Buongiorno, mi chiamo Alessandro e sono un ragazzo di 19 anni al primo anno di università.
Da più di un anno ormai ho la strana sensazione di sentirmi distaccato dalla realtà. Questa sensazione perdura per tutto l'arco della giornata e si accentua molto di più quando sono fuori casa, magari a contatto con altre persone. Mi sembra di non stare davvero vivendo le esperienze della mia giornata.
Ovviamente questo ha delle ripercussioni sul mio umore, rendimento scolastico e relazioni personali come quelle che ho con la mia ragazza e i miei genitori.
Nell'ultimo mese ho incominciato a non riconoscermi più allo specchio, e quando parlo ho la sensazione di non riconoscere la mia voce, o meglio penso che sia la voce di un' altra persona.
Ne ho parlato con i miei genitori, che mi hanno consigliato di risolvere da solo il "problema", per cui ho iniziato a meditare e ad andare in palestra.
Tutto questo ha sicuramente aiutato, ma non mi sento ancora sereno.
Ho provato a cercare su Internet delle risposte e ho riscontrato nel mio vissuto tratti molto simili a quella che viene chiamata depersonalizzazione. Ovviamente non posso permettermi di spingermi oltre, non avendo nessuna competenza a riguardo.
Ho già provato a parlarne con uno psicologo, ma non ho trovato giovamento.
Per questo motivo mi rivolgo a voi, per avere dei suggerimenti sulla mia situazione e magari avere delle delucidazioni sulla figura professionale più adatta a cui rivolgermi per un supporto personale.
Cordiali saluti,
Alessandro
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6 FEB 2023
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Buongiorno ,
da quello che scrive qui , c'è una vera sensazione di distacco dalla realtà , e anche di mancato riconoscimento di se stesso in certi momenti .
Questo tipo di problematiche non si può risolvere da soli, e sarebbe consigliabile rivolgersi ad un professionista , per iniziare un percorso terapeutico.
Il giovamento , che lei richiede, non arriva subito e non è necessariamente quello che ci aspetteremmo , ma ci vuole tempo e pazienza in questi casi.
Può chiedere supporto anche qui , sia dal vivo che on line.
8 FEB 2023
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Per caso, Alessandro, lei fuma anche qualche canna?
Perché se la depersonalizzazione non è scatenata da forti attacchi d'ansia e dura tutto il giorno sarebbe meglio evitare qualsiasi sostanza alternativa.
6 FEB 2023
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Gentile Alessandro,
è necessario intraprendere una psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale per analizzare ed elaborare eventuali traumi dell'infanzia che spesso sono all'origine di disturbi del tipo " Depersonalizzazione-Derealizzazione".
E' anche necessario consultare uno psichiatra per contrastare farmacologicamente questi sintomi se troppo invalidanti.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
6 FEB 2023
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Caro Alessandro,
è proprio il caso che tu ti rivolga ad uno psicoterapeuta e ad uno psichiatra. Nel primo caso potrai affrontare i motivi profondi che comportano la depersonalizzazione. Nel secondo caso potrai agire sul sintomo in modo più rapido ma meno risolutivo. In sostanza la sinergia di queste due professionalità ti aiuteranno a risolvere il problema. Non perdere tempo, è un problema che va affrontato al più presto per non incorrere in un peggioramento della sintomatologia.
Fammi gentilmente sapere come vanno le cose.
Colgo l'occasione per augurarti un buon 2023.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova
4 FEB 2023
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Gentile Alessandro,
la figura professionale dello psicologo può essere quella giusta se si trova in questa situazione, infatti potrebbe essere che non si è trovato bene con lo psicologo a cui si è precedentemente rivolto, quindi magari può provare a consultarne un altro.
Lo psicologo è una persona. Infatti spesso non è il paziente ad essere sotto esame, ma lo psicologo stesso. È un professionista con delle competenze: perciò lei, in quanto paziente richiedente un servizio, valuti, in primis, se sono adeguate ai suoi obiettivi e, nel caso le siano poco chiari, scopra se è bravo ad aiutarla a definirli. E poi si chieda se le è simpatico, se le ispira fiducia e se le fa una buona impressione.
È una persona, va valutata anche come tale, prima che come professionista. La relazione terapeutica è il vero motore della terapia ed è importante instaurarne una buona.
Spero di esserle stata utile e resto a disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca
4 FEB 2023
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Buongiorno Alessandro,
spesso il passaggio all'università e quindi alla vita da adulto comporta degli sconvolgimenti. Maggiori responsabilità ma anche libertà, ritmi di studio diversi possono effettivamente avere un effetto destabilizzante. Avere delle "valvole di sfogo", quali palestra e meditazione, possono aiutare; tuttavia le consiglierei di intraprendere un percorso di supporto psicologico per una migliore qualità di vita.
Rimango a sua disposizione per un colloquio, anche online.
4 FEB 2023
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Caro Alessandro, dalla chiarezza del suo trascritto sembrerebbe trattarsi, effettivamente, di depersonalizzazione, come se si avesse la percezione di vivere al di fuori della propria persona. Mi spiace se la collega a cui si è precedentemente rivolto non abbia saputo darle aiuto. Mi sento, ad ogni modo, di consigliarle di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta, unitamente ad un consulto psichiatrico, e di darsi del tempo.. Il giovamento arriva gradualmente e dopo un percorso svolto a ricercarne le cause, la cui natura non è sempre immediata.
Spero di esserle stata di supporto. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Buona giornata.
4 FEB 2023
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Salve Alessandro, se non ha tratto beneficio da un collega (quante sedute ha fatto?) le suggerisco di rivolgersi ad un medico psichiatra; in ogni caso un percorso di terapia personale potrà esserle d'aiuto. Un caro saluto. Maria dr. Zaupa
4 FEB 2023
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Buongiorno Alessandro
ho letto il suo racconto
In seguito alla sua iscrizione all'università i suoi ritmi quotidiani sono cambiati e le sue certezze, la sua zona di confort hanno subito un brusco cambiamento
Riadattarsi non sempre risulta automatica e, come nel suo caso, episodi di derealizzazione e depersonalizzazione possono accadere.
Riprendere in mano le redini della sua vita è possibile; ricominci da lei, inizi a fare la conoscenza di se stesso, a prendere consapevolezza di chi sia Alessandro. Sicuramente uno psicologo le potrà dare gli strumenti giusti e potrà insegnarle le strategie più adatte per affrontare questo periodo così particolare della sua vita.