Spannolinamento: come fare?

Inviata da me · 30 giu 2016 Psicologia infantile

Ho iniziato lo spannolinamento al mio bimbo di 31 mesi, sono soli due giorni però ho molti dubbi sul continuare in quanto il primo giorno si è fatto tutto addosso e se gli facevo vedere il vasino piangeva...ieri ha trattenuto la pipì tutto il giorno fino a che nn ho rimesso il pannolino però sul vasino si sedeva senza ovviamente far nulla. Oggi stessa musica fino alle 14e30 niente pipì, però il vasino lo rimetteva a posto....ora non so se magari non è ancora pronto e se sbaglio a continuare e magari devo aspettare un altro mesetto anche perché non credo sia corretto che trattenga i bisogni..se potete consigliarmi mi fareste un piacere.

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Miglior risposta 1 LUG 2016

Gentile mamma impaziente,
mi permetto questo aggettivo in quanto sono trascorsi appena DUE giorni dall'inizio di questa fase e già Lei fibrilla.
L'educazione degli sfinteri rappresenta un PERCORSO (non un "passo") importante nella vita di un bambino, ed abbisogna di tempo, di incoraggiamento, di fiducia.
Si tratta di
- iniziare a percepire lo stimolo alla minzione,
- apprendere a trattenere per il tempo sufficiente a raggiungere il vasino,
- decidere infine di aderire al desiderio del genitore.
Ognuna di queste tappe ha bisogno di tempo e va sostenuta da una relazione positiva tra genitore e bambino.
In assenza - o carenza - di ciò il bambino non collabora; anzi, a proprio modo si oppone: trattiene tutto il giorno, lascia andare urina e feci nei momenti meno adatti, ecc. .
Quindi non si tratta di attendere un mese, bensì di fornirsi di pazienza, gentilezza e comprensione empatica, considerando il Suo bambino non una macchina che - quando mamma decide - apre e chiude il rubinetto della pipì, bensì una persona che va trattata con rispetto e comprensione (unita certamente a chiarezza di obiettivi da parte del genitore).

Dott. Carla Maria Brunialti Psicologo a Rovereto

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4 LUG 2016

Gentile Mamma,
in questi pochi giorni è difficile trarre conclusioni... indubbiamente il suo bimbo sta manifestando sofferenza rifiutando il vasino. Le consiglio di star tranquilla e far passare tutto come un gioco. Legga con lui un libretto in merito, ne troverà di bellissimi in libreria! Se lo porti dietro quando va in bagno lei (o il papà, o altri fratelli più grandi se ci sono). L'emulazione è importate e magari acquisti un riduttore, si sentirà grande sul water, come gli altri, ed elimini il vasino che gli crea già imbarazzo (mio figlio il vasino non lo voleva perchè una volta, all'inizio dello spannolamento, col pisellino messo male ha fatto pipì fuori, da allora non si sentì più a suo agio, pertanto ho ovviato subito col vater ed ho risolto il problema) senza tener conto che, poi, ogni volta che lo aiuta a salire sul water può cogliere l'occasione per un bacino sulla fronte e una coccola... altro motivo per far pipì (abbinare gesti d'affetto ai passi per diventare grandi sono sempre positivi).
Continui per qualche giorno la strada dello spannolinamento.... ma se vede che crea sofferenza interrompa per un po', vuol dire che non è il momento, ogni bimbo ha i suoi tempi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Sabrina Fontolan

Dott.ssa Sabrina Fontolan Psicologo a Piove di Sacco

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30 GIU 2016

Salve "me",
l'età del bimbo è giusta. Il fatto che lei scriva qui è perché è lei ad essere in empasse circa questa importante pratica per l'acquisizione dell'autonomia dei nostri figli e cioè il controllo sfinterico. Dalla risoluzione di questo passaggio fondamentale ne deriva appunto uno scatto evolutivo cruciale. Il bambino afferma il proprio Io, indipendente dalla madre o da chi si occupa di lui/lei per quel che riguarda "il controllo".
La delega del controllo implica chiaramente da un lato molta fiducia, perseveranza, pazienza e anche da parte di una madre, rinunciare a "gestire" e quindi controllare il bambino mantenendolo in uno stato di passiva dipendenza.
I bambini percepiscono le nostre debolezze e su quelle si adagiano e spesso proprio per questo entrano in conflitto, altre volte siamo noi a non saper gestire degli aspetti che non ci aspettavamo di dover affrontare.
Chiaramente il bambino, sulla base di come lei si sente e percepisce questo passaggio, in base al suo grado di apprensività e di decisionalità sui NO, sugli stacchi, sugli abbandoni, (lasciare andare, trattenere, donare, ritenere) sul considerare questa fase, si comporterà. Per crescere ha bisogno di percepirla sicura. Certamente se lei un tipo che non sopporta l'idea dello sporco, del fatto che suo figlio possa "farsela sotto" a scuola o al parco o/e che ciò le generi un senso di vergogna e umiliazione, è quello che trasmetterà.
È un passaggio importante per le mamme e per i bimbi. Se lei si sente in difficoltà, può consultare uno psicologo evolutivo. Questi non si interpellano solo in caso di patologia ma anche per quel che riguarda l'accudimento, la relazionalità e la pedagogia infantile, chiaramente per ciò che riguarda la parte psicologica.
Ho un vademecum pediatrico sullo "spannolamento" se vuole glielo posso inviare.

Saluti e Coraggio!
Dr.ssa Silvia Michelini

D.ssa Silvia Michelini Psicologo a Roma

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30 GIU 2016

Gentilissima,
l'educazione al vasino è una tappa importante per la vita di suo figlio,è piuttosto grande per affrontare questo momento. Ciò è rilevante non solo per i motivi igienici intuibili ma sopratutto perché attraverso la regolarizzazione dei bisogni ci si educa anche al rispetto delle regole. Infatti Freud reputa il controllo dei sfinteri come tappa di svolta fondamentale nella vita infantile nella formazione al rispetto dell'autorità. È normale che il bambino si opponga istintivamente alle regole, dovrà essere temeraria e con dolcezza guidarlo nella conquista della sua autonomia.

Cordialmente

Dott.ssa Codruta Ileana Terbea Psicologo a Lecce

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