Ho 20 anni e mia nonna soffre di Alzheimer. Ogni giorno si sgretola un po' di più e perde un pezzetto di sé. Ogni giorno in cui la vedo sgretolarsi io ne perdo uno di me. Sto crollando in un dolore senza fondo. Mi sento trascinare sottoterra. Non credevo di poter sentire un tormento simile. Non credevo di essere in grado di tanta sofferenza. Non riesco sicuramente a rendere l'idea della pena immane che provo. Era una delle pochissime persone verso cui riuscissi ad investire. Mio padre, da bambina, è stato una figura "assente". Chiaramente è una semplificazione del mio rapporto con lui che dice tutto e nulla. Ma l'ho utilizzata per poter spiegare come mia nonna abbia, in un qualche modo, preso il suo posto.
Ero la sua unica nipotina. Lei era la mia gioia più grande. Sicuramente vittima della mia idealizzazione. Amavo profondamente ogni cosa di lei e non ho mai sperimentato un legame tanto intenso. La mia prima infanzia, in modo particolare, è uno scrigno dei ricordi condivisi con lei. Qualsiasi cosa me la rievochi (profumi, colori, atmosfere) è piacevole e dolce per me.
Ora mi sento semplicemente divorare dal dolore.
Vado già da un'analista, che tra l'altro in casa ha il suo stesso profumo.
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3 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Gianna,
Non è facile convivere con l'Alzheimer e con le sue conseguenze, sia per la gestione della quotidianità della persona che soffre di Alzheimer, sia per il fatto di verderla perdere pezzi ogni giorno. Ogni pezzo che lei perde, inevitabilmente è un pezzo che perdi tu e che perde la vostra relazione.
Penso che continuare ad andare dall'analista sia utile per elaborare questi vissuti.
Come credo saprai, in questi casi è improbabile che avvengano miglioramenti, per cui purtroppo lei continuerà a perdere pezzi. La sfida è riuscire ad affrontare e vivere questa situazione con la consapevolezza che c'è stato un tempo in cui vivete serenamente insieme la vostra vita. Anche se lei non lo ricorda, spetta a te ricordare. I ricordi saranno e rimarranno sempre qualcosa di prezioso che ti lega a lei e i ricordi non si cancelleranno nella tua mente.
Il regalo più bello che puoi fare a tua nonna è ricordarla nei suoi momenti migliori, per come ti è stata accanto, per ciò che ha fatto per te e per come ha contribuito alla tua crescita, maturazione e a renderti ciò che sei. In quello che tu sei oggi c'è e ci sarà sempre una parte di lei che continuerà a vivere in te.
Ti auguro tutto il meglio.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta a Padova e Sustinente (MN)
4 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Gianna,
ho letto parole e sentimenti molto belli che già ora sono dentro di lei, accompagnati da ricordi fatti anche di sensazioni..profumi, colori. Impossibile dimenticare chi ha scolpito le sue radici così profondamente.
L'incontro con l'Alzheimer, è qualcosa che mette a dura prova, un lento perdere l'immagine di chi conoscevamo in modo così diverso chiedendoci di cambiare a poco a poco la relazione. Una relazione che sarà ricca fine al suo discioglimento, perché c'è un altro modo in cui potrete starvi accanto: quello fatto meno di parole e più da gesti di cura e di affettività. Con queste persone è un pò come viaggiare dentro e fuori dalle "favole" e permettersi di entrare nel loro mondo, magari meno reale e fatto di fantasie, regala a loro emozioni positive e di vicinanza.
E' così bello, aver ricevuto tanto amore e affetto, è così bello sentire che il vostro viaggio si è compiuto in tanto apprendimento.
Capisco il dolore che prova, così la sua fatica, quella di ritrovarsi a sostenere momento dopo momento con cambiamenti improvvisi.
Pensare a ciò che perderà è sicuro un grande dolore, e il suo analista in questo sarà di grande aiuto.
Sono certa, che in futuro le rimarranno le cose belle che avete condiviso che continueranno a sostenerla profondamente per la vita.
Cordialmente
Dott.ssa Paola Brussa
4 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Gianna,
Stare accanto ad una persona che sta pian piano "scomparendo" a causa dell'alzheimer....è qualcosa di straziante....che solo chi lo vive può capire.
In più questa persona, sua nonna, rappresenta una figura molto importante nella sua vita....e questo rappresenta una fonte di dolore aggiuntiva.
Parli col suo analista di questo suo dolore...di come sia difficile per lei stare accanto a sua nonna e vederla spegnersi un po di più ogni giorno, di come la spaventa perdere questa persona a cui è molto affezionata....
Non tenga Gianna questo dolore dentro di sé.....ne parli con il suo analista al fine di vedere come affrontare questo brutto momento che sta passando.
Un caro saluto.
Dott Betti Giuseppe
3 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Gianna purtroppo il tuo è un dolore da vivere ogni giorno in realtà dimostra anche la misura del tuo amore per lei.Immagino che tua nonna meriti la tua sofferenza per quanto sia importante per te.Anche dolore può essere utile e costruttivo dipende da come si sceglie di affrontarlo e tu già lo stai facendo nella maniera più nobile e che dopo ti permetterà di ricordarla senza rimpianti nel frattempo prova solo a resistere come una guerriera "affronta e resisti" enfatizzando sempre il risvolto nobile profondo e costruttivo del tuo dolore.
3 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, posso solamente immaginare il dolore che sta provando al pensiero che la persona a cui più è legata e su cui ha investito tanto si stia spegnendo. Penso che questo dolore non si placherà tanto presto; allo stesso tempo, con l'aiuto del suo analista, potrà trasformarlo e renderlo una luce che giuda la sua vita.
Ai miei occhi, penso che, la fortuna di aver conosciuto un affetto così bello ed intenso, sia un'eredità che potrà aprirle molte possibilità nelle sue relazioni future, ricercherà e saprà scegliere le persone intorno a lei alla luce dell'esperienza e dell'affetto provati tra lei e sua nonna.
"Ciò che resta non è il ricordo, ma l'esperienza: l'esperienza non conclude nella misura in cui i significati della persona che muore, il suo modo di dare senso agli eventi, sono ancora vivi agli occhi dell'altro, che avrà ancora la possibilità di mettersi in relazione con questi, di fare esperienza di quella relazione."
