Studentessa di psicologia chiede aiuto a psicologi esperti (SECONDA PARTE)
Grazie a tutti di cuore..ee sono consapevole del fatto di aver scritto troppe informazioni complesse che andrebbero approfondite ulteriormente e scritti in maniera più dettagliata.
comunque molte volte ho pensato di rivolgermi ad uno psicologo..però sono bloccata, sia perchè per farlo dovrei parlarne con i miei genitori (visto che lavoro come hostess o promoter e non guadagno molto quindi non potrei far fronte a questa spesa da sola) e poi anche perchè ci sono delle resistenze..finchè se ne parla senza "metterci la faccia" è un conto..ma dal vivo è tutt'altra cosa..non saprei da dove cominciare poi!! tuttavia vi esplicito alcune cose che ho tralasciato..
a 15 anni è successa quell'esperienza..è durata due mesetti ma non è stata positiva...mi sembra di averla superata onestamente..però visto che la mente umana è molto complessa è probabile che in realtè non sia così...
a 17 anni mi sono fidanzata con il mio attuale ragazzo...
a 18 anni ho scoperto di avere una malattia rara alla vista, si chiama degenerazione vitelliforme della macula...per la quale non c'è una cura precisa ee che potrebbe portare alla cecità..vedo comunque quasi alla perfezione..e sono in cura da un oculista milanese molto bravo..grazie a lui le cose sono andate meglio..prima andavo in un policilnico dove non sapevano nemmeno dirmi cosa avessi di preciso, quindi ho dovuto fare moltissimi esami..e questo era molto stressante. poi anche i miei mi hanno messo un pò di pressioni, sopratutto quando abbiamo scoperto che questo problema avrebbe potuto trasformarsi nella perdita della vista..ora però le cose in famiglia vanno molto meglio..ci sono meno tensioni perchè sono sotto controllo e la mia vista rimane costante..quindi siamo più ottimisti rispetto il futuro.
pochi mesi dopo il mio ragazzo ha iniziato improvvisamente ad avere delle ansie...aveva paura di morire, e paura di avere delle malattie gravi o comunque mortali. poi bè dopo un annetto, dopo aver insistito molto, sono riuscita a convincerlo a consultare uno psicologo..ed ora è in cura da una decina di mesi ed è migliorato moltissimo.
in quell'annetto però ho sofferto molto..ero stressata con la scuola, con quel problema alla vista e con il mio ragazzo...discutevamo spesso..non era un rapporto normale perchè anche mentre guardavamo un film succedeva che aveva un attacco d'ansia..solo che era molto pesante come situazione..io gli stavo vicino però sono scoppiata anche io..anche perchè spesso non voleva fare l'amore con me..o addirittura non voleva darmi baci alla francese..ero molto frustrata per questo!!
così una volta è successo che non riuscivo a studiare, perchè mi sentivo arrabbiata e ansiosa per la mia situazione sentimentale, e mi sn fatta del male (cioè un taglietto cn la lametta)..da quel momento credo che sia stato un crescendo di comportamenti sbagliati..perchè poi questo gesto lo facevo ogni volta in cui soffrivo, oppure mentre camminavo per strada mi immaginavo di buttarmi sotto una macchina (cosa che non ho mai fatto), eee se discutevamo di sera, prima di tornare a casa camminavo per le strade piangendo e un pò disperata..ee una parte di me quasi sperava che mi succedesse qualcosa..
infatti ancora adesso mi domando se era voglia di farmi del male fisicamente per non sentire il male interiore..o se agivo così per una sorta di vendetta (come per dire: ora faccio questa cosa così ti senti in colpa!!!) tralaltro ci tengo a sottolineare che comunque non sentivo dolore fisico.quindi credo proprio che lo facevo per una cosa più psicologica che fisica..cioè, mi spiego, non era una voglia o bisogno di sentire del male fisico, ma come una cosa per sentirmi più forte..perchè in effetti quando lo facevo mi sentivo meglio, più forte!!!anche se so bene che era sbagliato...comunque ne ho parlato con una mia amica..e mi ha aiutato moltissimo..infatti ho quasi smesso di farlo..anche se l'umore era sempre basso..quest'estate, quando avevo appena compiuto i miei 20 anni ho parlato con i miei genitori di molte cose..anche se ho tralsciato il fatto che io mi sia fatta dei tagli..ee così siamo andati dal mio medico che mi ha consigliato uno psicofarmaco..prendo 5 gocce al giorno..ee ammetto di sentirmi molto motlo meglio...poi tralaltro per quel problema alla vista prendevo un diuretico, si chiama diamox, e ho visto che tra gli effetti collaterali c'era scritto "depressione"..magari anche questo può aver influenzato il mio umore e i miei comportamenti.
ora che ho 20 anni mi sento bene, ho una buona stima e mi ritengo una ragazza socievole, che esce parecchio e sta in compagnia,.anche se a volte credo di avere delle piccole ricadute..infatti proprio qualche giorno fa ho rifatto quell'errore di tagliarmi con la lametta sul braccio...perchè desideravo fare l'amore con il mio ragazzo, lui non voleva..e io ne volevo parlare ma notavo da parte sua indifferenza..ee questo mi ha innervosito veramente molto..così abbiamo discusso eee ho fatto questa stupidaggine..[in pratica è solo questo il motivo per cui faccio cavolate..forse l'esperienza vissuta a 15 anni, e il peso di una situazione come quella di avere un ragazzo che quasi non ti vuole baciare, (figuraciamoci il resto), mi hanno "sensibilizzato" troppo per quanto riguarda l'ambito sessuale].
Ora non so se consultare uno psicologo, cosa che in effetti vorrei fare, però la vedo una cosa troppo complicata...ooo cosa!!! voi non conoscete psicologi che effettuano servizi gratuiti nella zona di Milano o nella Brianza?? Perchè per andarci dovrei parlarne con i miei...ed è una cosa che non vorrei fare..già sono preoccupati per la mia vista, non voglio farli preoccupare anche per questo..e poi mi spiace fargli spendere altri soldi per me..mia madre è casalinga, mio padre pensionato..e io vado in una università privata..(quindi costosa), mi pagano la macchina, la benzina eee qualsiasi altra cosa...quindi caricarli anche di questa spesa m spiace...
GRAZIE MILLE ANCORA A TUTTI VOI!!