Sono in balia dei sensi di colpa e non riesco a relazionarmi più con nessuno

Inviata da Anonimo · 3 gen 2022 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve,
Vi scrivo per parlarvi di una situazione che a mio parere sta peggiorando di anno in anno.
Ho 25 anni e da sempre vivo la vita convivendo con l'ansia(anche grazie a un brutto passato scolastico), però mentre prima la situazione non era buona ma comunque
abbastanza stabile, da 3 anni ha preso una brutta piega e sta degenerando. Questo peggioramento(da quanto mi rendo conto) ha avuto inizio nel preciso istante in cui ho rifiutato l'unica
ragazza che mi si sia mai dichiarata in vita mia e da allora sto vivendo con in testa un unico pensiero fisso: "Smettere di illudere gli altri". Mi spiego meglio: prima dell'evento
sopracitato, ero solito mostrarmi buffo e allegro con i pochissimi amici che avevo, nascondendo i miei malesseri interiori, anche al costo di essere un po' preso in giro per il mio modo di
fare buffo, dopotutto anche se non si accorgevano di come stavo veramente io ridevo e mi distraevo, almeno finché non mi ritrovavo da solo e l'ansia tornava protagonista della situazione.
Con questo modo di fare ho sempre avuto rapporti piuttosto limitati, infatti nonostante io cercassi sempre di divincolarmi da qualsiasi loro iniziativa che mi provocasse troppa ansia,
quelle poche conoscenze non insistevano e mi lasciavano perdere, finché non ho incontrato una ragazza all'università, che a differenza degli altri cercava sempre di fare conversazione e
stare con me. A lei stavo molto simpatico, la facevo ridere un sacco e diceva che ero un bravo ascoltatore, ma quello che lei non sapeva era che per me era un incubo, appena la vedevo un
senso d'angoscia mi prendeva lo stomaco, terrorizzato dall'idea di dover conversare con quella ragazza, con la quale era sempre più difficile e stressante nascondere l'ansia. E' andata
avanti così fino al giorno in cui si è dichiarata a me, ma a quel punto non ne potevo veramente più e presi coscienza del fatto che lei si era innamorata di una persona che in realtà non
esisteva, illudendosi completamente di fronte alla mia finta allegria e così, preso dal panico, da quel giorno l'ho ignorata completamente e non le ho più rivolto la parola.
Lei ci è rimasta malissimo(mi ha chiaramente detto che ignorandola la facevo soffrire tanto) e sapendo quanto fosse sensibile mi sono sentito tantissimo in colpa, tanto da non riuscire più
a presentarmi alle lezioni universitarie dalla paura che avevo(e che ho ancora) di vederla.
Da allora ho deciso di smettere di fingere agli altri di essere allegro e dopo di lei ho perso uno dopo l'altro tutti gli altri che si divertivano a ridere con me, facendo soffrire anche lo
ro. Non gliene faccio una colpa il fatto che non vedessero la mia ansia, ma erano tutti illusi che io fossi spensierato e che stessi bene e io non volevo più questo, non volevo più illudere
gli altri per poi dover fuggire e farli stare male.

Negli anni successivi a quell'avvenimento ho tagliato i ponti con tutte le compagnie di amici e conoscenti, mettendo in atto una forte censura di me stesso, evitando assolutamente di farmi
vedere allegro, divertito o interessato a qualcosa. Mentre cammino tra la gente sento il bisogno di assumere un atteggiamento estremamente composto, disciplinato e serio, tant'è che se noto
anche solo una traccia di disordine in qualsiasi cosa sia collegata a me e che gli altri vedono(i miei capelli, la mia faccia, camera mia e via dicendo) mi sento male finché non la
rimetto a posto. Oltre a questo, non so come mai, ma sono diventato estremamente più sensibile alle parole degli altri(anche se non sono indirizzate a me) e non sono più in grado di
reggere la vista di scene che anni fa guardavo senza problemi. A causa di questo atteggiamento non riesco più a intrattenere alcun tipo di contatto umano(che non siano le formalità tra
sconosciuti, con i quali non ho problemi) e parlo unicamente da solo.

Ho tanta paura a relazionarmi con gli altri e appena noto
qualsiasi avvicinamento mi viene d'istinto fuggire, perché mi ricordo di come quella ragazza si è fatta illudere dai miei tentativi di nascondere l'ansia con l'allegria, soprattutto perché
per quanto ci provi a non abbandonarmi alle false risate, prima o poi stando a contatto con qualcuno me ne scappa una e non voglio assolutamente che succeda, infatti rido sempre in
situazioni in cui mi trovo per conto mio, perché in quel caso le risate sono sincere. Questo problema si fa sentire maggiormente in famiglia, mia sorella sa che in me qualcosa non va ma non
vuole confondersi in questa faccenda(e non gliene faccio una colpa), non ho più il minimo dialogo con i miei genitori, perché sono completamente ciechi al mio malessere interiore, pensano
che a me piaccia stare solo e che ce l'abbia con loro e io odio che lo pensino, perché in realtà sto soffrendo la solitudine e vorrei che qualcuno lo capisse, però so anche che sto facendo
soffrire anche loro in questo modo e mi sento in colpa.
Per questo motivo non sono quasi mai in casa(e quando ci sono sono tappato in camera), passando la maggior parte del tempo fuori casa a studiare o camminare chiacchierando da solo, anche
perché questa situazione mi ha fatto perdere ogni passatempo che avevo prima e non capisco più se qualcosa mi piace davvero o mi deve piacere.

Vorrei insomma che qualcuno si accorgesse del mio tentativo di nascondere ansia e che mi tirasse fuori dalla prigione che io ho costruito, ma non posso pretendere che qualcuno lo
faccia, soprattutto se sono io a remare contro.
A volte ho delle crisi e il panico unito ai sensi di colpa mi fanno fare pensieri davvero brutti.

Cosa ne pensate ?
Secondo voi a quale figura(psicologo, psicoterapeuta...) dovrei rivolgermi di preciso ?





Grazie per l'interessamento e per le risposte.

Risposta inviata

A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo

C’è stato un errore

Per favore, provaci di nuovo più tardi.

Prenota subito un appuntamento online a 44€

Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.

Miglior risposta 10 GEN 2022

Gentile anonimo,
probabilmente per sentirsi accettato dagli altri lei ha costruito un "Falso Sè" mostrandosi allegro e divertente anche quando era triste e ansioso.
Quella ragazza conosciuta all'Università le ha poi causato una crisi perchè lei ha temuto che potesse scoprire le sue fragilità nascoste dietro la maschera della ilarità ma quando lei ha provato a smettere di essere allegro ha perso anche quei pochi amici che si erano abituati alla sua presenza divertente con conseguente isolamento e aumento della sua ansia sociale.
Ritengo che attraverso un percorso di psicoterapia lei debba innanzitutto acquisire un adeguato livello di autostima e poi riscoprire il suo "Vero Sè", i suoi limiti e le sue risorse senza avere più paura di mostrarsi per quello che realmente è.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

8776 Risposte

24001 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

19 MAR 2024

Ciao senti sono un ragazzo e anche io mi sono trovato e mi ritrivo nella tua stessa precisa situazione. Ti andrebbe di sentirci e dirmi come hai affrontato la situazione e Come sta andando? Mi farebbe davvero piacere

Federico Psicologo a Cagliari

1 Risposta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 GEN 2022

Buongiorno,
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Ti do' del tu data la giovane età.
Ti consiglierei di intraprendere un percorso con uno psicoterapeuta cognitivo comportale.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

1807 Risposte

609 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 GEN 2022

Salve, ho letto la sua descrizione e le mo sento di dirle che la chiave per uscire dalla "gabbia", c'è l'hai lei anche se in questo momento non la vede. Fingere di essere ciò che non si è, non porta da nessuna parte oltre a recare troppa fatica che adesso sta vivendo come mancanza di energie. La sua chiave è proprio nell'autenticità ma non nell'essere pessimista in ciò ma nel provare a farsi amare per le sue risorse e non solo per i suoi limiti.
Resto a disposizione
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra

Dott.ssa Fabiana Marra Psicologo a Lecce

233 Risposte

142 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 GEN 2022

Buongiorno anonimo,
sono molto dispiaciuta per la situazione che riporta, ricca di sofferenza e senso di solitudine/inquietudine. Mi pare di capire che si trascina questo carico emotivo da molto tempo e di aver tentato di mascherarlo in vari modi che però le si sono rivolti contro. Le posso solo suggerire di mettere all’azione il pensiero che ha nel rivolgersi ad un professionista, per concedersi uno spazio d’ascolto per sé, per poter esplorare le sue paure e magari liberarsene. Sul quale, lo scelga lei, è una sua facoltà e un suo diritto, tenendo presente che l’efficacia di un percorso psicologico è data più dalla relazione e dall’alleanza che si instaura piuttosto che dalle tecniche utilizzate. E da quello che mi sembra di capire, lei avrebbe bisogno di una figura empatica, che accolga le sue difficoltà senza giudicarla, e che insieme riusciate a stabilire i limiti che può superare e scoprire le risorse da potenziare. Se lo desidera, sono disponibile online. Il primo colloquio è senza impegno né costi, in quanto volto a rispondere a dubbi e perplessità e valutare se si può lavorare in alleanza. Le auguro il meglio. Un caro saluto.
Dott.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

281 Risposte

290 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 GEN 2022

Buongiorno, Anonimo.
Ha fatto un'accurata analisi degli eventi, e ha da sé già notato come si sia nel tempo costruito una prigione senza rendersene conto, per poi finirci dentro completamente e senza apparente via d'uscita.
Mi pare di comprendere che nel corso degli anni con le sue conoscenze più o meno strette il copione era più o meno sempre lo stesso: fare il "giullare di corte" per dissimulare e nascondere il disagio provato, non avendo forse gli strumenti adeguati per esprimerlo e gestirlo in maniera funzionale; questo alla lunga l'ha sfinita fino al punto in cui si trova ora, la maschera è caduta ed è rimasta solo sofferenza.
La figura preferenziale cui rivolgersi è lo psicoterapeuta: insieme si individueranno le sue risorse, i suoi punti di forza e debolezza e in base a quelle costruire le migliori strategie perché possa avere con se i migliori strumenti per relazionarsi con gli altri e il mondo.
Resto a disposizione in studio e online qualora voglia approfondire l'argomento e dedicarsi un suo spazio personale di ascolto.
Cordialmente
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Dott.ssa Maria Beatrice Brancati Psicologo a Macerata

436 Risposte

104 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 GEN 2022

Gentile,
mi sembra di capire dunque che sta soffrendo da molto tempo e che, fino a qualche tempo fa, era solito nascondere questa sofferenza attraverso un atteggiamento allegro e divertente. Ha smesso di comportarsi in questo modo nel momento in cui è entrato in una situazione di amicizia importante con una sua collega dell'università, che, per lei, si è tramutata in amore nei suoi confronti. In quel momento lei ha capito che la gente che frequenta non la conosce per quello che è, quindi si è imposto di mostrarsi meno allegro e sorridente per fare capire chi davvero sia. anche questa scelta però si sta rivelando una persecuzione, per una serie di timori personali (come l'apparire fuori posto) e per una profonda sensibilità che sente si sia acuita (alcune cose le fanno più male di quanto gliene facessero prima).
Credo che la scelta migliore per lei sia rivolgersi a un professionista, questo le permetterebbe di esplorare la sua sensibilità e di riacquisire un atteggiamento più spontaneo. La scelta tra psicologo e psicoterapeuta è indifferente, in quanto utilizzano gli stessi strumenti per aiutarla, con la differenza che uno psicoterapeuta utilizza un approccio teorico specifico.
Se ha altre domande, non esiti a contattarmi, resto a sua disposizione anche per consulenze online.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Simona Delli Santi

Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico Psicologo a Oria

189 Risposte

127 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Psicologi specializzati in Autorealizzazione e orientamento personale

Vedere più psicologi specializzati in Autorealizzazione e orientamento personale

Altre domande su Autorealizzazione e orientamento personale

Spiega il tuo caso ai nostri psicologi

Invia la tua richiesta in forma anonima e riceverai orientamento psicologico in 48h.

50 È necessario scrivere 21700 caratteri in più

La tua domanda e le relative risposte verranno pubblicate sul portale. Questo servizio è gratuito e non sostituisce una seduta psicologica.

Manderemo la tua domanda ai nostri esperti nel tema che si offriranno di occuparsi del tuo caso.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Introduci un nickname per mantenere l'anonimato

La tua domanda è in fase di revisione

Ti avvisaremo per e-mail non appena verrà pubblicata

Se hai bisogno di cure psicologiche immediate, puoi prenotare una terapia nelle prossime 72 ore e al prezzo ridotto di 44€.

Questa domanda esiste già

Per favore, cerca tra le domande esistenti per conoscere la risposta

psicologi 26350

psicologi

domande 21700

domande

Risposte 140700

Risposte