Sono triste

Cara Marta,
mi dispiace molto per questa situazione, capisco da quello che scrivi che sei molto giovane e che forse i problemi e le insicurezze dell'età stanno prendendo il sopravvento. il tuo compito in questa fase della vita è definirti come persona e questo non è facile, è faticoso e a volte può fare molta paura. mi sembra di capire che intorno a te ci sono persone che ti vogliono bene e sono sicura al 100% che non sei una nullità. Hai bisogno dell'aiuto di uno psicoterapeuta però per uscire da questo stato di disagio e diventare la persona che meriti di essere. Chiedi aiuto ad un adulto di cui ti fidi, ai tuoi genitori oppure rivolgiti ad un consultorio della tua zona.
la tua vita vale moltissimo è ora di superare tutto e fare spazio ad un po' di spensieratezza!
Mi raccomando fai tesoro dei consigli che ti stanno dando anche gli altri colleghi
Dr.ssa Francesca Pannone

Cara Marta,

dalle tue parole emerge un profondo malessere, sembra un vero e proprio loop emozionale da cui appare difficile uscire, ma si coglie molto bene la tua capacità riflessiva ed introspettiva, caratteristiche molto utili se si desidera intraprendere una psicoterapia , ma che talvolta possono portare ad una eccessiva ruminazione e conseguente malessere.
Questo umore depresso non è mai da sottovalutare, pertanto le suggerisco di rivolgersi ad un professionista della sua zona.
cordiali saluti

dott.ssa Monica Salvadore

Buongiorno Marta, purtroppo lei è entrata in un loop emotivo dal quale è molto difficile uscirne da soli. Non ci sono molte soluzioni, in questi casi: occorre fare proprio ciò che, in genere, si vuole evitare, ovvero rivolgersi agli altri (a cominciare dalle persone significative più vicine, quali i genitori). Dovrebbe cercare e trovare una motivazione interna al cambiamento, un qualcosa cui aggrapparsi per poter cominciare a percorrere strade diverse dalle solite che ha percorso finora ma che, a quanto sembra, non hanno fatto evolvere la sua complessità. Una condotta che dovrebbe sicuramente cominciare (con tutti gli sforzi che si possono immaginare) è quella di avere un'attività fisica che riattivi la parte chimica del suo organismo. Questo, di riflesso, migliora anche l'umore di base che potrà aiutarla ad apportare cambiamenti sensibilmente più significativi. Magari cominci con una passeggiata, se possibile lunga e a buon ritmo. Posso intuire le sue rimostranze: "che c'entra la passeggiata con la mia depressione?". Senza entrare in discorsi troppo tecnici e che, probabilmente, non è neanche il caso di affrontare in questo momento, le consiglio solo di provare. Da una passeggiata poi si può passare ad una leggera corsa e, piano piano, ad attività sempre più piacevoli ma, completamente diverse, da quello che sta facendo (o non facendo) attualmente. Ricette miracolose non esistono (o, almeno, ancora non le conosco), ma dove non c'è la volontà (come in questo momento) ci può essere lo sforzo di cambiare il proprio stato di sofferenza. Infine, se proprio non riesce ad affrontare una psicoterapia (consigliabile), appena riesce ad essere un minimo più attiva, ne approfitti subito per prenotare un colloquio psicologico: potrebbe essere l'occasione giusta per un inizio di cambiamento.
In bocca al lupo,
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista, Roma

Salve,
La situazione che stai passando é molto difficile, ma riesci ad individuarne i contenuti? Cosa ti fa odiare tutti, cosa ti fa pensare al suicidio? Ti sarebbe utile intraprendere un percorso, in modo da conoscerti meglio e da permettere a qualcuno di tenere in custodia il tuo prezioso contenuto.
Puoi rivolgerti ad un consultorio giovani, al centro di salute mentale o ad un professionista privato.
Restando in ascolto.

Cara Marta,
Il modo estremamente lucido con cui descrive il suo malessere mi fa pensare a una persona intelligente e capace di riflettere su di sè con onestà e profondità.
È difficile capire da poche righe la ragione del suo malessere, ma mi sembra di cogliere molta rabbia e senso di solitudine nelle sue parole.
L'umore depresso non è mai un sintomo da trascurare, e ancor meno lo sono i pensieri relativi al suicidio.
Anche se le sembra impossibile uscire da questo tunnel di tristezza e sfiducia, le consiglio di lasciarsi aiutare da un professionista. Cerchi qualcuno che sappia metterla a suo agio e che la faccia sentire capita; sono sicura che potrà ricavarne un grande beneficio.
In bocca al lupo e coraggio!

Cara Marta,
descrivi molto bene il tuo malessere che si può inquadrare in un disturbo dell'umore di tipo depressivo.
Anche se ti dovesse costare un grosso sforzo, ti suggerisco di informare i tuoi genitori e chiedere di essere sostenuta per un percorso di psicoterapia onde poter uscire da questo stato depressivo.
Il terapista saprà poi valutare se c'è bisogno anche di un eventuale supporto farmacologico almeno in una prima fase.
Un cordiale saluto.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo,psicologo clinico,psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Ciao Marta,
stai passando un periodo davvero difficile che ti ha portato a chiuderti sempre di più isolando ti dal mondo esterno. Immagino che con tutta questa sofferenza sia molto faticoso studiare, mantenere la concentrazione alta per il tempo necessario a concludere il tuo lavoro. Ti consiglio di interpretare un percorso terapeutico che ti permetta di narrare una nuova storia e di uscire da quel guscio di sofferenza in cui sei imprigionata.
Dott.ssa Samantha Corzani
Cesena