti passi avanti.
non mi lamento del mio percorso anche se ammetto che qualche volta vorrei fosse già tutto finito perchè i sintomi non sono proprio una passeggiata..
sin dal primo incontro , ho capito che lei era quella giusta per me e che ci saremmo trovate bene in questo percorso perchè la sua voce mi infonde molta serenità e tranquillità che purtoppo in casa non ho.
detto questo, la mia domanda è questa qui: è possibile innamorarsi della propria terapeuta ?
ci sono delle sedute che mi sento proprio le farfalle nello stomaco.. giornate che la penso spesso.. e alle volte mi vergogno anche di provare questi sentimenti..
non ho ancora avuto il coraggio di dirglielo ma credo che a breve lo farò perchè in una terapia non bisogna tralasciar nulla però l'imbarazzo è davvero tanto.
come si gestisce questa "emozione"?
ho cercato di dare un senso a questo mio trasporto nei suoi confronti pensando che molto probabilmente è solo legato al fatto che io la senta molto vicina a me ,molto presente emotivamente parlando, cosa che con mia madre non è mai successa e quindi forse sto rivivendo in lei (in maniera adeguata però) il rapporto genitore- figlio..