Salve! Ho 21 anni e da ormai più di tre anni ho un problema, che inizialmente pensavo si sarebbe risolto da solo, ma che sta peggiorando sempre più. Il tutto è iniziato durante una lezione, sentivo il bisogno di andare in bagno ma non volevo interrompere. Dopo dieci minuti, quando finalmente è finita, mi sentivo bagnata e non sono riuscita a capire se fosse sudore o se avessi effettivamente avuto una perdita, dato che nel frattempo nella mia testa ho immaginato qualsiasi scenario catastrofico e ho avuto una sudorazione davvero eccessiva. Da quel momento è stato un crescendo, per il primo anno e mezzo limitato a episodi meno frequenti, ma che avevano già messo in moto dei meccanismi per i quali dovevo andare in bagno due volte prima di andare a lezione, in ogni cambio di ora ed in tutte le pause. Con l'inizio dell'università la cosa è andata peggiorando, ho iniziato a non bere più nulla per tutta la mattinata, andare in bagno ogni ora e stare in uno stato di ansia in quasi tutte le lezioni. Dopo 45 minuti la paura tornava, non mi sentivo più padrona della parte inferiore del mio corpo, mi sentivo bagnata e cercavo di limitare i miei movimenti in generale in quanto avevo il terrore che i miei colleghi notassero il mio disagio. In questi minuti (una decina), non riuscivo a capire cosa stesse succedendo nel "mondo esterno". Questi dieci minuti di paura accadevano quasi ogni giorno, e pian piano si sono spostati ad altre attività: andare in macchina con altre persone, andare a casa di altri, dover stare molto tempo in giro senza poter utilizzare il bagno. Ho provato con degli incontri di psicoterapia e non sono riuscita a risolvere. Ora che inizia a rimettersi in moto la vita quotidiana mi trovo nuovamente bloccata in questo meccanismo. Io mi chiedo se sia possibile uscirne, perché ormai mi preclude lo studio, la vita sociale, i viaggi e molto altro, e mi sento chiusa in una bolla da cui non riesco ad uscire.
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7 OTT 2021
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Buongiorno Alice,
percepisco che la sua vita è diventata un inferno. Lei dice che tutto è iniziato in una lezione. Quel momento è stato traumatico e ulteriormente la situazione è sempre peggiorata. Lei ritiene che in quel giorno, di punto in bianco, sia iniziata la sua difficoltà. Così lei pensa, ma sicuramente ci saranno collegamenti con la sua storia precedente, aspetti della sua vita, della sua infanzia e vita famigliare, che lei non è consapevole e che forse non sono stati analizzati negli incontri di psicoterapia che ha avuto. Lei si chiede se è possibile uscire da questa insopportabile situazione. Io le direi proprio di sì. La invito a provare seriamente un nuovo percorso terapeutico, che sia in grado di analizzare a fondo tutti gli aspetti relazionati al suo problema, i quale, da quello che lei descrive, sembra essere la punta di un iceberg. Mi rendo disponibile anche online, per un colloquio o l’inizio di una psicoterapia. Un saluto e una buona giornata
13 OTT 2021
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Gentile Alice,
seguo con attenzione il suo attuale stato d'animo. Prima di tutto, sarebbe utile escludere che il suo problema derivi da cause organiche. Successivamente, le consiglierei di ritentare un percorso psicoterapeutico che la possa aiutare a indagare eventuali cause nascoste che sottostanno al suo problema. Lei è molto giovane e si sta perdendo molti momenti importanti della sua vita per via di questo problema.
Rimango a sua disposizione qualora volesse approfondire la sua situazione e le auguro buona fortuna
Dott. Massimiliano Compagnone
8 OTT 2021
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Salve Alice,
consigliamo inizialmente di escludere cause organiche.
Successivamente , escluse cause organiche, le consigliamo di RIPROVARE un percorso terapeutico per capire la causa scatenante del problema. Non molli...è giovanissima e deve affrontare la sua vita senza nessun tipo di paura!!!
Noi siamo due professioniste, una psicoterapeuta e una sociologa/sessuologa e nella nostre sedute affrontiamo il problema a 360 gradi. Se vuole saperne di più può contattarci e saremo felici di aiutarla.
Buona giornata
Dott.ssa Claudia Erasmo e Dott.ssa Laura Gentile
7 OTT 2021
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Salve, mi dispiace per il disagio descritto e comprendo quanto possa inficiare sulla sua quotidianità. Si rivolga ad un medico per escludere eventuali cause organiche. Nel caso in cui volesse, potrebbe essere utile avviare un percorso psicologico che sia per lei uno spazio di ascolto e supporto, in cui elaborare i suoi vissuti emotivi e individuare delle strategie utili per gestire i momenti emotivamente più difficili.
Cordialmente,
Dott.ssa FM
7 OTT 2021
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Salve Alice , ho già curato con successo un caso simile al suo ancora più severo durante la mia specializzazione in terapia breve strategica in clinica psichiatrica universitaria che per anni limitava la qualità della vita e faceva soffrie la persona e tale disturbo non cedeva da anni alle normali cure psicoterapeutiche e farmacologiche psichiatriche.Si tratta di una monofobia ossessiva severa che guarisce rapidamente con una psicoterapia breve strategica calzata ad hoc perchè protocolli di trattamento generali falliscono sistematicamente se non adattati alla persona. Si domanderà perché la psicoterapia che ha effettuato fino ad adesso non ha funzionato, le rispondo semplicemente perchè segue una logica ordinaria e non la logica di secondo ordine come applica la strategica che aggira lo stato di coscienza razionale. che l' ha intrappolata nel suo disturbo. La soluzione in tempi brevi c'è ma va affrontata dato con una psicoterapia breve in presenza da chi ha già casistica di successi clinici simili ed eventualmente con poche sedute di ipnoterapia rapida dopo la guarigione per il consolidamento del disturbo in follow up!Rimango a disposizione nel caso si decida per l'intervento risolutivo con il mio approccio tecnologico, cordiali saluti!
7 OTT 2021
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Ciao Alice, quello che descrive è un ansia anticipatoria con aspetti simili panico che scatenano poi pensieri irrazionali.
La situazione sta diventando pervasiva, quindi vuol dire che c'è un conflitto interno che ha altre origini rispetto all'accaduto all'università.
L'evento università ha scatenato qualcosa dentro di lei che ha a che fare con la paura di perdere il controllo,ma proviene da altro, va capito da cosa.
Una volta individuato il vero conflitto/problema con uno psicoterapeuta, i sintomi attuali si risolveranno naturalmente e spariranno
A disposizione se ha bisogno
Saluti Dottssa Belinda Doria
7 OTT 2021
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Buongiorno Alice,
mi sembra di comprendere che da un'iniziale timore di una perdita urinaria sia iniziato un calvario che attualmente ti preclude lo studio, la vita sociale e tutte quelle attività che per te sono importanti come i viaggi.
Hai tentato varie soluzioni, come recarti al bagno più e più volte, limitare i liquidi, qualche incontro di psicoterapia, ma nulla di tutto ciò ha funzionato, e ora che la vita sta riaccendendo i motori, ti senti bloccata e senza via d'uscita.
Il consiglio è di dare nuovamente una possibilità alla psicoterapia con l'approccio strategico breve che per situazioni come questa che racconti ha studiato e sperimentato negli anni dei protocolli di trattamento efficaci in breve tempo.
A disposizione anche online
7 OTT 2021
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Cara Alice,
Seguo con attenzione ciò che riporti.
Ti consiglierei di fare delle visite mediche in un primo momento per escludere che vi possa essere una causa organica.
Se non vi dovesse essere o anche se ci fosse ti consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente.
Cordiali saluti.