Ho 34 anni e una vita costellata di fallimenti sentimentali. Nessun uomo riesce a innamorarsi di me, mi vogliono bene, gli piaccio fisicamente ma non sono mai stata amata. Da due anni mia madre è malata di cancro e gli ultini controlli non sono andati bene. La vedo sempre più rassegnata. Mia madre è la mia vita. Un anno fa mi hanno assunta in un altra città e mi sono trasferita. È il lavoro per cui ho lottato tutta la vita, ma è duro, stressante e impegnativo e ogni giorno lotto contro le cattiverie dei miei colleghi e superiori. Non ho il tempo di fare nulla se non lavorare. Lavoro, torno a casa, mangio qualche schifezza e vado a letto. Da 10 mrsi ho una relazione con un uomo che però non mi sta vicino, dice di tenere a me, ma non mi ama. Detto così sembra una persona terribile ma in realtà è l uomo migliore che abbia mai avuto. In ogni caso credo mi stia per lasciare. O vorrebbe che lo lasciassi io, ma non ne ho la forza di perdere anche queste briciole. Non ho più la forza di reagire. Mi sento impotente davanti alle prove della vita. Inutile. Non provo più alcun piacere tranne che mangiare cose che so che mi fanno male. Mi faccio una ciotola di pasta e me la mangio a letto e poi non la smetto di piangere. Al mattino mi vergogno perché ho gli occhi gonfi e pesti. Piango per qualsiasi cosa. E io non piangevo mai. Non posso e non voglio dire nulla a mia madre per non darle l ennesimo dispiacere di non vedermi felice. Vorrei solo morire. Se non l ho ancora fatto è solo per non uccidere di dolore la mia mamma. Ma ogni giorno è sempre più dura andare avanti. Provo solo un enorme dolore senza tregua. A volte mi angoscio così tanto che fatico a respirare. Non so cosa fare. Non ce la faccio più. Non posso andare avanti così.
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22 MAR 2018
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Gentile Violetta,
prima di desiderare l'amore di altri dovrebbe lei stessa imparare ad amarsi di più ed apprezzare ed amare di più la vita, cosa che invece non fa.
Anche il lavoro che ha tanto cercato non è da lei apprezzato sicchè riesce solo a vedere nemici dappertutto.
Temo poi che il suo sia un pianto di impotenza e di rabbia che la fa chiudere e incattivire impedendole di affrontare i comuni problemi della vita in modo più funzionale.
Le consiglio un percorso di psicoterapia per recuperare un migliore tono dell'umore e quel benessere psicologico che sarebbe importante recuperare.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 MAR 2018
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Gentile Violetta,
da quanto scritto si evince tutta la sua sofferenza e il disagio che prova di fronte alle varie situazioni della vita, ma allo stesso tempo la voglia di cambiamento, di riappropriarsi della sua vita e di riscoprire se stessa. Ed è proprio su quest'ultimo aspetto vorrei far leva per consigliarle vivamente di consultare uno specialista. Purtroppo non esistono delle "ricette" già preconfezionate, utili in caso di bisogno..ma c'è sicuramente la possibilità di intraprendere un percorso di crescita personale, "sicuro" perchè basato sul rispetto, sull'accoglienza senza pregiudizi e su una solida alleanza co-costruita. Per questo, le ripeto, le consiglio di consultare uno psicologo.
Resto a disposizione.
Dr. Andrea Leone (Parma)
22 MAR 2018
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Cara Violetta, il tuo malessere si percepisce dalle tue parole...ma una domanda continuava a risuonare nella mia mente: tu come percepisci te stessa? come una che merita di raccogliere briciole e di non essere felice? oppure una ragazza piena di risorse, con tanto da dire e da dare ma che AL MOMENTO non sa come fare?
In questo secondo caso sono sicura che l'intervento di un professionista potrà aiutarti a trovare la strada giusta per trasformarti da "raccoglitrice di briciole" a padrona della tua vita!
22 MAR 2018
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Cara Violetta, il suo dolore arriva tutto e provo dispiacere per lei e per quello che sta passando. Tanti cambiamenti ed eventi traumatici che in qualche modo l'hanno messa alla prova, poi solitudine, insoddisfazione sentimentale e sensazione che niente nella sua vita vada per il verso giusto... Credo che sia molto importante non mollare e non chiudersi in questo dolore: la invito vivamente a contattare un terapeuta che a pelle le ispira fiducia per iniziare un percorso di sostegno ed elaborazione. I giochi non sono per niente finiti, basta ritrovare la fiducia giusta per lottare ed affrontare la sua vita. Un grosso in bocca al lupo, dott.ssa Daniela Cannistrâ.
22 MAR 2018
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Gentile Violetta,
da quanto racconta ci sono stati molti cambiamenti nella sua vita da cui lei è stata travolta, sembra evidente che abbia sviluppato un senso di impotenza verso la sua quotidianità e che abbia perso il piacere di fare le cose per se, si ama poco, deve riattivare le sue risorse e iniziare ad amarsi e rispettarsi. Le consiglierei una terapia individuale per ricominciare ad amare se stessa e la vita.
Dott.ssa Giovannone Maria Angela
Psicoterapeuta
Ceccano (Fr)
21 MAR 2018
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Buonasera Violetta,
da quello che scrivi la situazione non è così orribile come la prospetti, per essere più serena potresti parlare con uno psicologo per affrontare il tuo malessere e per prepararti ad affrontare una separazione da tua mamma.
21 MAR 2018
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Gentile Violetta,
credo sia il caso che tu ne parli con uno specialista nella tua zona, dovresti iniziare a proiettarti verso il futuro partendo dal presente. Dovresti fidarti di più delle tue capacità, che non si basano sull'avere o meno una relazione d'amore stabile. Ritengo che iniziando un percorso psicologico troverà la giusta strada e vivrà le cose in maniera più positiva. Le faccio i miei auguri, Dott.ssa Veronica Cascone (Bologna)