Sorella Borderline, famiglia sfinita
Salve a tutti. Ho letto diversi casi di consigli a partner di persone borderline su come uscire dalla "codipendenza" e potersi rifare una vita al di fuori del rapporto malato che si puo avere con un BL.
La mia situazione invece è un po' piu complicata, perche la BL in questione è mia sorella. Siamo 3 fratelli, io dell'81, mia sorella BL dell'87 e un'altra sorella piu piccola del 94.
Quella di mezzo, a cui poi è stato riconosciuto questo disturbo, ha sempre avuto un carattere un po' particolare fin da bambina, molto scontrosa e introversa, ma la situazione è degenerata dopo la scomparsa prematura di nostra mamma nel 2004, per un brutto male.
LEi forse è stata quella che ha sofferto di più, data anche l'età delicata quando l'ha persa, 17 anni, da quell'anno in poi non si è capito più niente.
Ha cominciato a bere, fumare erba, e poi la situazione è degenerata con veri e propri attacchi misti di ansia e isteria, in cui può perdere anche conoscenza e esteticamente sembrano un po' quelli epilettici, ma ha fatto tutti i controlli, non sono di natura organica ma psichiatrica, li chiamano "disturbi di conversione".
L'abbiamo portata da più di uno psichiatra, ne ha cambiati 4 o 5, ma non le stava bene nessuno, e smetteva di andarci, le pasticche che le prescrivevano ne ha sempre fatto un uso irregolare, abusandone per inscenare dei "tentati suicidi".
Ha avuto sempre un rapporto conflittuale con tutto il resto della famiglia, specialmente con nostro padre (la cui unica colpa è stata quella di dover stare spesso fuori per motivi di lavoro), e con mia zia, la sorella di mamma defunta, che, non essendo sposata, ha continuato a vivere con noi, e la cui colpa era quella di metterla in punizione quando la vedeva fumare e bere, (non che però non abbia cercato di aiutarla, anzi,)all'ultimo la situazione era cosi degenerata (spesso cercava lo scontro fisico proprio con la zia, alzandole le mani), papà ha deciso di comprarle 5 anni fa (2011) un piccolo bilocale dove potesse gestirsi da sola.
Percepisce una piccola pensione di invalidità e il resto glielo diamo io e papà..Ha provato a cambiare 2 o 3 lavori ma si è sempre fatta cacciare o per litigi sul posto di lavoro o per difficoltà logisitca ad arrivarci (le possono prendere attacchi d'ansia sia a guidare che a prendere mezzi troppo affollati).
Ora ci accusa di averla "scaricata" in questa nuova casa, anche questo non vero perche ci siamo offerti piu volte io e la piccola di dormire a turno per farle compagnia, ma dopo un po' la ns compagnia non la gradisce piu... Gradisce solo quella dei nuovi "amori" che si crea, e che puntualmente la scaricano.In compenso ci chiama quando decide lei, e se ci si rifiuta x nostri impegni, "si fa venire una crisi" o inscena un tentato suicidio... Io ci ho rimesso un posto di lavoro e la mia fidanzata per questa mia sorella, oltre a tante botte prese, pure. Quando va in P.Soccorso per qualche suicidio, le propongono di ricoverarla, ma le lasciano il potere di firma ed esce. Che dovremmo fare?
Io sono seriamente preoccupato, per quello che sarà il suo futuro. E' arrivata a 36 anni, a fare una vita che non si puo definire tale, e noi la stessa cosa, per starle appresso.
Non esistono strutture, case famiglia, che si occupano anche in lunga degenza di casi del genere?
Anche a livello di sostentamento economico, mi chiedo: se domani dovessimo morire tutti noialtri familiari di un incidente stradale, come campa? Di certo i 600 euro di pensione che prende (e ben venga che ancora glieli diano), non le sono sufficienti per pagarsi tutte le spese, bollette comprese.
I fidanzati che si sceglie, la sfruttano e la mollano dopo poco. Noi siamo sempre qua, in trincea, a NON vivere la nostra vita per aiutare lei a vivere la sua economicamente e non solo,, e lo stesso aiuto che le offriamo non serve a nulla. Una volta c'erano i manicomi, ora nemmeno piu. Quindi queste persone sono lasciate sole, con le .loro famigie, che però non sono in grado di far miracoli.
Grazie a chiunque vorrà rispondere