Sono io il problema o è lui a farmi stare male?

Inviata da Elena · 10 dic 2020

Buongiorno, vi scrivo per una situazione che va avanti da 3 anni e che mi sta logorando. 3anni fa nella fase di chiusura di una relazione pessima durata 5 anni, mi invaghisco di un mio compagno di corso. È la molla per lasciare, finalmente il mio ex. Con questo ragazzo iniziamo a sentirci, è dolcissimo con me e fin da subito è evidente un feeling particolare. Lui ha una situazione familiare pessima, sua madre era una delle amanti di suo padre, lui padre assente che non ha mai sposato sua madre e l’ha perennemente tradita, con il figlio è sempre stato scostante e assente. È un ragazzo molto particolare, con sbalzi di umore e comportamenti criptici improvvisi, ed infatti un dopo un mese che ci sentivamo, un pomeriggio dal nulla mi ha detto che non dovevamo più sentirci perché io ero fidanzata ancora e dovevo lasciarlo in pace per un po’ perché aveva un esame. Lascio il mio ex e Dopo il suo esame cerco di ricontattarlo ma lui si nega non rispondendo a chiamate e dicendomi che mi avrebbe chiamata lui, passa un altro mese, e nel frattempo flirta sui social senza problemi con almeno due ragazze. Dopo un mese ci vediamo alla laurea di un suo amico, ci appartiamo a casa mia, senza però fare sesso, perché io non volevo ma limitandoci a preliminari. Gli do’ anche il regalo di compleanno che gli avevo fatto il mese prima, è molto contento e mi riempie di parole carine per tutto il giorno. Dal giorno dopo Sparisce di nuovo e dopo diverse mie insistenze per avere spiegazioni, dopo un altro mese, mi dice che non è scattato nulla, io lo prendo a mal parole dicendogli che poteva non aspettare due mesi per dirmelo e che comunque io da lui non volevo una storia seria e al mio tentativo di chiusura fa un passo indietro e mi dice che dovremmo vederci. Io acconsento e gli dico che ci saremmo visti solo per fare sesso, ma in realtà mentivo a me stessa perché ne ero già perdutamente innamorata. Dopo che facciamo sesso, lui inizia a cambiare, iniziamo a frequentarci assiduamente, procede tutto bene per qualche mese seppur io chiaramente sia sempre sospettosa. Dopo un po’, 3 mesi circa, inizio a rivederlo molto social e a volte distante e nervoso come in passato, inizio a sospettare di una ragazza. Inizio a star male, ad esserne ossessionata e con la paura che di nuovo da un momento all’altro possa lasciarmi, non studio, non mangio, perdo 5 kg in 3 settimane e passo le giornate a controllare i suoi accessi su whatsapp è Facebook. Arrivo ad un punto in cui sfiancata da questo mio modo di vivere gli dico che dobbiamo interrompere la frequentazione perché le sue ambivalenze non mi stavano bene, (poco prima mi aveva fatto conoscere anche la madre). Dopo che glielo comunico, prende il treno e la mattina presto si presenta a casa mia. Ci riappacifichiamo. Rimane da me qualche giorno e uno di questi sento una telefonata con un suo amico che gli chiede perche quella ragazza fosse sparita dal loro gruppo di università. Lo metto alle strette e mi confessa di essersi sentito con lei, e che quando le ha comunicato che sarebbe tornato da me (lei fidanzata e sapeva anche di me) e che non dovevano più sentirsi ha fatto scenate. I miei sospetti quindi, che gli mostravo e a cui lui rispondeva bruscamente dicendomi che erano mie fantasie, erano fondati. Avevo capito anche chi era la persona in questione. Lo caccio, poi decido di perdonarlo e ci mettiamo insieme. Stiamo benissimo perché su tante cose siamo uguali, ma il primo anno per me è infernale perché non mi fido, nonostante lui pian piano mi abbia dimostrato di essere un’altra persona e lo è stato davvero, cosa che paradossalmente ha alimentato le mie paure, perché ho iniziato a chiedermi chi realmente fosse, quello del prima o quello di ora? . Andiamo a convivere e li il rapporto parte davvero, siamo complici e spalla l’uno dell’altro, ci leghiamo in maniera bellissima e io ho finalmente trovato la persona che ho sempre
Desiderato avere. Però la mia gelosia non passava,per me anche piccole cose diventavano e diventano un segnale che lui mi tradisca, cerco sempre il significato nascosto in ogni suo gesto, ma stando insieme si riduce ma non scompare. Arriviamo ad adesso, in corrispondenza del suo ultimo esame il suo amico con cui sentii la telefonata, mi dice che con quella ragazza lui si era visto e ci aveva fatto sesso l’estate in cui si frequentava con me, cosa che io sospettavo. Nella mia testa: altra menzogna, altro sospetto fondato, quindi non ero tutto frutto della mia mente, come diceva lui. Glielo comunico, lui si arrabbia per il suo amico e piangendo mi dice che non ha mai voluto dirmelo perché sapeva che ci avrei sofferto e non voleva stessi male ulteriormente, perché si sentiva in colpa perché quel periodo mi ero ridotta ad uno straccio e avevo disturbi alimentari a causa sua, e che era quel motivo che spesso mi diceva che lui era un essere immonde e non mi meritava, che io ero di animo puro e lui con un animo sporco. Sono stata malissimo, poi dopo che ne abbiamo parlato ho avuto un senso di liberazione, lui anche ha iniziato ad essere più rilassato, mi ha ripetuto spesso che finalmente poteva parlarmi di tutto e che si è sentito una merda quel giorno, ma che ora finalmente potevamo fare progetti senza portarci dietro un fardello come quello. Poi ho iniziato a pensare che comunque anche dopo esserci andato a letto ha continuato a sentirla per quasi due mesi a mia insaputa, e che cosa poteva escludere che lui avrebbe fatto con me lo stesso? Ha fatto sesso con quella “tanto per” e perché quel periodo stava male perché suo padre era sparito di nuovo e sua madre stava male e che voleva solo dimostrare a se stesso di piacere alle donne visto che non era più neanche grosso. Così ho iniziato a pensare chi mi dava la certezza che non poteva fare con me lo stesso? Passiamo tutta l’estate insieme e sto relativamente tranquilla con pochi momenti di “fissazione”. A settembre si laurea e torna a casa sua, ed io cado in uno stato di depressione e forte ansia, i pochi esami che mi mancano sono un calvario, perché ho il pensiero fisso sui sospetti. Se stiamo insieme sto tranquilla se ci separiamo inizio ad andare in paranoia, tanto che lui mi ha fatto trasferire a casa sua perché era l’unico modo per farmi studiare. Ma i pensieri non vanno via, ha iniziato a lavorare e sospetto di nuovo, perché di nuovo sta sempre sui gruppi whatsapp, passiamo poco tempo insieme e quel poco tempo io devo studiare e quando non studio cioè la sera lui è spesso stanco, o vuole leggere., quindi abbiamo poca intimità, di contro è sempre amorevole, premuroso e dolce. Ha una collega molto carina, che l’ha chiamato più volte in mia Presenza per questioni di lavoro e il suo sentire come risposta “Ehi” come fa con me mi ha mandato in crisi. Inizio a pensare che lui se la faccia con lei e che io non ho modo di capirlo, e che questi sono gli stessi segnali di quando ci frequentavamo, perché come mi ha manipolata all’epoca può farlo adesso. Perché è un ottimo manipolatore e all’epoca per scoprirlo ho dovuto passare giornate intere a fare l’investigatrice. Ho le stesse sensazioni di tre anni fa, a volte vedo gli stessi segnali (il tempo sempre a chattare sul gruppo di lavoro, dove chiaramente lui quando glielo faccio notare mi risponde arrabbiandosi e dicendo che parla solo di lavoro e spesso anche in mia presenza, mi calmo e poi inizio a ricordare che anche all’epoca spesso chattava davanti a me con la scusa del gruppo universitario e quel periodo sentiva anche quella). Sto malissimo Sono arrivata a non capire più cosa sia reale e cosa sia frutto delle mie paure. Ho paura che mi stia manipolando, c’è proprio una parte di me che pensa che lui mi manipoli, perché lo ha già fatto, perché in molto cose rivedo il padre, e ho paura. Sono bloccata dalla paura, paura di stare di nuovo come quel periodo e passare le giornate con il cell in mano a controllarlo. Io non voglio stare di nuovo così è stato il periodo più brutto della mia vita. Ma non riesco a capire come stiano le cose realmente, mi sento di nuovo confusa e stordita, dei momenti penso che mi ami, altri che stia mentendo e penso a tutte le scorrettezze che mi ha fatto, oltre al tradimento mi ha anche lasciata sola alla morte di mia nonna a cui ero legata morbosamente, solo perché aveva un esame e i miei genitori gli dissero di non venire e fare l’esame. Non ce la faccio più, non riesco a trovare un motivo per lasciarlo perché con me è amorevole e premuroso, ma dall’altro provo queste sensazioni, dei presentimenti. Ho paura di soffrire di nuovo in quel modo e di non riuscire a laurearmi ma non riesco a concentrarmi sullo studio, non riesco a togliermi questi pensieri, mi sento vulnerabile perché lo amo tantissimo e so che se tutto ciò accadesse di nuovo crollerei definitivamente. Voglio liberarmi da tutto questo, provo a concentrarmi su me stessa ma non riesco. Scusatemi per quanto ho scritto e vi ringrazio per la pazienza di leggere tutto

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Miglior risposta 11 DIC 2020

Salve Elena,
mi dispiace molto per la situazione che stai vivendo, perché in questo vortice di emozioni stai perdendo di vista te stessa, il tuo benessere ed i tuoi obiettivi.
Ti auguro che questo lungo sfogo possa essere il primissimo passo verso un nuovo percorso, con la scelta una di Psicoterapia individuale che ti consenta di ritrovare il tuo benessere in autonomia, che non è affatto legato alla presenza o assenza del tuo compagno.
Rimango a tua completa disposizione per un consulto online, un abbraccio.
Dott.ssa Margherita Longo

Dott.ssa Margherita Longo Psicologo a Paternò

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14 DIC 2020

Cara Elena, credo che il punto sia, per sé stessa, capire come approcciarsi ad una relazione, mantenendo una Sua integrità e autonomia, quindi non mettere in atto un comportamento di dipendenza nei confronti dell'altro. Questo L'aiuterebbe anche a comprendere maggiormente cosa desidera e a svincolarsi da tutto ciò che non Le porta benessere!
Valuti di intraprendere un percorso su se stessa, psicologico, che Le permetta di elaborare i Suoi vissuti di sofferenza, essere maggiormente consapevole di sé e delle Sue emozioni, gestendo e migliorando quelle componenti che Le provocano malessere.
Le auguro tanta buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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