Salve! mi Chiamo Lucia, ho 28 anni ed un problema che ormai è diventato una vera e propria spada di Damocle sulla testa. Sono piccola di statura, alta 1, 55 cm, ed in viso sembro una bambina. non ho una figura slanciata, ma sono un pò rotondetta. ho sempre cercato di far finta di niente ma da quando mi sono fidanzata, le offese piovono a raffica. i genitori del mio fidanzato non mi apprezzano per questo motivo (non è una mia impressione,ho avuto la conferma di ciò che già pensavo da fonti certe), gli "amici" non cui uscivamo gli hanno detto che deve lasciarmi perché non sono adeguata a lui, anche estranei che mi vedono per la prima volta mi offendono gratuitamente facendo apprezzamenti poco carini sul mio fisico. Non ce la faccio più, è un peso che mi fa stare male, non riesco più a gestirlo. anche se faccio finta di niente mi sento inadeguata in tutto, non mi stimo, non mi piaccio, me ne sto facendo una malattia. Cosa devo fare per trovare un equilibrio visto che il mio corpo non lo posso cambiare? Grazie.
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30 OTT 2012
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Cara Lucia,
il nostro corpo è parte integrante della nostra identità, psichica ma soprattutto fisica; offese, malcelate ironie e quant'altro vada a colpire il nostro aspetto fisico colpiscono ancora più profondamente l'immagine di sé e l'autostima più intima individuale. Lei dice che non può cambiare il suo corpo, ma realmente lo farebbe se potesse? sicuramente può cambiare le persone intorno a lei che non la fanno sentire a suo agio e in armonia con sé stessa, poiché probabilmente questo tipo di critica va a colpire un nervo scoperto per lei, che ha a che fare proprio con l'immagine di sé ideale/reale e l'autostima. Può effettuare dei colloqui terapeutici a riguardo nella sua zona sicuramente troverà dei professionista.
Un caro saluto
dr. Scipioni Alessia, Roma
6 NOV 2012
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Oggi mi sento meglio rispetto l'altra sera e vorrei ringraziare tutti per la vostra disponibilità. Non ho mai accettato il fatto di non essere cresciuta fisicamente, mi capita di trovarmi in situazioni bloccate dove io non mi posso difendere perché sono così. lo noto quando sono fuori e vedo le altre ragazze. Sono consapevole del fatto che non siamo tutte alte un metro e ottanta, belle bionde e con gli occhi azzurri versione principesse della Disney, ma il mio senso di inadeguatezza rimane. Ormai ci convivo perché non posso fare niente, ma vorrei rispondere alla dott. Scipione che mi ha chiesto se cambierei il mio corpo. Sì, sì, sempre sì. attenzione, non sono brutta, anzi i lineamenti del mio viso sono belli e nemmeno ho un corpo orrendo perché sono proporzionata, il fatto è che sono una miniatura, una bimba, sono intrappolata in un corpo che non mi appartiene. Io non sono così e il fatto che gli altri mi giudichino per qualcosa a cui io non posso dare rimedio mi fa stare male. Grazie per i vostri consigli, un cordiale saluto a tutti.
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2 NOV 2012
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Gentile signora Lucia,
tra i repertori offerti dallo psicoterapeuta comportamentale c'è anche l'assertive training. Se ci sono problemi interpersonali si tratta di valutarli e apprendere come didìfendere i propri diritti senza rompere la relazione sociale.
dr Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a Udine
30 OTT 2012
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Cara Lucia,
emerge dal tuo testo una grande sofferenza e molto dolore.
Mi chiedo se questi stessi sentimenti fossero presenti già prima o se siano subentrati solo dopo il fidanzamento con questo ragazzo.
Hai mai avuto la necessità di coprirti, nasconderti, chiedere un aiuto negli anni passati, circa il tuo aspetto fisico? E quando andavi a scuola come ti sentivi? era già un problema a quell'età?
Credo che se tu ora stia chiedendo aiuto, forse è perchè ora questa sensazione di inadeguatezza sia aumentata, proprio ora che devi dimostrare anche al tuo partner le tue risorse.
Se sei d'accordo, puoi affrontare qualche incontro per poter parlare meglio di come ti senti, perché è una fase in cui è molto importante che tu espliciti i tuoi vissuti e il tuo malessere, per evitare di rimanerne schiacciata.
Se sei di Roma, puoi prendere un appuntamento presso il mio studio, dove ti accoglieremo con disponibilità e calore e con prezzi agevolati. Se non sei di Roma, puoi cercare uno psicologo nella tua città, anche utilizzando questa stessa guida.
Nell'attesa, ti saluto cordialmente.
Dott.ssa Marianna Vallone. Roma
30 OTT 2012
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Gentile Lucia,
dalle sue parole emerge un forte disagio, che sembra nascere nel rapporto con gli altri ma che poi diventa anche un motivo di malessere con se stessa e di insoddisfazione per il proprio aspetto. L'immagine di sé è importante e occorre tutelare un'idea di sé sufficientemente positiva, che ci consenta di sentirci sicuri con noi stessi e nel porci in rapporto con gli altri. Nella sua situazione sembra invece che entrambi questi aspetti siano motivo di sofferenza, pertanto le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico che la aiuti a ritrovare fiducia in se stessa e ad accettare il suo corpo. Qualora lo desideri, rimango a sua disposizione. In bocca al lupo e un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
30 OTT 2012
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Cara Lucia, la tua sofferenza è grande, enorme.. ma il "problema" è in realtà un falso problema. Lasciando un attimo da parte gli atteggiamenti svalutanti e che definirei francamente "grossolani"e "terribilmente infantili" di coloro che ti attaccano, credo che il problema reale sia la tua scarsa autostima ed una certa incapacità a difenderti. Dove sta scritto che essere rotondi ed alti 1.55 sia un fatto problematico? E' piuttosto un lavoro psicologico su di te ciò che potrebbe aiutarti davvero. Con affetto, Dott.ssa Sabina Orlandini, Torino
30 OTT 2012
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Salve Lucia,
mi sembra di comprendere che sei una persona bassa, ma che tale caratteristica della tua persona non è stata accettata da parte tua. Credo che sia importante per te, accettarti per come sei e per il valore che hai, aumentando in tal modo la stima che hai di te, che va oltre la tua statura. In merito alle offese che ricevi, mi auguro che il tuo fidanzato non rientri tra coloro che ti svalutano. Nelle relazioni il confronto è importante, ma è necessario comprendere il limite tra il disappunto e la svalutazione. Sento di consigliarti un percorso finalizzato al potenziamento dei confini con gli altri. Come vivi la tua relazione con gli altri? Quanta importanza dai all'altro nella relazione? Consideri l'altro ok nella relazione quanto consideri ok te stessa? Rispetto al tuo racconto mi sembra di cogliere che ti poni nella relazione in una posizione one-dawn, ovvero dai molto valore a quanto gli altri esprimono ponendo te stessa in una posizione di inferiorità, che ti procura sofferenza emotiva. Inizia con un lavoro individuale che possa aiutarti a star meglio con te stessa e sentirti ok.
Tanti auguri
Dott.ssa Giovanna Busto
