Salve a tutti. La faccio breve. A volte quando prendo delle decisioni penso che non sia io ma il mio disturbo, ad esempio, ora mi sono iscritto in palestra ma penso che sia il mio disturbo a volerlo e se non avessi il mio disturbo non mi sarei mai iscritto in palestra. Come risolvere questo problema?
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30 GEN 2019
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Caro Stefano,
effettivamente un disturbo può condizionare tutta la giornata e questo infastidisce. Ma non dice qual è il suo disturbo. potrebbe specificarlo? Magari scrivendomi anche privatamente. Grazie!
31 GEN 2019
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Salve Stefano,
è possibile avere ulteriori informazioni? Ad esempio andare in palestra è per lei qualcosa di piacevole?
In caso affermativo sarebbe interessante riflettere sul disturbo, ovvero se possa essere visto in chiave diversa ad esempio una spinta che la motiva a fare qualcosa per sé.
Penso che ogni individuo nel fare delle scelte, faccia contatto con diverse parti di sé ad esempio una parte dice che è giusto andare in palestra e l'altra parte dice di no.
Questo è un esempio di impasse ovvero un blocco in cui la persona non sente di avere potere decisionale, motivo per cui alla fine potrebbe adattarsi ad una scelta oppure scegliere qualcosa di giusto per sé senza darsi il permesso di essere contento.
Un percorso di terapia sarebbe utile per comprendere il suo blocco e per fare contatto con la parte vincente per superarlo!
30 GEN 2019
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Gentile Stefano,
evidentemente, in tal caso, lei non è contento delle decisioni che prende ed è come se fosse schiavo del suo disturbo (o dipendente da esso).
Pertanto sarà bene che si faccia aiutare in psicoterapia per potersi liberare da questa schiavitù e prendere decisioni coerenti con un Io ed una personalità più sana.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 GEN 2019
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Mi scusi Stefano, ma il suo messaggio è troppo breve e privo degli elementi essenziali. A che cosa le servirebbe, poi, sapere se è il suo disturbo a condizionarla? Siamo tutti condizionati dalla nostra cultura occidentale, dai familiari, dal nostro vissuto e dalle nostre abitudini e personalità. La domanda, mi perdoni, mi sembra oziosa. Cordiali saluti
Leopoldo Tacchini
30 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Stefano,
È difficile darle una risposta in base agli esigui elementi descritti, certamente la nostra visione della realtà orienta le nostre scelte. Se la scelta è egosintonica non è un problema, se lei sente di avere un disagio marcato, forse allora dovrebbe riflettere quantomeno.
Qual'e la sua storia personale? Resto a disposizione per informazioni
Cari saluti
Dr.ssa Donatella Costa
30 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Stefano,
e quale sarebbe il suo disturbo? sicuramente la nostra personalità influisce sulle nostre scelte, altrimenti farebbero tutti le stesse cose. Al fine di poterla aiutare avrei bisogno di ulteriori elementi, della sua vita e del disturbo di cui parla.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, mi può scrivere.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda