terapia di coppia a 30 anni?
salve a tutti, scrivo qui perché sono disperata.
sto con il mio ragazzo da un'anno e mezzo.
durante una quarantena passata insieme di 3 settimane, ho scoperto, prendendogli il telefono, che si sentiva con altre donne.
essendo costretti a casa da soli, mi è venuto da perdonarlo subito. la "convivenza" forzata era meravigliosa, e ho deciso di guardare gli aspetti belli di quello che ci stava succedendo.
questo accadeva ad aprile.
il problema è che abbiamo sempre continuato a litigare per questo. io sto male, ho delle crisi di pianto e di rabbia. lui mi chiede scusa ma spesso si giustifica, dicendo, in pratica, che ha fatto quelle cose perché era un periodo in cui non andavamo d'accordo e voleva una via di fuga, anche se virtuale.
mi sembra che lui non riesca a prendersi la colpa per quello che ha fatto, e voglia "rigirare la frittata" facendolo sembrare come fosse stata tutta colpa mia. ("se io fossi stata meno pesante" "se non lo avessi messo in gabbia" ecc)
e mi sto accorgendo che lo fa anche con le piccole cose, con i piccoli litigi di tutti i giorni. se lui sbaglia ed io mi innervosisco, lui mi dice "non ne posso più" "sei pesante" "non voglio più litigare", così io sto zitta (o ci provo almeno) pur di non perderlo.
ha sempre più valore come mi comporto io dopo che lui mi ha fatto un torto che il fatto stesso che lui mi abbia fatto un torto.
non voglio perderlo, ma voglio stare bene. cosa devo fare?