Terrore a iniziare un nuovo lavoro parte 2
Salve,
questo è il seguito della mia vicenda relativa al lavoro di notti accanto a una persona anziana.
Purtroppo ieri pomeriggio ho dovuto telefonare per annullare il lavoro. Non ce l’ho fatta.
Voglio precisare che non è perché non mi piacciono le persone anziane anzi, qualche anno fa all’università ho lavorato con gli studenti disabili e fu un’esperienza tra le più arricchenti della mia vita. Il motivo è che ho un sonno difficile e spesso soffro di insonnia pertanto sapere di dovere dormire ogni sera in un altro letto, in un’altra casa e non potermi sentire a mio agio come a casa mia, perché ero lì per lavorare, mi ha fatto andare in tilt. Qualcuno dirà perché hai accettato? Perché non lavoro e credevo di potercela fare. L’anno scorso mi capitò di fare una notte a settimana accanto a un anziana affetta da demenza, per gestire il mio problema dovetti prendere dei calmanti e andò tutto bene, accettai perché ne avevo bisogno e non trovavo altro, ma nella mia mente è rimasta solo la traccia di quell’obbligo di una cosa che non volevo fare ma ero costretta a fare. Mi dicevo che ci sono straniere che non capiscono neanche la lingua eppure lo fanno, mi ripetevo che dovevo provarci che le cose sarebbero andate meglio di come immaginavo, che non dovevo fare la bambina. Quando ho accettato, questa volta, ho iniziato a farmi lo stesso lavaggio del cervello ma il mio corpo stavolta si è auto sabotato facendomi pagare l’imposizione che mi ero inflitta già la prima volta, fin da ieri ho iniziato ad avere un macigno sullo stomaco e una strana inappetenza, ho avuto difficoltà a dormire i sintomi sono andati aumentando piano piano durante l’arco della giornata fino ad esplodere in sudore freddo, palpitazioni, senso di soffocamento in quel momento ho deciso di annullare perché non potevo presentarmi in quelle condizioni. Mi ci sono volute ore per iniziare a riprendermi.
So che è una reazione esagerata mi sorprendo io stessa, ma è come se il mio cervello si fosse rifiutato in tronco di accettare questa costrizione. Alcune amiche mie laureate, selezionano i lavori da scegliere, io le ho sempre disprezzate perché con questa crisi bisogna essere disposti a prendere quello c’è, ma a questo punto capisco che neanche il mio modo di fare è quello giusto.