Stare con un uomo più grande
E' da un anno e mezzo che mi sto frequentando con questo ragazzo di 11 anni più grande di me. Io ho 24 anni, lui 35. Non è la prima relazione che ho con un uomo più grande, ma a differenza delle precedenti, questa volta sono proprio innamorata e sto iniziando a pensare ad una relazione più lunga e duratura.
Lui è un mio carissimo amico, ci conosciamo da una vita e siamo sempre stati un punto di riferimento e supporto uno per l'altro. Poi due anni fa, un po' per coincidenze un po' perché a volte la vita è strana, ci siamo avvicinati e senza quasi accorgercene abbiamo iniziato a frequentarci. Con calma e molti dubbi, non volevamo rovinare la stupenda amicizia che ci aveva legato per anni, abbiamo deciso di intraprendere questo percorso di coppia. Devo ammettere che ad oggi le cose tra noi vanno molto bene, è davvero una persona squisita sotto innumerevoli punti di vista e adoro condividere il mio tempo e i miei spazi con lui. Proprio perché le cose tra noi vanno così bene ho deciso di fare outing e di dirlo ai miei genitori e il problema nasce proprio da qui.
La mia famiglia molto tradizionale e conservatrice non ha mai visto di buon occhio le relazioni extra-coniugali e non mi ritiene ancora pronta per avere una relazione poiché non sono economicamente indipendente e il mio percorso di studi sarà ancora lungo (studio medicina). Ma oltre a questo, sono preoccupati anche per la differenza d'età.
I miei genitori hanno 17 anni di differenza e i miei nonni 13, e questo anziché essere un'attenuante per la mia causa, è un vero e proprio problema. Mia madre, per quanto ami mio padre, è frustrata perchè non riesce a fare tutto quello che vorrebbe con lui perchè inizia ad essere stanco e vecchio (lei ha 56 anni, lui 73) e mia nonna sta letteralmente impazzando per aiutare ed accudire mio nonno.
Non avevo mai ragionato sotto quest'ottica, perchè i problemi che abbiamo nell'immediato per la differenza anagrafica sono altri (convivenza, figli...) e non mi ero mai spinta a pensare così in grande e così lontano nel tempo. Mi rendo conto però che sono considerazioni importanti su cui dovrei riflettere e decidere il prima possibile. Da un lato non voglio "far perdere tempo" al mio lui visto che ha già 35 anni, dall'altro so che se dovessi cambiare idea più avanti sarebbe estremamente difficile per me allontanarmi. Già adesso il solo pensiero di lasciarlo mi fa male, ma non so se effettivamente vorrò sacrificare la mia mezza età per accudire un uomo che ha già fatto la sua vita.
Oltre tutto lui non sta invecchiando bene: beve, fuma, zero attività sportiva, dieta poco sana. E realisticamente parlando, le possibilità che sviluppi una patologia nei prossimi 20 anni sono concrete. Ho provato a farlo ragionare su questo, in primis perchè ci tengo alla sua salute, ma per quanto dica che vuole cambiare non sta facendo nulla in merito. Non posso fargliene una colpa, sono scelte personali. Io però posso e devo scegliere per me.
Per concludere, ora mi trovo davanti a due scelte. Una più razionale in cui decido di sacrificare quello che potrebbe essere l’uomo perfetto per me per paura di finire come i miei genitori. E l’altra, che invece è dettata più dal cuore e dalla ingenuità dei miei 24 anni, in cui decido di fregarmene e di restare insieme consapevole che le sfortune esistono ad ogni età e che potrei ritrovarmi nella stessa situazione anche con un uomo più giovane.