Tradimento e calo desiderio
Salve. Circa 8 mesi fa ho scoperto che mia moglie aveva una relazione, da un messaggio a cui poi è seguita la sua confessione, perché dice non reggeva più il peso di questa doppia vita e voleva chiudere. La relazione è stata molto lunga e coinvolgente purtroppo (circa un anno di frequentazione “platonica” ma costante e poi circa 7 mesi con anche rapporti fisici). Io avevo notato cambiamenti ma li riconducevo a problematiche lavorative e familiari (che effettivamente ci sono state e forse hanno contribuito al distacco tra noi), e alle mie richieste esplicite se ci fosse qualcuno lei ha sempre negato con irritazione ed aggressività. Dal giorno della scoperta e confessione il mondo mi è crollato addosso, perso fiducia, umiliato, non riconoscevo in lei la persona che mi è stata accanto una vita intera. Dimagrito di 10 kg, non ho dormito per settimane provando un dolore mai provato in vita mia. Lei, come svegliata da un sogno/incubo, sofferente perché ha realizzato che quanto successo stava distruggendo tutto (siamo insieme da 25 anni, sposati da 12 e con due bambine, sempre legatissimi e mai avremmo immaginato un giorno di vivere un dramma del genere). Ha chiuso la storia e si è impegnata da subito a starmi vicino, ha avuto, mi ha confessato, dei momenti in cui avvertiva la mancanza dell’altro, ma ha resistito e ha scelto. Io vivo momenti di tristezza, confusione e penso tutto il giorno a quanto successo e riesco a razionalizzare il tutto inquadrandolo in un incidente in un rapporto molto lungo (siamo insieme da adolescenti) e sono molto aiutato dal fatto che anche a me è successo qualcosa di simile qualche anno fa (ero lontano da mesi per lavoro) anche se senza coinvolgimento fisico e vissuto con sensi di colpa che mi hanno portato a chiudere la sbandata quando ho capito che poteva minare la ma vita matrimoniale. Stiamo affrontando un percorso di coppia con un terapeuta per capire cosa ci è successo, ci sono miglioramenti ma c’è un aspetto che purtroppo non riesco a recuperare. Quello sessuale. All’inizio della scoperta abbiamo continuato i rapporti sessuali con momenti difficili perché provavo fastidio nel vedere e toccare il suo corpo e pensavo spesso a loro due negli stessi atteggiamenti e avvertivo il peso della “competizione” e gelosia e non riuscivo a godere del momento; poi col passare dei mesi ho iniziato ad avere forte ansia e disagio poco prima o anche solo al pensiero che potesse succedere. Ora sono come apatico, disinteressato al sesso e gli unici momenti in cui ho provato interesse sono quelli “inaspettati”, improvvisi, anche se ora col passare del tempo neanche questo mi è più sufficiente . Abbiamo sempre avuto affinità fisica incredibile e fino al momento della scoperta andava tutto benissimo. Lei è bravissima ed affettuosa e attende che mi passi. Stiamo facendo un grande lavoro per ricostruire il nostro rapporto ma siamo come “stanchi”, confusi da questi mesi dove ognuno ha vissuto il proprio dramma interiore e dall’incertezza del futuro. Non riusciamo più a essere spontanei, allegri e la vita va avanti a fatica. Ci siamo sempre amati e vogliamo recuperare il matrimonio ma è sufficiente? Ci vuole ancora tempo? Sento che col tempo potremmo recuperare, ma vorrei recuperare quanto prima l’aspetto fisico perché credo sia importante per la ricostruzione. Oppure è l’inizio della fine e già tutto è distrutto? grazie