2 GEN 2025
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Ciao Matilde,
capisco quanto possa essere difficile vivere un'esperienza del genere, che doveva essere entusiasmante ma che invece si sta rivelando più complessa e opprimente di quanto avessi immaginato. Ti trovi in un contesto che ti sembra estraneo e difficile da gestire, e questo ti sta portando a sentirti sopraffatta e isolata. Il fatto che tu stia vivendo questa situazione ti fa sentire come se stessi fallendo, ma in realtà non è così. Quello che stai provando è del tutto comprensibile e umanamente valido.
Il contrasto tra l'opportunità professionale che stai vivendo e l’ambiente che ti circonda può creare una dissonanza che ti fa sentire smarrita. L’esperienza di sentirsi soli, di non trovare stimoli, di non riuscire a legare facilmente con gli altri, e di vivere in un posto che ti sembra opprimente, è molto più comune di quanto sembri. L'inizio di una nuova fase della vita in un posto nuovo, con difficoltà ambientali, sociali e personali, può far emergere tutta una serie di emozioni difficili da gestire.
Accogli i tuoi sentimenti senza giudizio. La sensazione di solitudine e di frustrazione che provi non è un segno di fallimento, ma una reazione naturale a una situazione complessa. Stai affrontando una transizione, un cambiamento che ti ha spinto fuori dalla tua zona di comfort, e la difficoltà che provi non significa che tu sia diventata una persona meno aperta o capace. La solitudine non è una colpa, e nemmeno un segno di debolezza. Accogliere questi sentimenti, senza etichettarli negativamente, è il primo passo per superare il blocco che ti impedisce di reagire positivamente.
Fai un passo indietro e analizza la situazione: in questo momento, la frustrazione sembra legata a diversi fattori (la città, la casa, la coinquilina, la difficoltà di legare con i colleghi). Potrebbe essere utile fare una lista di ciò che puoi effettivamente cambiare e di ciò che è fuori dal tuo controllo. Alcuni aspetti (come la città e la dinamica con la coinquilina) sono complessi, ma se focalizzi la tua energia su quelli che puoi cambiare, anche piccoli passi possono aiutarti a migliorare la situazione.
Impara a dare priorità al tuo benessere. Se ti senti giù, non è il momento di forzarti ad essere "aperta" o a cercare di fare tutte le cose che ti dicono essere "normali" per qualcuno in viaggio. Non c’è niente di sbagliato nel volere stare per conto tuo, o nel non avere la spinta a fare attività sociali quando sei emotivamente esausta. Concediti il permesso di fare ciò che ti fa sentire meglio, anche se è semplicemente riposarti o concentrarti sul lavoro. A volte, riacquistare energia per te stessa è più importante che forzarsi a entrare in dinamiche sociali.
Il fatto che non ti senti particolarmente legata ai tuoi colleghi o che la dinamica con la tua coinquilina non vada bene può contribuire ad amplificare la sensazione di solitudine. Tuttavia, prova a rimanere in contatto con le persone che ti sono più care in Italia. Un messaggio, una videochiamata, o anche solo un piccolo aggiornamento sulla tua giornata con amici o familiari ti aiuterà a sentirti meno isolata e più supportata. Talvolta le aspettative possono essere un peso enorme, riguarda le tue aspettative. Se sei partita con l'idea che dovevi "adattarti subito", "essere sempre felice", o "fare amicizie facilmente", la realtà può risultare schiacciante. Non c'è un tempo prestabilito per adattarsi a un nuovo contesto, e non è necessario fare amicizie subito. Rivedi le tue aspettative su cosa significa vivere in un altro paese. La difficoltà iniziale non è un fallimento, ma una parte normale del processo di adattamento.
Cerca di trovare piacere nelle piccole cose,perché spesso quando tutto sembra difficile, è utile concentrarsi sulle piccole cose che possono darti soddisfazione. Questo potrebbe significare prendere una pausa per una passeggiata, leggere un libro che ti piace, fare una cosa che ti rilassa dopo il lavoro. Anche se non ti senti particolarmente motivata, ricorda che ci sono piccoli momenti che possono darti un senso di leggerezza.
Pianifica dei piccoli obiettivi, a volte, uscire dalla solitudine o dalla frustrazione richiede semplicemente di fissare piccoli obiettivi quotidiani. Non devi forzarti a fare enormi cambiamenti subito, ma magari potresti iniziare con piccole cose: ad esempio, stabilire un obiettivo per migliorare la tua casa o cercare di fare una piccola attività sociale al di fuori del lavoro una volta alla settimana.
Non temere di chiedere aiuto, se senti che la solitudine o la tristezza sono troppo forti da affrontare da sola, non esitare a cercare un supporto psicologico. Molti luoghi offrono risorse anche per i cittadini stranieri, e parlare con un professionista potrebbe darti l’opportunità di esplorare più a fondo ciò che provi, trovare nuove strategie per affrontare il momento difficile e migliorare il tuo benessere.
Non sei un fallimento. Quello che stai vivendo è difficile, ma non è una riflessione su chi sei come persona. Questi momenti di vulnerabilità sono parte della vita e vanno affrontati con gentilezza verso te stessa. Non è facile adattarsi, soprattutto quando ci sono tanti fattori che ti pesano addosso, ma ogni piccolo passo che fai per comprendere ciò che senti è un segno di forza, non di debolezza.
Se vuoi approfondire qualche aspetto o se hai bisogno di altro supporto, sono qui per te. Cordialmente Dott.ssa Di Costanzo Maria Luisa