Sono una parsona egoista o sbaglio qualcosa?

Inviata da Pampam · 19 ott 2020

Sto con mio marito da 10 anni sposati da pochi anni e con una bimbo piccolo.
Siamo una famiglia Abbastanza felice.
Ma spesso e volentieri arriva un alone nero che mina la nostra serenità ed è la salute di mio marito.
Lamenta un giorno sì e uno mal di stomaco ( ogni tipo di patologia che lui trova all ospedale “Google “)
Ha fatto ogni tipo di visita e sta bene.
Per lui è diventata un ossessione è quasi ogni giorno stravolge i miei piani e mi rovina la giornata perché improvvisamente mi manda msg ( mentre lavoriamo ) e mi dice che lui sta male ( e se avevamo degli impegni io devo inventarmi una giustificazione !) e che non c’è la fa più!
La sua vita gira intorno a questo problema.
Io lo vedo che sta giù ma a volte non riesco a stargli vicino e mi arrabbio perché avremmo potuto essere più sereni e felici; penso che lui non si impegni a sufficienza per far a volta finta di nulla.
Sento di scoppiare poi mi sento in colpa perché penso ( forse) di essere tropo egoista e pensare solo alle cose che mi fanno stare bene!
Io non credo di riuscire a sostenerlo ancora.
E per questo chiedo aiuto
Grazie

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Miglior risposta 20 OTT 2020

Buongiorno Pampam.
Da ciò che racconta sembra che le preoccupazioni di suo marito per la propria salute stiano inficiando il benessere e la serenità della vostra vita di coppia, oltre che della sua quotidianità lavorativa e non. Da una parte mi arriva forte il desiderio di supportarlo ed essergli accanto nel momento del bisogno (tant’è che ad ogni sua richiesta di aiuto lei “stravolge” la sua giornata), dall’altra però mi arriva forte anche la stanchezza e l’esasperazione per una condizione che mi sembra non stiate più riuscendo a gestire. Assieme alla frustrazione forse di ritrovarsi in qualche modo a dover mettere da parte i suoi bisogni e il suo benessere per accogliere e far spazio a quelli dell’altro. Il fatto inoltre che sul versante medico-pratico non abbiate finora avuto alcun riscontro ufficiale per il malessere di suo marito mi sembra che da un lato la porti ad aumentare il senso di frustrazione nel perpetuare qualcosa che pare non fondato organicamente, dall’altro a sentirsi in colpa e a giudicarsi come un’egoista se si lascia trasportare dal primo sentimento.
Il suggerimento che potremmo darle è sicuramente in primis di esplicitare a suo marito la fatica che sta pian piano consumando la sua serenità, oltre che un suo legittimo bisogno di spazio personale e di respiro. Una comunicazione efficace è il mio ingrediente per una relazione di coppia efficace. Dopodichè, potreste vagliare assieme la possibilità che suo marito si rivolga ad un aiuto psicologico. In tal modo lui troverebbe uno spazio in cui sentirsi legittimamente sempre accolto e raccolto in cui magari riuscire nel concreto ad alleviare o allentare i propri sintomi e preoccupazioni; mentre lei ritroverebbe altrettanto legittimamente il tempo per la cura di sé e della sua serenità, senza il peso costante della responsabilità e dell’impotenza che sta sperimentando attualmente.

Grazie per la sua condivisione,
Dott.ssa Caterina Berti

Dott.ssa Caterina Berti Psicologo a Torino

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20 OTT 2020

Buonasera, l egoismo per salvaguardare il proprio benessere é sano e propositivo ad un obiettivo presente e futuro che coinvolga non solo una serenità di coppia ma anche una serenità della proprio persona. D altronde entrambe dovrebbero influenzarsi e nessuna può coesistere senza L altra parte.
Qualora non risulta nessun problema organico al disagio fisico che suo marito prova Io consiglierei a lui di intraprendere un percorso terapeutico per considerare un aspetto mentale del suo malessere, spesso sottovalutato. L intestino e il nostro cervello
emotivo.
A lei consiglierei di prendersi un momento di riflessione e imparare ad accettare una frustrazione come conseguenza momentanea alle condizioni di malessere di suo marito.
Buon proseguimento

Dott ssa emilj di Francesco

Dott.ssa Emilj Di Francesco Psicologo a Urbino

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20 OTT 2020

Buongiorno signora Pampam. Questo malessere di suo marito si ripercuote su di lei e sulla vostra famiglia. Credo che sia importante poterne parlare con lui e provare a riflettere su quando sono iniziati i suoi malesseri. Il comportamento di suo marito potrebbe essere una conseguenza della nascita di vostro figlio e una difficoltà della coppia nel riorganizzare il vostro legame. È un passaggio difficile, e a volte delicato, la trasformazione dall'essere in due ad accogliere una terza persona. Quanto suo marito si sente ingaggiato nel prendersi cura di vostro figlio? Quanto spazio c'è ancora per il vostro rapporto di coppia? Sono solo delle domande che mi sono posta leggendo il suo messaggio ma che sicuramente andrebbero approfondire attraverso una terapia di coppia. Le auguro di trovare lo spazio adeguato per poter svolgere questo percorso insieme a suo marito per poter vivere la vostra famiglia più serenamente e con maggiore tranquillità.
Un caro saluto.
Dott.ssa Luisa Garrisi

Anonimo-180763 Psicologo a Firenze

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20 OTT 2020

Buongiorno Pampam,
desiderare di stare bene e vivere serenamente non è un atto di egoismo ma di sano modo di intendere la vita.
QUando in un rapporto si è condizionati dalle scelte di un'altra persona (per motivi diversi -salute, ansie, timori ecc.) si hanno solo due opzioni soccombere o reagire.
La seconda scelta prevede la possibilità di verificare se ci sia un margine di manovra, con le dovute modalità, di invitare il proprio compagno nel farsi aiutare a gestire in modo adeguato questa situazione, ma se l'altro non accetta, rifiuta ecc allora si rende necessario verificare la possibilità di indirizzarsi in prima persona verso il sostegno da parte di un esperto al fine di riuscire a gestire la situazione per ritrovare benessere e serenità.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento in merito.
Cordialmente
Dr.ssa D'Amico Maria-Francesca

Dott.ssa Maria-Francesca D'amico Psicologo a Rubano

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20 OTT 2020

Buongiorno Non credo che sia una questione assolutamente di egoismo Però da quello che lei dice suo marito se non ha nessun malessere fisico sta dimostrando di avere un disagio la preoccupazione Eccessiva per un malessere fisico espressione di un disagio interno L'importante è che lei consideri questo e lo aiuti affinché lui possa farsi aiutare per la serenità anche della coppia

Dott Ssa Altruda Immacolata Psicologo a Roma

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20 OTT 2020

Buongiorno. Malesseri come quello riportato da Suo marito molto spesso coinvolgono l'Altro non solo dal punto di vista della preoccupazione ma anche del tempo, dello spazio, della quantità di informazioni e delle limitazioni che possono portare nel rapporto. E' piuttosto comune, allora, avvertire un senso di costrizione, di mancanza di spazio e di aria, da un lato, e di rabbia dall'altro (per le cose perse, per un estremo tentativo di modifica della situazione, eccetera). Tutto questo può sfociare, a tratti, in senso di colpa verso l'Altro, la relazione, e sè stessi/e. Quello che può fare per risolvere la situazione è parlare apertamente con il partner e proporgli una terapia individuale per sè stesso, alla luce della sofferenza che riporta e che, giocoforza, si scarica anche sul rapporto. Questo farebbe del bene a lui, a Lei, e alla coppia. Lei potrà essere risorsa importante nel percorso, ma sarà lui a doversene fare carico. Se non dovesse volere, un sostegno per Lei al momento potrebbe essere necessario, per capire con un professionista come muoversi al meglio. Consiglierei di provare quanto prima a battere queste strade per evitare spiacevoli incistamenti e cronicizzazioni che, nei rapporti, possono portare a rancori a lungo termine. Cordialità. DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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20 OTT 2020

Gentile Signora,
dalla sua descrizione colgo la presenza di una condizione di disagio psicologico di suo marito che mi sembra coinvolga il corpo, mi chiedo se tra le visite sia stata fatta una valutazione psicoterapeutica per valutare la componente ansiosa che può dare manifestazione psicosomatiche.
I sui vissuti di rabbia, frustrazione e malessere credo siano consequenziali al coinvolgimento e turbamento del clima familiare. Un aiuto psicoterapeutico sarebbe utile a suo marito al fine di conoscere l'alone nero e affrontare il problema.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia

Dott.ssa Elisabetta Ciaccia Psicologo a Milano

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19 OTT 2020

Cara Pampam, sembra che il malessere di Suo marito invalidi non solo se stesso e la sua vita quotidiana, ma anche la relazione familiare e di coppia. Da quello che riporta, Suo marito è molto preoccupato per la Sua salute, pur non soffrendo di alcun problema organico. Aldilà della diagnosi, che potrebbe portare ad un disturbo ipocondriaco, Le suggerirei di confrontarsi con Suo marito sulla necessità di chiedere aiuto ad una figura professionale psicologica (e non cercare su google sintomi, cause o altro, peggiorando, in questo modo, ancora di più la situazione) per poter risolvere il suo disagio attuale, e tornare a vivere più serenamente sia con se stesso, sia con la Sua famiglia.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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