a livello scolastico ho sempre fatto scelte sbagliate. Mi spiego meglio. Sono sempre stato più portato per le materie umanistiche, ma avendo una grande passione per la tecnologia ho deciso di iscrivermi a informatica, sia alle superiori che all'università. Ho finito l'università con due anni di ritardo, però sono subito riuscito a trovare lavoro nel mio campo. Il primo lavoro non è stato un granché, nel senso che era un'azienda poco seria ed ero l'unico programmatore. Ovviamente le richieste del datore di lavoro andavano oltre quello che avevo imparato all'università, ho dovuto studiare nuove cose per poter portare a termine i miei compiti. E ho fatto veramente tanta fatica. Sono arrivato a pelo entro i limiti di tempo per lo svolgimento del progetto che mi avevano assegnato, molte volte mi è capitato di passare notti in bianco in cerca di una soluzione.
Circa un paio di mesi fa mi è stata fatta una proposta di lavoro molto interessante da un'altra azienda, ho superato i colloqui e sono stato assunto.
Qui l'ambiente è totalmente diverso, molto più serio, e il livello delle richieste è aumentato vertiginosamente. Ora lavoro assieme a persone molto competenti, con una preparazione invidiabile e io spesso mi trovo in difficoltà, perché "perdo" molto tempo a svolgere i compiti che mi vengono assegnati. Inoltre, qui non posso portarmi il lavoro a casa per policy aziendale, quindi anche se provo a riflettere su una soluzione fuori dall'orario di lavoro, non ho mai modo di testarne l'efficacia, se non il giorno successivo.
Ogni giorno temo di non essere all'altezza delle aspettative dei miei colleghi e ho paura che non riesca a tenermi questo posto.
Quando ho fatto la prova pratica, al termine dei colloqui, mi hanno dato da svolgere un programma banale in confronto a quello che effettivamente viene fatto in azienda. Man mano che passano i giorni mi sento sempre più demoralizzato a causa del troppo tempo che impiego per capire le cose.
Ci sono giorni in cui penso in maniera positiva: ho finito da nemmeno un anno l'università, è solo il mio secondo lavoro, i colleghi hanno più esperienza di me, ecc. In altri giorni questi pensieri non sono sufficienti a farmi stare tranquillo.
Avete qualche consiglio da darmi in merito?
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29 SET 2017
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Caro Matteo,
dopo aver acquisito la laurea ha avuto, fin da subito, l’opportunità di cimentarsi nel vivo della professione di Informatico.
In primo luogo, se non fosse portato per questo lavoro non avrebbe ottenuto il posto. Solitamente i datori di lavoro non assumono risorse di cui non si fidano o su cui riversano dei dubbi in merito alle modalità di espletamento delle mansioni a loro assegnate. Questo sarebbe controproducente sia per la mission aziendale (produttività e obiettivi da raggiungere) sia per l’immagine della stessa azienda (reputazione agli occhi esterni), per cui se è entrato vuol dire che aveva e ha tuttora le carte in regola per ricoprire il ruolo.
In merito dovrebbe cercare di non preoccuparsi delle aspettative dei suoi colleghi (il posto se lo merita quanto gli altri) e dovrebbe invece concedersi l’opportunità di crescere e raggiungere il grado di esperienza a cui ambisce. Le ricordo che ha intrapreso questo nuovo lavoro da pochi mesi, per cui è assolutamente normale non avere la velocità e le modalità operative di chi, ovviamente, c’era già prima di lei. Sia dia l’opportunità di crescere e migliorarsi.
Infine, se è felice del lavoro che svolge, le piacciono le mansioni assegnate e si sente soddisfatto quando termina la sua giornata lavorativa,non ha di che preoccuparsi.
Concedendosi il giusto tempo e imparando costantemente dal nuovo contesto lavorativo, acquisirà sempre più sicurezza e senso di autoefficacia.
1 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Matteo, le dirò una cosa apparentemente banale ma piena di verita': ogni volta che nella sua vita deciderà di affrontare una nuova avventura lavorativa, si trovera' sempre di fronte ai suoi limiti e dovra' sempre rimettersi in gioco! Ogni mansione, ogni posto di lavoro ha le sue peculiarità e le sue caratteristiche, che si apprendono solo con l'esperienza in quel determinato ruolo e in quel determinato posto!! Lei è molto giovane e se l'hanno assunta significa che qualcuno ha intravisto in lei le potenzialità per svolgere quanto richiesto...non si scoraggi e non si svaluti da solo..affronti questa occasione come una possibilità crescita personale e professionale. Al tempo stesso, ascolti in maniera giusta le sue sensazioni: lepiace cio' che fa? Non smetta di chiederselo!
30 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Matteo, credo che sia del tutto normale trovarsi un po' spaesato e '' lento'' rispetto ad alcuni compiti da eseguire perché per lei è tutto nuovo: nuova azienda, nuova mission, nuovi colleghi. Si conceda il giusto tempo per ambientarsi e provi a credere di più nelle sue capacità.
Buona serata.
30 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissimo è importante rinforzare l 'autostima! Il livelli di influenza del pensiero di ció che gli altri pensano, la disorientano e le fanno mettere in dubbio tutto. È bene intraprendere un percorso per rivedere gli elementi connesdi alla sua personalità e all 'umore, che da ciò che emerge sembrerebbe un po' deflesso. Cordiali Saluti
Dott.ssa Ornella Convertino
30 SET 2017
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Gentile Matteo, se l'hanno assunta e le danno dei compiti complessi da svolgere probabilmente non è cosi male nel suo lavoro, sarebbe però interessante capire se a lei piace fare l'informatico e come si vede in futuro. Sono importanti i suoi dubbi.
Resto a disposizione
Saluti
30 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Matteo,
lei ha un lavoro interessante in una azienda importante, certamente metta in conto alcune difficoltà iniziali. I colleghi sono presenti da molti anni, possono supportarla con la loro esperienza.
Valorizzi le proprie risorse e potenzialità, questo è il motivo per cui è stato sicuramente assunto.
Creda maggiormente in se stesso e non si autosvaluti da solo.
Un percorso specifico inerente l'autostima potrebbe esserle utile.
Cari saluti
Dott.ssa Donatella Costa
29 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Matteo,
a lei piace fare l'informatico? Le da soddisfazione? Queste sono due domande importanti, quello che riporta non è una sua adeguatezza o meno al lavoro ma sul livello di preparazione. Come ha detto lei si è laureato da poco e i suoi colleghi con maggiore esperienza svolgono i compiti in meno tempo, ma si dia il tempo di imparare e capire quello che fa. Chieda consigli lavorativi ai colleghi se ne sente il bisogno e non si abbatta alla prima difficoltà, Roma non è stata costruita in un giorno. Abbia più fiducia nelle sue competenze e capacità, che le hanno permesso di essere assunto in un'azienda più solida.
Resto a sua disposizione.
Saluti
Dott.ssa Ambra Caselli (Brescia)