Ormai quattro anni fa ho iniziato un percorso di terapia con la mia attuale terapeuta dietro consiglio di un amico che aveva notato la mia mancanza di autostima e la mia incapacità di esprimere i miei sentimenti alle persone a cui volevo bene. È stato un percorso che mi ha aiutato molto e che ha toccato praticamente tutti gli ambiti della mia vita, con la mia terapeuta che mi ha consigliato tecniche di comportamento che hanno plasmato la mia vita attuale. Da da un anno a questa parte, però, dopo che lei mi ha aiutato a superare la mia prima relazione con una ragazza, e io l'ho messa quindi al corrente di moltissime mie decisioni amorose, sento che non riesco più a prendere una decisione, anche piccola, sulla mia vita senza prima chiedere consiglio a lei. Mi sento svuotato per questa cosa, perché la mia terapeuta è sempre molto gentile con me, molto materna, e io mi fido ciecamente di quello che mi dice, ma ho come il dubbio che non sia più un buon rapporto visto che io passo le giornate in preda ai dubbi sulla mia vita e aspettando solo di vederla, per poi essere preso di nuovo dagli stessi dubbi atroci uno o due giorni dopo la seduta. Ammetto che sto passando un periodo complicato, visto che ho da poco finito la laurea triennale e ho deciso di conseguire la magistrale in un'altra città assieme ad un corso di disegno serale, e dato che ho realizzato di non trovarmi bene come speravo ho bisogno di lei per capire cosa mi piace davvero fare. Il fatto che io abbia bisogno di lei e che quindi le scriva spesso per chiederle cosa devo fare è normale in un percorso di terapia o è segnale che qualcosa non va? Grazie della comprensione.
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2 FEB 2023
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"Il fatto che io abbia bisogno di lei e che quindi le scriva spesso per chiederle cosa devo fare è normale in un percorso di terapia o è segnale che qualcosa non va?" Temo sia grave se la sua terapeuta le dice realmente ciò che deve fare. L'obbiettivo terapeutico del viaggio è che lei venga restituito a se stesso. Si ricorda quel bel libro dal titolo "Se incontri il Buddha per strada uccidilo"?
10 FEB 2023
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Gentile utente,
sarebbe molto importante si confrontasse con la sua terapeuta in merito a questo aspetto. Riteniamo che la buona alleanza terapeutica strutturatasi nel tempo consenta un confronto su questo, e sicuramente chi la segue potrà meglio di chiunque altro in questa fase accogliere ed orientare i suoi dubbi
Cordiali Saluti
Studio associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli
8 FEB 2023
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Con tutto il rispetto per la collega e il lavoro che avete svolto insieme, 4 anni di terapia non esistono in nessun modo o maniera. Da quello che racconta, al netto del suo modo di essere e della sua storia, è chiara la dinamica disfunzionale che sta prendendo campo tra voi. Se l'obbiettivo è quello di riprendere in mano la sua autonomia, le consiglio assolutamente di cambiare terapeuta. In ottica privata può fare quello che vuole.
Saluti.
7 FEB 2023
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No, non è normale non è questo il nostro compito. Il compito di un buon professionista è quello di rendere le persone libere. Quattro anni di lavoro sono tanti, se la situazione è quella descritta, di passi avanti pochi.
Credo che sia giunto il momento di voltare pagina.
Auguri
Dott.ssa M.A. Consalvi
Studio Roma/Online
2 FEB 2023
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Gentilissimo Marcello, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto sia per lei la sua terapeuta sia un fondamentale punto di riferimento. Credo che parlarne direttamente con la sua terapeuta potrebbe aiutarla nel distacco, o nel capire meglio a cosa sia dovuto questo suo bisogno.
Resto a disposizione!
AV
1 FEB 2023
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Salve Marcello,
Immagino il suo dubbio e la sua difficoltà che si è inserita tra la voglia di farcela da solo e la paura o la sensazione di non riuscirci. In terapia è sempre costruttivo condividere i propri dubbi col terapeuta stesso, aspetto non sempre facile, ma molto importante per fare sì che anche questa relazione funzioni. Mi viene da chiederle se anche questo non rientri nella sua iniziale difficoltà nell'esprimersi con le altre persone (motivo per cui ha iniziato). Infine le dico che aldilà dei diversi approcci di ogni terapeuta, sarebbe importante divenire via via più autonomi e responsabili delle proprie scelte. Magari è un obiettivo che non vi siete dati all'inizio ma che è importante cominciare a perseguire. Ne parli con lei.
1 FEB 2023
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Buonasera Marcello,
è importante che ciò che hai scritto lo condividi con la tua terapeuta.
Ricordati che una terapia ha un inizio ed ha anche una fine. Solitamente si decide insieme al paziente di allungare il tempo delle sedute per poi interrompere la terapia.
la bellezza di una buona relazione terapeutica è quella di condividere anche la sua fine.
Buon lavoro
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico
1 FEB 2023
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Buongiorno
Di solito la terapia dovrebbe mirare all Autonomia della persona.
Ne parli con la collega.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
1 FEB 2023
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La "normalità" è relativa alle impostazioni che vi siete dati, ci sono terapeuti che ritengono non sia di beneficio all'autonomia del paziente rispondere ai messaggi tra una seduta e l'altra salvo rare eccezioni. Se ha notato questa costante dovrebbe parlarne con la sua terapeuta. Difficilmente un terapeuta riesce ad incorporare più funzioni, la sua, ad esempio, se la descrive come "molto materna" difficilmente riuscirà ad essere "molto paterna". Non è un difetto ma una caratteristica. In questo momento dovreste avere la lucidità di decidere insieme cosa è meglio per lei ORA, al netto dei benefici passati. Un terapeuta professionale deve poter fare un passo in dietro se riconosce di non essere più di aiuto al paziente o parlare e risolvere la dipendenza dal terapeuta se presente.
1 FEB 2023
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Caro Marcello,
la tua è sicuramente una giusta riflessione. Quanto tempo della tua vita occupa la tua psicoterapeuta? Cosa significa lei per te? Il rapporto terapeuta-paziente è una relazione umana e ciò che hai descritto può succedere. Io se fossi in te ne parlerei con lei con molta tranquillità. Credo che lei possa aiutarti a capire molto meglio di chiunque altro qui, che non conosce nulla di te e del tuo vissuto. Non ti preoccupare, come tu stesso dici stai passando un periodo turbolento e magari piano piano si riequilibrerà tutto.