Sto mollando di nuovo #2

Inviata da MartiEsposito · 7 mar 2025 Orientamento scolastico

Buonasera, vi contatto perché vorrei avere un consiglio su un preoccupazione che sto avendo da un po. Ho iniziato quest'anno la magistrale dopo un anno di stop dalla triennale, Ho 24 anni e lavoro già da un anno fulltime in un azienda, ho dato due esami anche con buoni voti, ma ultimamente sto avendo un crollo, stanno ritornanfo i sintomi di ansia e angoscia che ho avuto due anni fa e che mi hanno fatto vivere male il percorso universitario sentendomi costantemente in ritardo anche se non lo ero, anzi. Vorrei un consiglio su come affrontare questi momenti di sconforto , non voglio rinunciare a questo percorso che ho deciso di iniziare perché so che un giorno me ne potrei pentire ma sono molto stanca.

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Miglior risposta 10 MAR 2025

Carissima MartiEsposito,
tra il lavoro full-time, la magistrale appena iniziata e il ritorno di quei sintomi di ansia e angoscia che l’avevano già segnata in passato, è comprensibile che si senta stanca e vorrei partire proprio da qui: non è un segnale di debolezza, ma una reazione naturale a un carico importante!

Mi colpisce quando dice: "Mi sentivo costantemente in ritardo anche se non lo ero". Questa frase racconta molto più di una semplice preoccupazione: sembra che, oltre agli impegni concreti, ci sia anche una pressione interna che la spinge a correre, a temere di non fare abbastanza, anche quando oggettivamente sta già facendo molto. Da dove nasce questa sensazione di dover sempre rincorrere qualcosa? Spesso, questa percezione può essere legata a un'ansia da prestazione o al timore di non essere all’altezza delle aspettative — sue o di chi le sta intorno.

Un primo passo importante potrebbe essere lavorare sulla gestione dei pensieri automatici che alimentano questo senso di urgenza. Ad esempio, quando si sente in ritardo, quale dialogo interiore si attiva? Quali parole usa con sé stessa? Riconoscerlo è fondamentale per iniziare a spezzare quel circolo vizioso che la porta a sentirsi sopraffatta.

Le suggerirei delle sedute di terapia, per capire come bilanciare le sue energie, rafforzare la capacità di tollerare l’incertezza e trasformare la stanchezza in consapevolezza dei suoi limiti, senza percepirli come una sconfitta. Non si tratta di rallentare il suo percorso, ma di renderlo sostenibile e soprattutto, sereno.

Se sente il bisogno di approfondire questi aspetti, mi tengo a disposizione online e su Roma! Le mando un caro saluto :)

Dott.ssa Chiara Quinto Psicologo a Roma

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8 MAR 2025

Capisco bene il tuo stato d’animo, e voglio rassicurarti su una cosa fondamentale: non sei in ritardo, e non sei sola in questa sensazione. Affrontare una magistrale mentre lavori full-time è un impegno enorme, e il fatto che tu abbia già superato due esami con buoni voti dimostra la tua determinazione e capacità. È normale sentirsi sopraffatti, ma questo non significa che non puoi trovare un equilibrio.
Essere stanchi non significa essere deboli. Il tuo corpo e la tua mente ti stanno dicendo che hai bisogno di un momento per respirare. Se possibile, prenditi qualche giorno senza sensi di colpa per ricaricare le energie.
Hai molte responsabilità e stai facendo il massimo. Non è necessario finire la magistrale “nei tempi perfetti”. Se hai bisogno di rallentare e dare un esame in meno in un semestre, va benissimo. L’importante è la sostenibilità del percorso.
Invece di guardare l’intero percorso che hai davanti, concentrati su obiettivi a breve termine. Studia un’ora al giorno invece di cercare di recuperare tutto in un weekend. Questo può ridurre l’ansia e il senso di oppressione.
Nei momenti di sconforto, prova a ripensare alle ragioni che ti hanno spinta a iscriverti alla magistrale. Non per pressione esterna, ma per te stessa. Se senti che il percorso ha valore per te, allora merita di essere portato avanti con il tuo ritmo.
Se l’ansia diventa troppo forte, non esitare a parlarne con uno psicologo. Anche poche sedute possono aiutarti a ritrovare lucidità e serenità nel gestire il carico mentale.
Non devi essere perfetta, e non devi dimostrare nulla a nessuno. Hai già fatto tanto e meriti di vivere questo percorso senza sentirti schiacciata. Ti mando un grande incoraggiamento!
Dott.ssa Antonella Bellanzon








Dott.ssa Antonella Bellanzon Psicologo a Massa

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8 MAR 2025

Buongiorno,
comprendo benissimo i sentimenti che provi. Sentirsi in ritardo rispetto agli altri è comprensibile, ma prova a riflettere sul fatto che ognuno ha i suoi tempi, e che laurearsi prima non significa essere migliori o "nei tempi". Tu hai avuto un'esperienza lavorativa, e la hai tutt'ora, quindi non dovresti ritenerti inferiore agli altri.
Rispetto ai sintomi di ansia e angoscia ti consiglio di affrontarli grazie all'aiuto di un professionista, io sono disponibile se lo desideri, anche online.

Rimango a sua disposizione

Dott.ssa Jessica Venga

Dott.ssa Jessica Venga Psicologo a Lucca

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8 MAR 2025

Buongiorno Marti,

ho l'impressione che tu stia investendo troppe aspettative sul percorso universitario che stai affrontando, che tu stia scambiando lo studio e soprattutto i voti come una conferma o meno del tuo valore come persona. Sembra tu abbia l'idea di non poter assolutamente sbagliare, pena il fallimento più totale e generale come persona.

Non conosco la tua storia, ma si percepisce un DOVERCELA FARE A TUTTI I COSTI, per non sentirti inadeguata e magari anche per sentire di esistere. Bisognerebbe indagare insieme e a fondo, perché non ci sono regole generali e ogni persona è unica, ma penso tu abbia bisogno di imparare ad apprezzarti per quello che sei, al di là di quello che fai e in cui riesci, altrimenti lo studio e l'università diventano un constante ed estenuante banco di prova che non ti porterà mai a sentirti soddisfatta di te, perché quello che ti manca è l'amore per te stessa a prescindere da tutto.

Spero riuscirai a lasciarti andare di più per goderti i momenti della vita, senza aspettarti troppo da te stessa.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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8 MAR 2025

Buongiorno Marti, grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni. Capisco che tu possa sentirti sopraffatta da molte cose in questo momento.
Stai affrontando diversi impegni tutti insieme: il percorso universitario, il lavoro (che prima non c’era) e il timore di ricadere nei sintomi di ansia e angoscia che ti hanno fatto vivere male la tua esperienza universitaria precedente.
Da che cosa deriva questo senso di costante ritardo che stai provando e che hai già provato in passato? L’ansia che provi è un segnale e non va ignorato, piuttosto usato per indagare più a fondo cosa ti ha fatto vivere poco serenamente il tuo percorso di studi passato, per evitare che succeda di nuovo.
Un altro consiglio che posso darti è di lavorare su una visione più equilibrata e realistica del percorso che stai facendo, senza giudicarti troppo severamente. Pensa a quante cose stai facendo insieme, pensa che il percorso di studi passati si è concluso perfettamente e che anche questo è iniziato nel migliore dei modi.
Definisci delle routine realistiche e tempi di riposo che potrebbero aiutarti a sentirti meno sopraffatta.
Se l’ansia ti prende puoi pensare di fare ricorso ad alcune tecniche di rilassamento per una soluzione un po’ più immediata (ma non definitiva): respirazione profonda o meditazione per esempio.
Infine, cerca di essere più gentile con te stessa. Da quello che tu racconti, sembra tu stia facendo un ottimo percorso.
Pensa anche alla possibilità di iniziare un percorso psicologico, potrebbe aiutarti a comprendere le motivazioni più profonde e aiutarti in questo periodo di difficoltà.

Se dovessi avere bisogno, non esistere a contattarmi. Ti auguro di vivere il più serenamente possibile questo percorso.
Simona

Simona Silvestrini Psicologo a Firenze

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