sono depressa non riesco a reagire e non riesco a togliermi delle ossessioni

Inviata da Claudia · 18 dic 2024 Depressione

Buonasera, ho 29 anni, non ho studiato e lavoro da 10 anni..mi sento che non ho fatto nulla, mi dico non ho concluso nulla e realizzato nulla nella vita. ho una crisi di vita esistenziale, trovandomi a 29 anni che non ho nulla, mi sento disperata e sola e vorrei tornare nel passato per poter rimediare a tutti i danni che ho fatto non studiando e creandomi una posizione. mi sento senza speranza, disperata e molto depressa, invidio chi fa un lavoro libero, io mi sento una schiava del lavoro. sono introversa non ho amici, mi sento sola, sento come se non avessi piu speranza e la mia vita è distrutta e irrecuperabile.Mi ossessiono ogni giorno su questi pensieri e non riesco a vedere un futuro soddisfacente e niente mi da gioia.non so più come rialzarmi e reagire.Mi sento sempre troppo giu.

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Miglior risposta 19 DIC 2024

Buongiorno signora Claudia, in quello che scrive leggo tutto il suo travaglio, le tante contraddizioni che la stringono d'assedio e dalle quali sembra non riuscire a trovare una via d'uscita. Bisognerebbe comprendere bene, assieme, cosa l'ha portata in questa situazione apparentemente senza soluzione. Possiamo però già notare che in realtà lei una soluzione la sta cercando, anche solo semplicemente esponendo il suo problema qui: riconoscere di aver bisogno dell'aiuto di qualcuno è già un buon inizio: senza saperlo (o forse anche senza volerlo) lei ha dimostrato a se stessa e a tutti noi di sapere come fare per "rialzarsi e reagire".

Dice di avere un lavoro, del quale si sente schiava, e pensa di non avere nulla; racconta di sentirsi "senza speranza, disperata e molto depressa" che la sua vita "è distrutta e irrecuperabile": sono frasi molto forti che se da un lato trasmettono potentemente tutto il suo disagio, dall'altro impediscono di comprendere bene cosa nascondano, di quale vissuto siano il frutto: è come se avesse raccontato qui solamente il finale della sua storia, ma lei non è solo questo.

Credo che lavorando con uno/a psicoterapeuta che sappia accoglierla, col quale lei possa sentirsi a suo agio raccontando liberamente e in uno spazio protetto tutta la sua storia e non solo la parte finale, potrà rendersi conto che questo "finale" che la fa star così male oggi è soltanto provvisorio. E soprattutto non è il suo "finale".

La saluto,
Mario Valentino

Dott. Mario Valentino Psicologo a Napoli

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24 GEN 2025

Buongiorno Claudia,
dal suo messaggio emergono molti spunti per una psicoterapia,
si prenda uno spazio ed investa su se stessa.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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22 DIC 2024

Gentile utente capisco la difficoltà di ciò che sta provando e del non sapere dove si è diretti. Le consiglio un percorso personale che la ri orienti verso azioni di valore. Sono a disposizione un grande abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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20 DIC 2024

Buonasera Claudia, intanto grazie per aver condiviso con noi ciò che provi. Non deve essere facile, ma già questo è un primo passo per reagire e rialzarti. La sensazione di non aver concluso nulla, il senso di solitudine che provi, l'insoddisfazione per il tuo lavoro e il rimpianto per gli studi mancati sono tutti fattori che possono portare a una grande confusione, a un profondo senso di frustrazione e dolore.
Prima di tutto vorrei dirti che, anche se ti sembra di non aver fatto nulla, hai ancora tanto tempo e tante opzioni davanti a te. Possono sembrare parole scontate e banali, ma in un mondo che spesso ci vuole omologati ad un unico percorso di vita, che il più delle volte ci vede a trent'anni già soddisfatti e realizzati in ogni campo, è necessario ricordarci che non sempre è così. I tuoi 29 anni non sono il traguardo, ma possono essere un meraviglioso punto di partenza. Ogni persona compie un percorso unico e diverso, e ciò che stai provando in questo momento potrebbe essere una spinta per dare via a un percorso di crescita personale.
Anche se in questo momento ti sembra impossibile vedere un futuro, prova a chiederti cosa ti renderebbe davvero felice. E se non riesci a rispondere a questa domanda, non ti preoccupare, prova a richiamare alla mente un momento nella tua vita in cui hai pensato "che bello, mi piacerebbe proprio...". Una volta individuata la risposta chiediti quali sono i passi che potresti fare per raggiungere questa condizione. Non sarà facile, la depressione e la solitudine che senti potrebbero richiedere l'aiuto di un professionista per uscire da questo circolo vizioso di pensieri negativi. Non avere paura di chiedere aiuto, hai ancora tante strade da poter percorrere davanti a te.
Se dovessi avere bisogno non esitare a contattarmi, rimango a disposizione per qualsiasi domanda.
Ti auguro ogni bene,
Simona

Simona Silvestrini Psicologo a Firenze

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20 DIC 2024

Ciao, capisco quanto questo momento possa sembrare schiacciante e pieno di incertezze. È importante riconoscere che i tuoi sentimenti sono reali e validi, e non sei la sola a sentirti in questo modo, anche se sembra che tu stia vivendo una fase davvero difficile.

Ti faccio notare che, anche se ti sembra che non hai "concluso nulla" o "realizzato nulla", il fatto che tu stia riflettendo su questi temi, cercando un senso alla tua vita e desiderando cambiare, dimostra che dentro di te c'è ancora una grande voglia di crescita e di cambiamento. A volte, il semplice fatto di voler migliorare può sembrare un passo piccolo, ma è già il primo passo verso qualcosa di diverso.

### 1. **Non essere troppo severa con te stessa**
Spesso, il fatto di sentirsi in ritardo o di pensare che "non hai fatto nulla" deriva dalle aspettative che la società e gli altri hanno su di noi, ma non è mai troppo tardi per reinventarsi. Hai vissuto dieci anni di esperienza lavorativa, anche se non senti che ti ha portato dove volevi essere. Ogni esperienza lavorativa insegna qualcosa, anche se non è la carriera che avevi immaginato. E, soprattutto, non c'è un'unica strada giusta per tutti: chiunque può cambiare direzione a qualsiasi età, se lo desidera.

### 2. **Affrontare la solitudine e la percezione di fallimento**
Il sentirsi soli e la sensazione che la propria vita sia "distrutta" sono sentimenti estremamente dolorosi. Senti che non hai raggiunto ciò che volevi e che, in qualche modo, non sei dove pensavi di essere a 29 anni. Tuttavia, la tua vita non è finita, e ciò che stai vivendo ora non definisce il tuo futuro. La solitudine che provi può essere una causa di grande sofferenza, ma può anche essere l’occasione per riscoprire te stessa. Puoi imparare a volerti bene e a valorizzare le tue esperienze, piuttosto che vedere solo ciò che manca.

### 3. **La pressione del confronto con gli altri**
Invidiare chi ha un lavoro libero o una carriera "realizzata" è comprensibile, ma ricorda che ognuno ha il proprio percorso, e la "libertà" che vedi negli altri potrebbe nascondere altre difficoltà che non percepisci. È naturale sentirsi sopraffatti quando ci si confronta con chi sembra aver raggiunto i propri obiettivi, ma il confronto non deve essere un peso, bensì un’opportunità per ispirarsi a perseguire ciò che desideri davvero per te stessa. Il lavoro che svolgi, pur se non ti soddisfa, è un passo che ti aiuterà a capire ciò che vuoi per il futuro.

### 4. **Cambiare e rialzarsi**
Ti senti persa e senza speranza, ma questo non significa che il futuro sia senza opportunità. Potresti prendere in considerazione di esplorare altre possibilità che ti appassionano. Non è mai troppo tardi per investire in te stessa, ad esempio in una formazione che ti faccia sentire più sicura o che ti avvicini a una carriera che ti soddisfi di più. Potresti anche valutare il supporto di un professionista, come uno psicologo, che ti aiuti a superare il senso di disperazione e ad affrontare la solitudine, aiutandoti a rivedere le tue priorità e a riprendere in mano la tua vita.

### 5. **Cerca di trovare un po’ di speranza in piccole cose**
Anche se sembra difficile, prova a concentrarti su piccole cose che ti danno piacere, anche se minimamente. La ricerca della felicità e del benessere non avviene sempre in grandi traguardi, ma anche nei piccoli momenti di piacere quotidiano. Inizia anche a essere più gentile con te stessa, accogliendo i tuoi pensieri senza giudicarli troppo severamente. Accettare i tuoi sentimenti senza reprimere la tristezza può essere un modo per liberarli e poter iniziare a trovare un nuovo modo di vedere la vita.

### 6. **Trovare supporto**
Se senti che la sofferenza sta diventando insostenibile, potrebbe essere utile cercare un supporto professionale, per esplorare questi sentimenti di disperazione e capire come affrontarli in modo sano. Parlando con qualcuno di questi pensieri, potresti iniziare a scoprire nuove possibilità e sentire che il peso che provi può essere alleggerito. Inoltre, parlare con persone che ti comprendono può ridurre il senso di solitudine e aiutarti a capire che non sei da sola.

**In sintesi**, il cambiamento richiede tempo e pazienza. Non esiste una risposta rapida o un percorso predefinito, ma solo una continua ricerca e accettazione di sé. La speranza e il cambiamento sono possibili anche nei momenti più bui. Se inizierai a trattarti con più compassione e pazienza, potrai gradualmente trovare la forza per intraprendere una nuova fase della tua vita, in cui i tuoi sogni e desideri possano finalmente trovare uno spazio di realizzazione.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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20 DIC 2024

Salve Claudia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FD Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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19 DIC 2024

Salve Claudia, ho letto con attenzione le sue parole, ciò che mi sento di dirle è che provi a spostare i suoi pensieri in domande, ovvero potrebbe chiedersi il motivo per cui ad un certo punto della sua vita ha deciso di fermarsi, senza pretendere di più per le sue aspettative di vita, fare un lavoro che ci piace sicuramente può essere soddisfacente, ma se lei in questo momento non ha la possibilità di "rimediare" potrebbe comunque iniziare con il fare un lavoro personale profondo e ritrovare quella vitalità che le permette di non solo affronatare una frustrazione lavorativa, ma soprattutto utilizzare le risorse che al momento le conferisce questo lavoro per viversi a pieno la qualità della sua vita. Il lavoro rappresenta un un terzo della nostra vita quotidiana, poi arriva insieme tutto il resto, i rapporti interumani, le passioni, la creatività, cerchi di concentrarsi su ciò che al momento dispone, e si chieda se sta vivendo pienamente la sua vita a prescindere dal lavoro. Non so se attraverso poche righe sono riuscita a trasmetterle il messaggio. Resto a sua disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Priscilla Zarfati

Dott.ssa Priscilla Zarfati Psicologo a Roma

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19 DIC 2024

Cara Claudia, mi dispiace molto sentire che ti senti in questo modo. La tua sofferenza, seppur profonda, non definisce il tuo futuro. È difficile, ma puoi riprendere il controllo della tua vita, un passo alla volta. Prima di tutto, è utile fare un passo indietro e smettere di giudicarti severamente. Non hai fatto nulla di sbagliato, semplicemente sei arrivata a un punto in cui stai affrontando una crisi che molte persone vivono in diversi momenti della vita. La sensazione di “non aver fatto nulla” può derivare dal confronto con gli altri o con le aspettative sociali che ci impongono di essere sempre in movimento, sempre produttivi, sempre realizzati. Tuttavia, la tua vita ha valore anche senza una laurea o una carriera apparentemente “di successo”. La tua sensazione di solitudine e di non avere amici è un altro aspetto che merita attenzione. Quando ci sentiamo isolati, il nostro dolore emotivo si intensifica, ed è facile cadere nel pensiero che nulla possa cambiare. Ma la solitudine non è una condanna permanente. Le persone introverse, come te, possono avere difficoltà a costruire legami sociali, ma non è impossibile. A volte è sufficiente iniziare da piccole cose, come partecipare a gruppi o attività che ti interessano (anche online, se necessario), per cominciare a entrare in contatto con gli altri. Il fatto che ti senta “una schiava del lavoro” suggerisce una relazione con il lavoro che ti fa sentire priva di controllo, forse opprimente o senza gratificazione. Se ti sembra che il tuo lavoro non ti dia soddisfazione o che non ti porti avanti nella vita, potrebbe essere utile riflettere su cosa ti piacerebbe fare, su come magari il tuo lavoro attuale potrebbe evolvere o su nuove opportunità che potrebbero emergere. Non è necessario fare un cambiamento radicale subito, ma magari provare a trovare piccoli modi per sentirti più in controllo della tua vita lavorativa. In merito alla sensazione di disperazione e mancanza di speranza, credo sia importante affrontarla gradualmente. Può sembrare difficile vedere la luce in fondo al tunnel, ma ogni passo che fai per risollevarsi, anche se piccolo, conta. Potresti considerare di parlarne con un professionista, un terapeuta che possa aiutarti a fare chiarezza sui tuoi pensieri e fornirti gli strumenti per affrontarli. Il fatto che tu stia già cercando risposte e condividendo il tuo dolore è un passo positivo. Non sei sola in questo. Anche se ti sembra che la tua vita sia “irrecuperabile”, ricorda che molte persone, anche quelle che sembrano aver “tutto”, affrontano difficoltà simili. Il cambiamento richiede tempo e pazienza con te stessa. Sei in grado di creare un futuro diverso per te, ma devi essere gentile con te stessa durante questo processo. Non c’è un’unica strada giusta, ma ogni piccola azione che fai ti avvicina alla vita che desideri.
Ti saluto cordialmente restando a disposizione.
Dott.ssa Velia Morati

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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19 DIC 2024

Carissima, non sottovalutare che chi sei oggi è il frutto del tuo passato! Non è mai troppo tardi per riprendere la propria vita in mano e cercare nuovi orizzonti. Non hai buttato la tua vita, la te del passato ha scelto di non studiare per determinati motivi e va bene così… oggi sei più adulta e puoi scegliere cosa cambiare della tua vita.
Un caro abbraccio

Dott.ssa Ambra Zennaro Psicologo a Mira

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19 DIC 2024

Buongiorno cara
Penso che dovresti andare da uno psicoterapeuta , per farti aiutare.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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19 DIC 2024

Mi dispiace molto per la sua situazione

Tuttavia, non perdiamo la speranza

Per cambiare bisogna cambiare, cioè, bisogna fare qualcosa di diverso da quello che stiamo facendo.

Lei è dispiaciuta di non aver fatto l’università. Questa cosa è assolutamente comprensibile.

A 29 anni è giovane, può sempre iniziare una facoltà universitaria anche se sta lavorando.
L’università non ha età, ognuno ci può andare all’età che vuole.
Tanti studenti, studentesse studiano e lavorano contemporaneamente.

È difficile combinare cose può provare con l’università telematiche.

Anche per il fatto di migliorare la sua vita sociale, la cosa è recuperabile. Vale lo stesso discorso: per cambiare bisogna cambiare.

Lei inizia ad uscire oppure, a praticare qualche hobby che può essere qualunque causa. Sono tutte occasioni per migliorare la nostra vita sociale.

Anche se tutto questo all’inizio può risultare difficile, perché va a rompere lo schema routinario che lei ha adesso poi le apriranno nuove strade.

I suoi pensieri ossessivi di essere irrecuperabile che le cose non cambieranno mai su cosa si basano? Su una realtà oggettiva oppure sulla credenza stessa?

Spesso noi prendiamo i nostri pensieri per veritieri in maniera automatica seguendo la logica del “lo penso quindi è vero, è vero perché lo penso” ed adattiamo ai nostri comportamenti in modo tale che tali pensieri siano confermati. In questo modo entriamo senza nemmeno accorgercene in un circolo vizioso.

Tuttavia, tali pensieri non sono basati su una realtà oggettiva ma semplicemente sul loro stessi.

Per poterla affrontare bisogna spezzare il circolo vizioso e fare cose che fino adesso non facevamo come scritto sopra.

Il fatto che lei crede che la situazione non cambierà mai, non significa che questa sia la verità. Tuttavia, per cambiare, bisogna fare qualcosa di diverso. Cambiare i nostri comportamenti nei nostre abitudini. Così avremo altre opportunità.

Per quanto il pensiero si spinga a non cambiare noi, dobbiamo cambiare comportamento. Noi dobbiamo cambiarla se vogliamo che le cose cambiano.

Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la posso aiutare ad affrontare questo momento difficile e superando.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti domande mi contatti sarò lieto di aiutarla

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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19 DIC 2024

Cara Claudia, hai fatto bene a condividere i tuoi pensieri. Ti senti sommersa da pensieri negativi, ma la crisi che stai vivendo potrebbe essere un segnale importante che può aiutarti a riprendere in mano la tua vita. Forse dieci anni fa ti sei buttata sul lavoro perché non avevi ben chiari i tuoi obiettivi e le tue potenzialità, è una cosa molto frequente a quell'età. Adesso sei maturata, ma stai guardando indietro, a quello che non hai fatto, invece che guardare avanti, a ciò che potresti fare oggi, forte di una maturità conquistata con tanti sacrifici. Adesso è giunto il momento di alzare gli occhi e guardarti intorno, cercare un nuovo lavoro e ritagliarsi del tempo anche per attività piacevoli, che ti possano aiutare a frequentare persone nuove.
Potrebbe esserti utile avere un sostegno psicologico che ti aiuti sulla dimensione dell'autostima.
Dott.Maurizio Tremaroli

Dott. Maurizio Tremaroli Psicologo a San Benedetto del Tronto

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19 DIC 2024

Gentilissima Claudia, grazie per la condivisione. Capisco la situazione dolorosa che descrive, e comprendo come questa sensazione di disperazione la faccia stare in questo stato di grande sofferenza emotiva. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti il suo malessere e come la fa sentire, nonchè individuare insieme un percorso terapeutico utile al fine di trovare la serenità alla quale tanto aspira.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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19 DIC 2024

Capisco perfettamente quanto tu possa sentirti in questo momento. È normale provare un senso di frustrazione, disperazione e solitudine quando si fa un bilancio della propria vita e si ha la sensazione di non aver raggiunto gli obiettivi che ci si era prefissati.

Non sei sola in questo e i tuoi sentimenti sono del tutto comprensibili. È importante ricordare che a 29 anni la vita è ancora tutta da scrivere e che hai ancora tantissime opportunità davanti a te.

Analizziamo insieme la situazione:

- Il passato: è normale rimpiangere le scelte fatte, ma crocifiggarsi non ti aiuterà a risolvere la situazione. Concentrati sul presente e su ciò che puoi fare ora per migliorare la tua vita.
- Il presente: sentirti "schiava del lavoro" e sola è un segnale importante. È fondamentale trovare un equilibrio tra vita lavorativa e personale, e cercare di coltivare relazioni sociali.
- Il futuro: non permettere ai pensieri negativi di bloccarti. Credi in te stessa e nelle tue capacità. Ci sono molte strade per raggiungere la felicità e la realizzazione personale, anche senza un titolo di studio.

Cosa puoi fare:

- Parlane con qualcuno: confidati con un familiare, un amico o un professionista (psicologo, psicoterapeuta). Parlarne può aiutarti a mettere in prospettiva i tuoi pensieri e a trovare nuove soluzioni.
- Rifletti sui tuoi interessi: cosa ti piace fare nel tempo libero? Quali sono le tue passioni? Potresti trasformare un hobby in un'attività lavorativa o trovare un modo per integrarlo nella tua vita quotidiana.
- Imposta degli obiettivi realistici: dividi i tuoi obiettivi a lungo termine in piccoli obiettivi più gestibili. Celebra ogni piccolo successo, anche il più piccolo.
- Prenditi cura di te stessa: dormi a sufficienza, mangia in modo sano, fai attività fisica e dedica del tempo alle tue passioni.
- Impara qualcosa di nuovo: iscriviti a un corso, segui un tutorial online o leggi un libro. L'apprendimento continuo può aumentare la tua autostima e aprire nuove porte.

Ricorda:

- Non sei definita dal tuo lavoro: la tua identità va ben oltre il tuo ruolo professionale.
- È normale cambiare idea: non aver paura di cambiare strada se non ti senti realizzata nel tuo lavoro attuale.
- Il passato non determina il futuro: puoi sempre imparare e crescere.

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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19 DIC 2024

Buongiorno
Si faccia aiutare da uno psicoterapeuta
Per capire meglio la sua situazione
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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