Supporto psicologico per bassa autostima data da dinamiche familiari.
Ho 27 anni e vivo con i miei genitori, una gemella e una sorella più grande di 40 anni. È da più di anno che non riesco a sentirmi un adulta o più precisamente una donna.Da un anno mi sono resa conto che è come se volessi far capire ai miei genitori che valgo qualcosa e che sono in grado di badare a me stessa.I miei genitori hanno sempre dato molta importanza alle opinioni della maggiore considerandola un esempio di responsabilità e buona condotta. Io e la mia gemella siamo state cresciute come se fossimo delle combina guai che non ne facevano una giusta, un po' rimbambite.Per i miei, se cadeva un bicchiere per terra era un tragedia, se si sporcava qualcosa era un dramma, insomma per loro questioni di poco conto erano sempre oggetto di paternali. Non sono stati dei genitori comprensivi e confortanti e nemmeno di supporto,per loro l'importante era non spendere troppi soldi per sciocchezze cosicché io sono cresciuta con il problema dei soldi, non eravamo poveri ma nemmeno benestanti, ma se potevamo risparmiare lo si faceva,sport, gite del liceo,viaggi,poter avere scarpe all'ultima moda, mai fatto, i soldi regalati dei 18 anni li hanno presi loro e io non ho mai obiettato perché per quanto potessi rimanerci male, cercavo di capire. Sono sempre stati super pratici, per loro o è biano o nero, le cose hanno poche sfumature. Ora, mia sorella maggiore non ha finto l'università, è tornata a casa e per un paio di anni non ha concluso nulla, ha lavorato fuori ma a fine contratto è tornata a casa, i lavori trovati gli sono sempre caduti dal cielo e la sua vita dopo il lavoro la passa sempre a casa, è molto pigra e passa non so quanto tempo sul divano,non ha vita sociale e nessuna amica con cui uscire,a casa non fa nulla né pulisce né si premura di tenere in ordine la sua, anche mia, di stanza,ha un carattere difficile ed è attaccata alle sue abitudini e cose, il suo punto di vista è spesso povero e ragiona quasi sempre per luoghi comuni senza considerare le sfaccettature delle cose,tant'é che spesso non riesco a ragionarci, ha mille passioni tipo uncintetto e cose da fare a mano e la nosta casa è piena dei sui lavoretti sparsi in disordine senza uno scopo,ai miei genitori questo va bene e non gli dicono nulla, mentre io e la mia gemella dobbiaimo dividerci le faccende di casa e ci dobbiamo subire anche le paternali se non lo facciamo o lo facciamo male,se io ho qualche hobby particolare viene visto come stranezza perché per i miei sicuro non lo finirò o non sarò in grado di farlo,è come se ci avessero affibbiato un etichetta da quando eravamo piccole che ora non riesco a togliermi. Ci considerano tutt'ora come delle bambine e non ci danno la giusta rilevanza nonostante a differenza di nostra sorella abbiamo fatto molte più esperienze e siamo molto più aperte e colte di lei. Viviamo in paese piccolo e frequentiamo sempre le stesse persone da sempre, prima di uscire mi viene chiesto con chi e dove vado, da una settimana mio padre mi fa notare con una punta di stizza che esco tutte le sere( per il paese a fare una chiacchierata con le amiche) io non so come rispondere senza infuriarmi e creare situaziono scomode in famiglia, mi limito a non rispondere ma mi pesa ogni giorno di di più. Non mi considero una donna fatta perché è come se non mi venisse data la possibilità,sono molto insicura e ho pochissima autostima, sia sul fronte estetico che interiore,ho un problema con l'overthinking infatti molte volte dimentico cosa da fare oppure non so se le ho fatte perché il mio cervello è altrove. Quando discuto con i miei spesso si stupiscono delle cose che so, ma no, quello che dice mia sorella è l'unica verità presa in considerazione.È frustrante e doloroso, voglio andare via, ma trovare lavoro fuori non è sempre facile e per ora mi accontento del lavoro che ho in paese ma sono insoddisfatta. Sento che non riuscirò a tenere il controllo di questa situazione, è come se fossi vicina ad un esaurimento e non riesco a trovare il giusto equilibrio.