Salve, ho 44 anni e da quasi 9 sono fidanzata. Abbiamo alti e bassi, non viviamo ancora insieme per problemi di lavoro. A volte anche se gli voglio tanto bene non so se è la persona giusta. Ci vediamo tutti i giorni ma a volte mi annoio. Non abbiamo mai occasione di fare nulla di interessante e oltre baci e abbracci nulla. Recentemente ho conosciuto un ragazzo del quale ho provato subito un attrazione. Preciso che non siamo mai usciti e non ha il mio numero di cell. Anche lui è impegnato. Il fatto è che quando lo vedo e gli parlo provo attrazione. E' gentile ed educato. Provo qualcosa per lui che non provo per il mio ragazzo. Ci si guarda ci si parla e a me batte forte il cuore e quando non lo vedo, lo penso sempre e non vedo l 'ora di vederlo. L ultima volta che l ho visto, in un discorso ha evitato di dire che ha la compagna...e non so perché. Noto che fissa e a volte arrossisce quando gli parlo e io mi emoziono. Ora so che per dire che se provo effettivamente qualcosa per lui devo uscirci e conoscerlo meglio ma da quando lo conosco non faccio che pensare a lui. Io voglio tanto bene al mio ragazzo ma non sono più attratta da lui e questo mi fa soffrire. Non so più che pensare e che fare. Vi chiedo di aiutarmi a capire se sto sbagliando a pensare ad un altro anche perché so che è impegnato, come lo sono io. E non vorrei far soffrire il mio ragazzo e ne soffrire io. Aiuto!!!
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14 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile lettrice,
incuriosisce il fatto che lei per 9 anni, dai 35 agli attuali 44, ha portato avanti un rapporto di fidanzamento che sembra non essere approdato a nulla di importante (né un matrimonio, né una convivenza , né un figlio) tranne che ad un affetto di tipo fraterno.
Ora ha conosciuto un ragazzo, parimenti già impegnato sentimentalmente, che l'ha colpita e che, a suo dire, la guarda con interesse e arrossisce ma nessuno dei due prende una qualche iniziativa per eventualmente approfondire la conoscenza.
Le sembra sufficiente tutto ciò per andare nel pallone?
A mio avviso, la miglior cosa da fare è tornare con i piedi per terra, lasciar perdere le fantasie sul secondo ragazzo e farsi aiutare da uno psicoterapeuta per fare un bilancio di tutti questi anni spesi nel primo rapporto insieme ad una previsione verosimile sugli sviluppi futuri di esso.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
10 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Emma
è come che tu ci abbia fatto vedere due quadri, uno è in bianco e nero: la relazione col tuo ragazzo; l'altro è tutto pieno di colori: la relazione con l'altro.
Forse il primo ha maggior profondità ma ciò non toglie che sia un poco triste e cupo (perché? Come mai non ci sono i colori?); l'altro è più solare ...ma ancora non ha "spessore" (potrà acquisire questo spessore che manca?).
È una scelta tutta tua, solo tu puoi sapere quale dei due "quadri relazionali" scegliere!
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
4 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Ema,
l'attrazione fisica, seppure molto importante, non è il solo fattore che tiene unita una coppia. A volte capita che pur in presenza di una forte passione reciproca, altri fattori, che possono essere sociali, culturali, caratteriali ecc., sopravanzino l'attrazione e determinino la rottura della coppia.
Per capire meglio perciò la sua situazione e prendere giuste decisioni uno psicologo potrebbe certamente aiutarla, in vista del benessere suo e delle altre persone in gioco. Le tecniche della psicoterapia della Gestalt sono certamente indicate
Cordiai saluti
3 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Ema, penso che il punto non sia sapere da altre persone se è giusto o sbagliato pensare ad un'altro, bensì capire quale bisogno c'è dietro questa nuova attrazione e cosa c'è che non và nel vostro rapporto. Pensa che sia impossibile parlare con lui di questo suo momento di difficoltà? La comunicazione è alla base di ogni rapporto. Senza si vive di dubbi e interpretazioni personali che portano solo a fraintendere comportamenti e ad alzare distanze emotive e poi fisiche. Potreste così decidere insieme anche se chiedere aiuto a qualche collega nel superare questo momento. Tutte le crisi sono evolutive. Le auguro di trovare la strada giusta.