Salve, sono un uomo di 28 anni ed ho la psiche di un bambino di 5 anni.Non riesco proprio a maturare mentalmente. Ho sempre avuto fin da bambino una personalità superba, di forte orgoglio e megalomane. Tuttora quando faccio le cose esagero e supero i miei limiti psico fisici.Non so gestire me stesso e la mia vita, e non so come relazionarmi in modo equilibrato e razionale con la società e me stesso.Non so organizzarmi, stabilire le priorità, gestire il tempo, soldi ed energia.
Vorrei tanto essere una persona mentalmente adulta ed equilibrata.
Credo di aver capito anche di essere nato stupido (con IQ sotto la media-non ho fatto ancora il test) o forse autistico. Sono un credulone, credo a tutti e mi faccio facilmente imbrogliare. Non sono maturato sessualmente sono ancora un bambino. Quando si tratta di maturare mi blocca l' ansia. I miei ragionamenti soprattutto nel relazionarmi con la società sono irrazionali, se sono razionali allora sono sbagliati cioè non corrispondono con la realtà.Tutto questo infantilismo sta sempre più peggiorando e rovinando la mia vita.
Sono poco serio. Sono bloccato alla facoltà di ingegneria già da molti anni e sto per finire.Sono depresso già da anni e bruciato. Ho scelto perché la mamma ha detto che è l'unica cosa che da lavoro. Per confronto con gli altri, perché volevo essere bravo mi sono buttato anche dopo la triennale alla magistrale. Un suicidio. Non ho lavorato ho solo fatto esami sempre con la pretesa di voti alti. Passo tutto il tempo tappato in camera a studiare e così va avanti da anni, esco solo all'universita' e due passi attorno casa. Dopo un trauma con delle cattive compagnie e ragazze con intenzioni cattive ho depressione, forti paure ecc. Prima di quello ero sereno e studiavo e andavo bene. Da quella volta sono stra fuoricorso, avevo perso il desiderio di studiare e forzavo nonostante l'esaurimento e la mancanza di interesse perché volevo apparire bravo e non una persona semplice che lavora.Doevo sempre apparire bravo a scuola e intelligente anche prima.Sono totalmente impazzito e non so se andare in psichiatria, forse sarà di aiuto ma ho il timore che poi verrò del tutto escluso dalla società perché nessuno vuole i matti.
Non so che dire questa mia psiche sta distruggendo me e tutti gli altri che mi circondano (soprattutto economicamente).
Non so come calmarmi e diventare normale.
Ho rinunciato a tutto per la laurea ero totalmente preso da questa fissazione psicotica. Ho poco interesse per le cose e sono bloccato.Ho l' impulso forte di perdere tempo e procrastinare.
La mia vita sta sprofondando ho perso una vita in università non costruendo niente di concreto e non diventando un uomo indipendente.
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13 GIU 2024
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Buongiorno, cominciamo con il dire che se ha portato a termine la laurea triennale in ingegneria ed ha intrapreso quella magistrale, di sicuro non ha un quoziente intellettivo al di sotto della media. E' possibile che le facciano difetto le competenze pragmatiche per vivere nel quotidiano e quelle relazionali. Tuttavia, su questo si può lavorare con un approccio specificamente rivolto ad accrescere queste capacità.
Rispetto al suo percorso di formazione ed inserimento lavorativo è possibile anche considerare se è il caso di continuare gli studi o provare a trovare un lavoro in cui spendere la sua laurea triennale o le competenze acquisite nel corso di laurea. In merito a questo, però, è necessario innanzitutto svincolarsi psicologicamente dalla famiglia e iniziare a prendere decisioni da soli (non è vero che solo ingegneria dia lavoro, occorre fare una propria valutazione e prendere proprie decisioni). Inoltre, occorre venire a patti con il proprio narcisismo e accettare di non essere eccezionali, ma di poter condurre una vita ordinaria e tuttavia soddisfacente ed equilibrata.
Dice di essere depresso, ed a volte alcune forme di depressione possono avere un'origine narcisistica legata al fatto che si è consapevoli di non avere delle caratteristiche eccezionali e che i risultati elevati a cui si ambisce in virtù di un'erronea sopravvalutazione, costano uno sforzo immane in una rincorsa senza fine di qualcosa di irraggiungibile.
Rispetto ai pensieri irrazionali nella vita quotidiana e alle brutte esperienze personali, è possibile lavorare per capire come queste brutte esperienze sono maturate e superare il loro risvolto traumatico. Per far questo però è necessario avere maggiori informazioni e quindi la invito a prendere contatto, se non lo ha già fatto con un/una collega psicologo/a per una valutazione psicodiagnostica ed avviare un percorso.
22 LUG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Che lei sia un po' "spanatino" sembrerebbe vero. Che sia un paziente psichiatrico non saprei. Sembra più un capriccioso.
Se fosse nato in una famiglia povera, di operai che lavorano tutto il giorno per andare avanti, sarebbe di certo cresciuto più frustrato ma più sano. Se i suoi genitori sono operai che lavorano tutto il giorno per andare avanti e lei tergiversa da anni all'università, con quello che costa, si senta portatore del mio personale biasimo.
16 GIU 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile utente, emerge grande frustrazione dalle tue parole. Le consiglio un percorso di crescita personale al fine di conoscersi meglio e capire di più i bisogni e le necessità sue e dei suoi cari oltre che per dare un senso di direzione alla sua vita. Sono a disposizione, un abbraccio
14 GIU 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Jojoba, dal suo racconto emerge una forte autocritica, forte perchè a tratti nel le permette di vedere i risultati raggiunti (la laurea, per quanto difficile sia stato il percorso è pur sempre un traguardo) focalizzandosi su "ciò che non va". Suppongo, sulla base dei termini che utilizza (si definisce forse autistico, parla di fissazione psicotica, infantilismo..) lei abbia cercato a lungo una spiegazione al suo vivere e al suo sentire, senza trovare la risposta che cerca. Percepisco un forte senso del dovere (nei confronti di chi?) e del giudizio altrui, cose che esacerbano la questione normalità/pazzia. Credo che un percorso psicologico possa aiutarla nella ricerca di tali risposte, valutando i suoi bisogni e desideri, esplorando il suo vissuto e il significato che lei attribuisce al concetto di normalità.
Un caro saluto,
Dott.ssa Mara Iannone
13 GIU 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Certamente! Ecco una versione più lunga e formale del messaggio:
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Buongiorno,
Noto con interesse che nelle sue parole emerge una significativa dose di autocritica e di giudizio personale. Vorrei suggerirle di considerare l'opportunità di intraprendere un percorso personale di psicoterapia, volto a una comprensione più profonda del suo modo di funzionare e della sua personalità. Un tale percorso potrebbe offrirle strumenti utili per riconoscere e affrontare le dinamiche interne che influenzano i suoi pensieri e comportamenti, promuovendo così un maggiore benessere e una consapevolezza più equilibrata.
13 GIU 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno ☺️ leggo nelle sue parole molta autocritica e giudizio personale... le consiglio di intraprendere un percorso per poter comprendere meglio il suo modo di funzionale e la sua personalità...
13 GIU 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno sig. Joboba,
Innanzi tutto mi dispiace moltissimo per quello che sta passando. Ho letto con attenzione quanto da lei scritto e ho notato che ha avuto estrema cura nello riportare molte situazioni e le faccio i complimenti per questo, però mi darei una valutazione più positiva rispetto a quella che si da lei.
Dalle sue descrizioni emerge una scarsa autostima e considerazione di sé. Ho intuito che non ha mai intrapreso un percorso per la costruzione di un sè forte e "maturo" (per usare le sue parole), attualmente mi sentirei di consigliarle di richiedere il supporto di un professionista per aiutarla ad affrontare questo periodo e per accompagnarla nel percorso i riscoperta del "sè adulto". Chi intraprende un percorso non è necessariamente "matto", anche se non è il termine che io utilizzerei, anzi, solitamente chi richiede supporto sono persone che vogliono migliorarsi, che si rendono conto di avere delle piccole difficoltà e vogliono affrontare i propri "limiti". Purtroppo concordo con lei che in pochi hanno realmente il coraggio di intraprendere un percorso, anche se in tantissimi si renderebbero conto della propria necessità, in aggiunta, a quanto appena detto, mi sentirei di spingermi un pò oltre affermando che tutti hanno qualcosa su cui lavorare per potersi migliorare (nessuno escluso), si tratta di implementare quelle capacità che già si hanno per poter vivere meglio.
Qualora decidesse di intraprendere un percorso, rimango a disposizione.
Dott.ssa Chiara Patrizi
Terapia online ed in presenza
13 GIU 2024
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Gentile jojoba,
posso comprendere come si sente. Tuttavia leggo che non ha mai seguito un percorso psicologico per comprendersi meglio, per iniziare a lavorare sulle sue difficoltà e muovere i primi passi verso la vita che desidera. Se fosse interessato a un primo colloquio gratuito per valutare insieme l'inizio di un percorso mi contatti pure in privato.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
13 GIU 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Biongiorno Jojoba, La ringrazio per la condivisione del suo vissuto. Dalle sue descrizioni emerge una scarsa autostima e considerazione di sé. I comportamenti disfunzionali alla base possono essere regolati con il supporto di un professionista, potrebbe non essere necessario l'intervento di uno psichiatra e anche lei sa che il pregiudizio sui "matti" nel 2024 appartiene ad una mentalità che è ormai anacronistica per la società in cui viviamo. Ognuno di noi ha qualcosa su cui lavorare ogni giorno. Data la giovane età le consiglio di iniziare un percorso per un lavoro su di sé e piano piano vedrà che con le sue risorse interiori si sbloccherá e ritroverà un equilibrio funzionale.
13 GIU 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno innanzitutto complimenti per averci spiegato in maniera chiara i suoi problemi.
Successivamente non sarei così catastrofico con se stesso.
Come fa' a sapere che e pazzo? O autistico?
Penso che gli sia utile dei colloqui con uno psicoterapeuta, per capire meglio i suoi problemi. Tante persone sono come lei, non si scoraggi, mai.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
13 GIU 2024
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Carissimo,
Mi dispiace molto per ciò che sta passando.
Le consiglio vivamente un percorso di psicoterapia attraverso il quale poter approfondire le paure che la spingono a rimanere bloccato in questa situazione.