Salve a tutti voi psicologi,quale tipo di terapia psicologica e' adatta per una persona altamente sensibile?sto facendo una cognitivo comportamentale ma non sto avendo dei risultati soddisfacenti purtroppo,dipende dal tipo di terapia o dal rapporto che si instaura con il proprio psicologo?consigli?grazie a chi mi rispondera'.
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6 AGO 2018
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Gentile Helen,
non esistono terapie selettive per persone più sensibili ed altre per quelle meno sensibili.
Se mai, l'indicazione per un tipo di psicoterapia piuttosto che per un altro dipende dal tipo di problema presentato dal paziente.
La qualità del rapporto che si instaura col proprio psicologo è invece importante ed è importante anche la durata del percorso terapeutico che a mio avviso non dovrebbe essere inferiore ad un anno essendo fuorviante trarre delle conclusioni troppo precocemente.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
7 AGO 2018
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Carissima, cosa intende per "persona sensibile" ? Quale disagio le crea la sua sensibilità? Forse e su quest'ultimo aspetto che dovrebbe ricercare la giusta terapia. Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca
7 AGO 2018
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Buongiorno helen21, ormai, da più di 40 anni, la Terapia Cognitivo-Comportamentale non è più percepita (soprattutto da chi si informa) come una terapia che non analizza le dinamiche profonde ed emotive dei pazienti. Anche sl suo interno (così come nella Psicanalisi, nella Familiare, Sistemica, etc.) esistono delle cornici teoriche abbastanza differenti tra loro, con obiettivi e strunenti molto diversi. Ho dovuto fare questa premessa, Helen, per sottolineare come il tipo di psicoterapia non è fondamentale (lo sarebbe solo se si andasse a vedere con quale modello lei si troverebbe meglio), ma il tipo di relazione con il clinico sì, questo è praticamente tutto. Per questo, credo sia rilevante che lei abbia dei dubbi: a mio parere, si sta muovendo qualcosa all'interno dei suoi significati emotivi. L'ipotesi (da confutare) è quella che, avendo sfiorato tasti dolenti per il suo sistema emotivo, questi la induce a raccontarsi che la terapia non va bene. Provi a vederla così, facendo comunque attenzione, indieme al clinico se, invece, è proprio la vostra coppia terapeutica a non funzionare. In questo caso non sarebbe responsabilità di nessuno, ma bisognerebbe cambiare professionista e cercarne uno con il quale lei si senta protetta, ascoltata, stimolata, che la faccia riflettere su aspetti nuovi e con cui riesce a raggiungere un livello di sicurezza ed intimità clinica elevate.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti
Psicologo-Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma
6 AGO 2018
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Buongiorno Helen, ogni approccio terapeutico utilizza i propri strumenti per affrontare gli aspetti legati alla sensibilità ed alla emotività, per questo non esiste una terapia migliore di un’altra.
Quello che è importante è sicuramente la relazione di fiducia che si instaura con il terapeuta anche in base all’obiettivo terapeutico che ci si è posti ad inizio della terapia.
Se percepisce di non stare ottenendo dei risultati soddisfacenti non esiti a parlarne con il suo psicologo.
Le mando un saluto e resto a sua disposizione
Margherita Benni