Probabilmente la mia domanda sembrerà sciocca o provocatoria ma fondamentalmente seria e sopratutto concreta.
Io sono un ragazzo di 30 anni, sono stato in cura in più occasioni per dei "disturbi" legati alla sessualità, ma con ogni terapista mi sono ritrovato involontariamente a sentirmi attratto ed in debito nei suoi confronti in termini sessuali: in poche parole, vivevo del trasporto verso il mio terapista e finivo con il desiderare che questi approfittasse delle mie debolezze per curarmi.
È semplicemente una visione/pulsione malata, od in qualche modo trasversale può trasformarsi in cura ?!
Grazie per la risposta
Valentino
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26 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Valentino,
Innanzitutto dovrebbe specificare per quali disturbi legati alla sessualità lei ha chiesto di essere aiutato in psicoterapia.
Inoltre non si capisce bene cosa intende quando dice che desiderava che i diversi terapeuti a cui si è rivolto approfittassero delle sue debolezze per curarla.
Cosa le fa pensare che volessero eventualmente farlo?
Che idea ha della psicoterapia?
Cordiali saluti.
Dr.Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna, (Salerno )
27 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Valentino,
Lei afferma di aver già effettuato diverse terapie, ciò di cui è attratto rappresenta un normale transfert che viene analizzato all'interno del percorso psicologico. Lei rivive emozioni del passato che crede attuali, l'analisi serve per superare questa nevrosi da transfert.
Di conseguenza dovrebbe già aver affrontato queste difficoltà trasformandole in cura.
Cordiali saluti
Dott.ssa Donatella Costa
27 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Non dici se tutti i tuoi terapeuti siano del tuo stesso sesso e lo ritengo di fondamentale importanza per comprendere da quali fantasie sia animata la situazione di transfert. So che la mia domanda affronta un tema molto delicato, sia mettendomi nei tuoi panni che in quelli di chi , gestisce la psicoterapia. Potrei suggerirti di scegliere una figura terapeutica che non rappresenti a priori l'oggetto stimolante, per evitare la immediata comparsa del tuo desiderio, ma per questo, ritengo opportuno farlo meno pubblicamente ed in modo più rapido, telefonicamente. Restando a disposizione, ti saluto cordialmente
Dott.ssa Carla Panno
psicoterapeutamilano
27 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Valentino,
come detto anche dai miei colleghi questo genere di emozioni nei confronti del terapeuta sono molto comuni, in termini tecnici vengono definiti processi di transfert. Spesso tali vissuti possono anche sfociare in fantasie a sfondo sessuale, in quanto il rapporto di intimità emotiva che si instaura all'interno della relazione terapeutica può essere confuso e interpretato come un fattore che ha alla base un interesse sessuale.
Sappi però che vissuti emozionali simili possono anche presentarsi nel terapeuta stesso nei confronti del cliente (controtransfert), in quanto per forza di cose anch'egli presente all'interno della relazione terapeutica. In questo caso però il terapeuta solitamente possiede le competenze e le capacità per elaborare tali vissuti in modo da non inficiare la relazione terapeutica stessa.
Per quanto riguarda il paziente è invece auspicabile che questo porti tali vissuti come oggetto di lavoro durante le sedute, in quanto possono rappresentare un importante e proficuo materiale terapeutico per lo stesso. Al contrario, lasciando tali vissuti latenti e non espressi, si corre il rischio che condizionino pesantemente tutto il processo e la relazione terapeutica in corso.
Spero con queste poche parole di esserti stato di qualche utilità.
Rimango a disposizione per ogni domanda o richiesta.
Un saluto.
P. Salvi
25 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Valentino,
quello che posso dirti basandomi sulle scarse informazioni che dai, è che le nostre debolezze e fragilità vanno sempre guardate in faccia per essere superate, mentre spesso ci spaventiamo e scappiamo per paura e per un bisogno di controllo che poi ci fa perdere inevitabilmente il controllo su noi stessi... Se vuoi superare i tuoi problemi, quindi, affidati a chi può aiutarti evitando di scappare: penso sia proprio qui il nocciolo della questione.
Dr.ssa M. Sara Sanavio
Perugia
25 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Valentino,
Queste emozioni e sentimenti verso il terapeuta sono normali e frequenti.
Di solito sono schemi o pattern che ritroviamo anche fuori dalla terapia con altre persone, ma affrontarli in modo diretto con il terapeuta può essere l'occasione per capirne l'origine e quali bisogni li muovono.
24 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Valentino,
E' necessario approfondire cosa intende per poterle dare una risposta. Sentire un attaccamento, un transfer nei confronti del terapeuta è normale e il rischio che si trasformi in attrazione è concreto sebbene sarebbe necessario parlarne con il terapeuta per poterlo affrontare in seduta.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Daniela Vinci
Psicologa e Consulente Sessuale
Arluno (MI)