Ho 21 anni, era novembre 2015 quando una amica molto importante decise di tradire il suo fidanzato con me, ci conoscevamo da pochi mesi ma avevamo capito di provare qualcosa entrambi, dopo questa scappatella più niente, fino a gennaio, in cui sono diventato l'amante ufficiale, lei non provava più niente per lui da mesi, mentre noi 2 ci siamo dichiarati, ora si è lasciata a inizio marzo, non ci ho neanche provato a chiedergli di mettersi con me perché so' che ha bisogno di stare da sola per un po' ma ora non so se sperare in un futuro insieme o se resteremo "amici di letto" fino a data indeterminata... da quando si è lasciata se ne esce spesso con frasi tipo "non mi fidanzerò mai più", "voglio divertirmi da sola" ecc ecc e io non capisco se è l'euforia della rottura e quindi l'essere uscita dalla gabbia che il fidanzato gli aveva costruito o lo pensa davvero.
Nel frattempo io vorrei tanto una storia d'amore pura, non essere amici di letto, ma allo stesso tempo il mio istinto maschile mi fa capire anche quanto sia bella una relazione di sesso senza impegni... nel frattempo ho conosciuto anche un altra ragazza, anche questa che vuole divertirsi e io ho un conflitto interno... approfittare della situazione o ritirarmi da entrambe e aspettare l'amore? quella che mi fa andare più sulla prima strada è il fatto che prima di novembre 2015 non ho avuto niente tra le mani per 3 anni, io e i miei amici ci piangevamo sempre addosso per questa solitudine che colpiva un po' tutti e quindi non so' se avrei in coraggio di tornare indietro a quella situazione... datemi una vostra opinione...
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
17 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile utente,
i conflitti interiori sono la cosa più deleteria possibile per la salute mentale e bisognerebbe imparare a risolverli se non si vuole soffrire ma riconosco che questo è più facile a dirsi che a farsi.
Nella vita è importante fare delle scelte ed a volte la scelta è condizionata dal cosiddetto " senso morale o etico" che consente di scegliere tra bene e male, tra ciò che è giusto e ciò che è ingiusto.
Penso che anche il senso morale aiuti a vivere in modo più sano dal punto di vista psicologico e quindi in modo non dissociato come rischia di vivere lei inquinando entrambi i sentimenti, sia l'amore che l'amicizia e più precisamente inquinando l'amicizia col sesso e l'amore con l'amicizia.
Se lei per 3 anni "non ha avuto niente tra le mani" ( e già questa espressione è significativa!...) forse è perchè si è attivato poco per conoscere delle ragazze ed ha preferito aspettare che la pera le cadesse, appunto, tra le mani.
La mia opinione personale è che una relazione di sesso senza impegni e quindi senza un sentimento che lega è un pò come vivere in modo "dissociato" mentre lei direbbe "istintivo" ed io tradurrei "animalesco".
Anche in considerazione della sua giovane età, ritengo che una esperienza psicoterapeutica dal vivo la aiuterebbe a chiarirsi le idee in merito.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
16 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Tia, io penso che nessuno le possa dare una risposta giusta: di per sé non è sbagliato né divertirsi, né avere una relazione seria, basta che ciò che viviamo sia ciò che effettivamente desideriamo. Il problema, specie se si è molto giovani, è che non sempre è facile capirlo. Dovrebbe dare spazio alle sue emozioni, imparare ascoltare le sue sensazioni e farsi guidare da loro senza inquadrarsi in rigide risposte precostituite.
Cordiali saluti
Dr.ssa Francesca Pannone
15 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Tia
a me dispiace dirtelo, ma temo che anche questo essere ora "amico di letto" della tua amica e poi, forse, di altre amiche,...bèh... dicevo... penso che si tratti di solitudine, forse anche più forte che stare da solo.
Non so cosa possa farti accettare di avere questo ruolo che, sulla prima, magari può essere gratificante, ma sul lungo termine rivela la propria "inconcludenza" affettiva, scusami il termine, non ne ho trovato un altro, insomma, rivela il vuoto.
Un amico è un amico, "amico compagno di letto" a me sembra che svilisca sia l'amico che il "compagno di letto".
Se proprio dovesse succedere che ci sia qualcosa solo "di letto", a mio parere è meglio che non avvenga con un amico/a.
E' una mia riflessione, così, sull'onda di quanto ci hai raccontato.
Io penso sia meglio aspettare l'amore... penso che sia molto meglio...c'è attesa, stupore, emozione, aria pulita.
Il mondo ha bisogno di cose pulite...
Sempre mie riflessioni.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
