Salve,
sono una ragazza di 19 anni e vi scrivo perché ho un problema.
Sono timida e innamorata di un ragazzo che non fa per me. Siamo opposti; io vedo in lui cose che potrei avere io. Mi sono allontanata da lui e il punto è che non riesco a lasciare perdere. Ho provato a svagarmi un pò ma il pensiero ritorna lì. Lo vedrò ancora per 2-3 volte poi forse a settembre. Il cervello è consapevole che fa male ma se lo vedo il cuore batte tanto... non so cosa fare :(
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1 GIU 2016
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Gentile Lara,
non sei molto chiara sui motivi per cui questo ragazzo di cui sei innamorata non fa per te ed appari indecisa e confusa.
Infatti dici che siete opposti (cioè molto diversi caratterialmente) e che però vedi in lui cose (negative?) che potresti avere tu e questo lascia supporre un meccanismo difensivo di identificazione proiettiva.
Quanto al fatto che sei attratta emotivamente ("il cuore batte tanto") ma sai che non va bene per te ("il cervello è consapevole che fa male") penso che faresti meglio a dare retta alla tua parte razionale.
Se il conflitto mente/cuore è per te troppo stressante e non ne vieni a capo, puoi chiedere un supporto psicologico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
2 GIU 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Lara, lei parla di innamoramento, ma mi pare che questo sentimento in lei le risulti scomodo, come mai? è a conoscenza di cosa prova questo ragazzo per lei? perchè non fa così per niente per lei?
Forse con una serie di colloqui con uno psicologo si potrebbe fare un pò di chiarezza e valutare pro e contro della situazione in modo da poterle permettere di vedere questa esperienza con degli occhiali obiettivi e non con quelli dell'amore...se è questo che lei desidera.
a disposizione.
Dott.ssa Marchetto Christina
2 GIU 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Lara, a me sembra che lei stia un pò giocando a scacchi con se stessa: ovvero la parte emotiva la avvicina dalla figura di questo ragazzo e la parte razionale la allontana. Tuttavia, le motivazioni razionali che adduce, almeno quelle poche qui espresse, mi fanno pensare più ad un autoinganno che ad altro. Forse, il suo timore (ipotesi) è che lei non si senta in grado né di avvicinarsi troppo (emotivamente) né di sopportare un eventuale rifiuto (alcune persone hanno anche un problema ad accettare, invece, una risposta positiva...). Forse si tratta di altre motivazioni. Provi ad utilizzare questa esperienza per capire meglio come lei gestisce le relazioni (in generale), in modo da poter ampliare (attraverso un percorso psicoterapeutico) le sue possibilità di scelta, piuttosto che reiterare l'attuale modalità (condizionata da cause emotive tutte specifiche) che, non sembra, portarle una qualità di vita per lei accettabile.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma