Buonasera, ho deciso di fare questa domanda dopo quasi un anno che mi trovo in questa situazione. Premetto che sono un ragazzo di quasi 21 anni, e quindi spesso il mio "problema" viene considerato come una sciocchezza quasi puerile, ma a starci dentro ogni giorno è realmente sfiancante. La storia è questa: quando stavo per compiere 18 anni ho conosciuto la ragazza con cui ho trascorso i successivi due anni. Il rapporto non è stato sempre dei migliori (mi ha tradito una volta dopo un anno circa, fatto su cui avevamo messo una pietra sopra ed eravamo andati avanti insieme), ma nonostante questo non è mai avvenuta una litigata e anche i "bisticci" erano molto rari anche se tra noi c'era una profonda complicità e un dialogo molto aperto. Alla fine del secondo anno di rapporto lei mi ha lasciato senza alcun preavviso e senza che io immaginassi l'esistenza di qualsiasi problema. Dopo i primi mesi, nei quali è ovvio soffrire per una tale rottura, dato che io ero innamorato perso di lei, ho notato che il tempo non leniva affatto le mie afflizioni, bensì il dolore si stava trasformando in una apatica accettazione del "lutto", perdonatemi il termine. Arriviamo ad adesso: io convivo ancora oggi, a quasi un anno dalla rottura, con questo dolore che ogni giorno mi inonda la mente di ricordi mischiati a fantasie di ciò che eravamo, inoltre continuo a sognarci quasi ogni notte. Nonostante abbia ormai imparato a convivere con questa situazione, vorrei riscire a mettere la parola fine a questa tortura e lasciare il passato al passato, in quanto ovviamente mi impedisce di aprirmi verso nuovi rapporti, e comunque di vivere a pieno quelli che considero gli anni più belli. Secondo voi quindi come dovrei comprtarmi? RingraziandoVi anticipatamente per l'attenzione, Saluti, Lorenzo
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2 MAR 2016
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Caro Lorenzo
effettivamente il modo come è stata chiusa la storia è stato molto brutto e irrispettoso nei tuoi confronti.
Tuttavia in te non è sorta e non si sente il minimo accenno di rabbia.
Lei nella tua mente continua ad essere meravigliosa anche dopo che ti ha fatto questa cosa così impietosa e che non ti meritavi.
Il tuo sgomento e il tuo dolore iniziale, si sono trasformati in apatia e tristezza, mai in rabbia.
Io penso che sia questo ad aver bloccato il normale percorso di elaborazione del lutto.
Tu sei rimasto con la mente agli aspetti belli di voi e nostalgicamente preso nella relazione da sogno (per questo sogni di voi).
Lei però non è tutta luce...e ci sono aspetti che tu non hai conosciuto.
La rabbia non è una bella emozione ed occorre che sia gestita e contenuta, tuttavia mette in moto anche la mente e fa pensare, fa sgretolare le idealizzazioni (e la tua idealizzazione è durata ben molto oltre il dovuto).
Fatti delle domande chi è che ti manca veramente? L'amore ideale o questa persona che era pure ben diversa da come tu pensavi e che ha saputo farti tanto male.
La realtà bisogna accettarla.
Comunque si, un aiuto terapeutico sarebbe il caso, hai bisogno di poterne parlare e raccontare.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.
26 FEB 2016
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Caro Lorenzo,
la perdita di una relazione affettiva costituisce un trauma psicologico che ognuno affronta con le proprie capacità e risorse.
Quando questa perdita non è voluta ma subìta, il trauma ovviamente è ancora più grande.
Le risorse che è possibile mettere in atto in questi casi per il recupero psicologico si agganciano alla forza strutturale del proprio Sé e quindi anche all'autostima.
Siccome ad un anno di distanza non sei ancora riuscito a metabolizzare il tutto, penso che ti sarebbe utile un sostegno psicologico per poter fare, con l'aiuto del terapeuta, una analisi di questa situazione ( magari lavorando anche sulle tue fantasie e sogni) sicchè sarà possibile rinnovare il miracolo di ogni buona psicoterapia che è quello di trasformare ogni volta il "minus" in "plus" ovvero i punti di fragilità in punti di forza.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
26 FEB 2016
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Caro Lorenzo,
quello che racconti non mi pare puerile, mi sembra una ferita molto profonda e tuttora aperta. Forse non racconta solo la storia con quella ragazza, ma più profondamente di te, di come vivi le relazioni, le separazioni, la fiducia. Potresti fare queste riflessioni con un terapeuta.
A presto
dott.ssa Claudia Giangregorio
25 FEB 2016
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Salve Lorenzo,
un lutto è una perdita e la fine di una storia sicuramente può essere interpretata in questo modo. Nonostante ciò, la tua sofferenza, come tu stesso dici, è durata molto ed inizia giustamente a pesarti, soprattutto perchè mi sembra di capire che ti invalidi nella quotidianità e nel fare nuove esperienze. Io credo che fare un percorso terapeutico possa esserti di aiuto per mettere a fuoco cosa realmente credi di aver perso con questa storia (spesso crediamo di provare dolore per la perdita della persona in sè, ma possiamo in seguito renderci conto di aver perso anche un'idea di noi, un immagine, dei progetti...). Hai bisogno, secondo me, di focalizzarti maggiormente su te stesso e sui tuoi obiettivi, che sembri aver messo un pò in secondo piano al momento.
Resto a disposizione
Saluti
Dott.ssa Cantarano
25 FEB 2016
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Caro Lorenzo,
qualcosa di questa rottura ha scatenato l'impossibilità, così percepita da te, di mettere la parola fine.
Sono importanti i pensieri che fai, quelli che ti inondano la mente, sarebbe importante conoscerne il contenuto, così come quello dei tuoi sogni.
Potresti rivolgerti ad un terapeuta per fare in modo che il perpetuarsi di questi pensieri svanisca in modo da permetterti di continuare con la tua vita in modo sereno.