Sono solo scuse?
Gentili esperti,
Sono una studentessa di venti anni impegnata da ormai sei mesi con un ragazzo di trenta. Prima che ci fidanzassimo, ci siamo frequentati per tre mesi ma il nostro rapporto era molto travagliato (io fidanzata, lui usciva con più ragazze contemporaneamente). Il suo passato sentimentale è molto turbolento: da quattro anni a questa parte non si è mai impegnato seriamente ed è stato fisicamente con cinquanta donne circa. La perfetta esemplificazione di quello che tutti chiamerebbero "donnaiolo". Quando abbiamo intrapreso la nostra relazione il rapporto sembrava idilliaco, perfetto. Per motivi di lavoro è partito per l'Africa e io l'ho sostenuto e supportato, appoggiando i suoi sogni e incoraggiandolo circa il fatto che, essendo io molto innamorata di lui, non lo avrei lasciato. Ho scoperto, mentre era in viaggio, che parlava e contattava sui social diverse ragazze, facendo apprezzamenti fisici (anche piuttosto spinti) o affermando frasi come "Peccato che siamo entrambi fidanzati..." e ad alcune di loro aveva anche proposto di uscire (data ancora da definire). Quando gli ho chiesto perchè mi avesse mentito, ha risposto che io per mesi l'ho tartassato facendogli domande circa il suo passato da donnaiolo e affermando più volte che non riuscivo a fidarmi di lui (cosa lecita, no?), ma mi ha chiesto scusa e ho deciso di andare avanti. Lui è seguito da uno psicologo da otto anni e mezzo, cadde in depressione a venti anni a causa di situazioni familiari complesse e sofferenza correlata all'emarginazione che ha subito in età infantile e adolescenziale (dice che era uno "sfigato") e così, ha cominciato a provare l'ebbrezza del potere di conquista (verso le donne) per compensare i suoi vuoti. Il suo psicologo lo appoggia, dicendo che è impossibile "switchare" da un giorno all'altro da un atteggiamento totale di caos sentimentale ad una relazione stabile ma che, con perseveranza, accettazione, accoglienza da parte mia e impegno da parte sua, riusciremo a diventare una coppia veramente stabile. La conclusione è che contatta altre donne e fa apprezzamenti solo per sentirsi accettato e accolto da loro. Gli ho ripetuto che questa cosa mi fa soffrire ma lui dice di essere "malato", di non farlo per farmi stare male ma in virtù anche di delusioni che ha avuto da altre donne (tradimenti o abbandoni per altri uomini). Ho parlato con varie persone, le quali sostengono che queste sono solo scuse da parte sua.Io voglio anche credere ai suoi problemi psicologici ma la mia domanda è: perchè non gli basto? Lui dice che gli basto, che si tratta solo di avere pazienza, che mi ama davvero perchè per come è fatto lui, se non mi amasse mi avrebbe già tradita. Le sue sono solo scuse, o si tratta davvero di un bisogno di essere accolti ed accettati? Io lo amo con tutta me stessa, ho trovato diverse opposizioni anche da parte della mia famiglia ma lui mi dice che già rispetto a prima è migliorato, e se gli darò un rapporto sereno arriverà al punto di smettere definitivamente in maniera graduale. Come faccio io ad offrirgli un rapporto sereno sapendo che lui fa tutto questo? Inoltre, dice che dovremmo condividere più esperienze. Quanto a questo ultimo punto ha ragione, sono una studentessa universitaria e quando preparo gli esami esco solo una volta a settiimana, massimo due o tre. Dovrei imparare a gestire meglio i miei tempi e mi impegnerò davvero per riuscirci al meglio. Quando mi accade di essere assente, come durante le sessioni d'esami, devo aspettarmi che lui vada a riempire i nostri vuoti intrattenendo conversazioni con altre donne. Tutto questo è giusto? E soprattutto, il suo è amore o no? Fino ad oggi ho resistito perchè ho paura di stare senza di lui, ma mi rendo conto di dover trovare il coraggio di guardare in faccia la realtà. Come devo comportarmi con lui? Vi prego di rispondermi, ho davvero bisogno di aiuto, cordiali saluti.