Sono confusa e ho paura

Inviata da Eleonora · 20 mag 2022 Autorealizzazione e orientamento personale

All’età di 18 anni ho conosciuto il mio ragazzo.
Ero timida e insicura cresciuta in un paesino lontano dalla città e con zero possibilità di spostarmi e di avere una compagnia o qualche amico per potermi divertire. Lui è stato il mio primo ragazzo in tutti i sensi ma forse mi sono affrettata troppo a basarmi su di lui per un futuro certo che non ho dato spazio a dubbi ed incertezze per paura di non essere all’altezza di qualcun altro. Con lui ho scoperto il sesso ma non ho mai provato nulla a livello di piacere. Non mi sentivo adeguata, non mi sentivo coinvolta, facevo fatica ad eccitarmi quasi che non ci riuscivo proprio. Mi sentivo obbligata non da lui ma dalla situazione perché giustamente non potevo rifiutarmi anche se spesso mi inventavo di avere il mal di testa e di non essere dell’umore adatto oppure ero contenta quando avevo le mestruazioni che così mi sentivo salva senza sensi di colpa.
Dopo tante richieste da parte mia finalmente dopo 9 anni siamo andati a vivere insieme “provvisoriamente” in affitto. L’intento era quello di prenderci una casa più avanti non appena io avrei avuto il lavoro fisso perché per lui il problema era sempre questo per tutto. Il mio lavoro che non era fisso.
Convivendo è subentrata una monotonia pazzesca. Io sono una ragazza solare piena di vita e cerco sempre di creare un’atmosfera diversa per dare un piccolo cambiamento alla solita routine lui invece si adatta e rimane così senza lamentarsi.
Convivendo sono venute a galla le cose che non vanno nella coppia. Io ho un essenziale bisogno di affetto ma lui non lo da perché dice di non essere il tipo e soprattutto mi ha detto un giorno “perché devo darti io tutto l’affetto che ti è mancato quando eri piccola?”. L’amore si faceva 4 volte all’anno se andava bene. Non in camera da letto perché per lui c’era il rischio che i vicini sentissero me e quindi si faceva in soggiorno al super buio per non farsi vedere e con la musica così i vicino non potevano sentirmi oppure mi diceva di mettere la faccia nel cuscino. Dopo una cosa del genere a me passava anche quella piccola piccola voglia che avevo. Non mi sentivo mai a mio agio. Lui si è sempre vergognato di farsi vedere nudo da me perché si sentiva in imbarazzo a far vedere la sua parte intima e quindi alla luce si copriva e mi creda non c’era nulla da vergognarsi.
Se lui è in bagno e io entro per fare pipì lui si scandalizza ed esce.
Ho iniziato dunque a chiedergli affetto, a chiedergli attenzioni ed amore. Ho iniziato a piangere davanti a lui per la mancanza di queste cose che per me sono essenziali ma lui non riusciva a darmele. Ogni mese mi sfogavo piangendo perché tenevo duro ma poi scoppiavo e iniziavo a parlare con lui e a spiegargli che la situazione così non poteva andare avanti. La sua reazione era la solita. Scena muta e il giorno dopo si comportava come se nulla fosse successo. E così si ripeteva la storia ogni mese che piangevo tanto ma tanto che facevo fatica anche a parlare dal dolore per la mancanza di tutto e lui che non diceva e non faceva nulla. Mi diceva ogni tanto che avevo ragione a chiedere quelle cose ma che lui non riusciva a darmele. Negli ultimi due anni non siamo più neanche andato a letto, nemmeno un bacio, nemmeno una carezza da parte sua eppure dormiamo nello stesso letto. Io non avevo una grande attrazione per lui in passato ed ora è scomparsa  completamente ma se mi avvicino a lui e mi faccio toccare il seno, lui si eccita ma non va avanti. Se non sono io ad iniziare e anche a continuare lui non fa nulla. Ma è sempre stato così. In passato magari meno ma ora ormai fa così. Mi ha confessato qualche mese fa che lui vivrebbe benissimo anche senza sesso.
Mi sento “sola” io ed i miei pensieri che mi uccidono ogni giorno da quando mi sveglio fino a quando vado a letto.
Così non credo di poter andare avanti. Con una persona con la quale non posso mai litigarci perché lui fa scena muta. Con una persona che non da affetto, con una persona che sta nella sua routine esagerata senza voler fare il minimo cambiamento. Con una persona che non fa l’amore con la sua donna. Con un uomo che si vergogna della sua nudità. Con un uomo che non è maturato a livello di coppia. Con un uomo che non vuole figli perché non si sente pronto. A 34 anni non si sente pronto. Io invece a 32 ho voglia di vivere, di fare l’amore tutti i giorni, di sorridere come ho sempre fatto, di avere una famiglia e dei figli. Invece sono spenta, non sorrido più, vedo tutto nero, non vedo vie d’uscita per me. Ho paura, ho tanta ma tanta paura di rimanere sola e di conoscere l’uomo sbagliato che mi possa far soffrire. Ho paura di non avere con nessuno la tranquillità di coppia che avevo con lui. Ho paura di pentirmi per averlo lasciato . Forse è meglio continuare a vivere così? Come mi hanno detto tante donne almeno lui non mi tradisce e mi rispetta come persona, non mi tratta male, non mi risponde male. Io non so cosa fare della mia vita perché mi sento depressa e ho paura seriamente di andare giù ancora di più quando sarò sola.
Possibile che io lo ami ancora? Perché ho paura? Cosa devo fare?
Grazie mille a chi mi risponderà

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Miglior risposta 24 MAG 2022

Cara Eleonora,
tra le sue parole riesco a cogliere esattamente la sensazione di disagio che lei sta provando.
Mi ha colpito in particolar modo una frase " non posso darti io l'affetto che non hai avuto da piccola".
Non so il suo vissuto familiare come sia stato, ma sicuramente molte delle risposte alle sue domande si trovano là.
Questo è per farle capire che se ad oggi lei prova "timore" è perchè forse ha centrato troppo la sua vita intorno alla sua relazione per cercare di colmare qualche vuoto, tralasciando però un piccolo particolare: sè stessa!
Lei ad oggi ha paura di andare giu... e allora forse è il momento di fare qualcosa per risalire su, e questo qualcosa è DEDICARSI DEL TEMPO...

rimango a sua disposizione, anche online.
la abbraccio affettuosamente

Dott.ssa Russo Valentina

Dottoressa Russo Valentina Psicologo a Salerno

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24 MAG 2022

Gentile Eleonora,
il punto centrale che emerge da quanto scrive è il suo basso livello di autostima che l'ha indotta ad accettare una relazione con una persona non adatta a lei e a persistere in questa relazione con la consapevolezza di essere insoddisfatta.
E' molto probabile che questo ragazzo abbia delle sue problematiche ma non può essere certo lei a farsene carico.
D'altra parte la sua mancanza di autostima la tiene bloccata tra la paura della solitudine, quella di non essere interessante per nessuno e quella di non riuscire a dire di no o chiudere un rapporto se dovesse accorgersi che le cose non vanno bene, cosa che peraltro sta facendo adesso dopo ben 9 anni di relazione insoddisfacente.
Pertanto, il consiglio è di intraprendere senza ulteriore indugio un percorso di psicoterapia per acquisire l'autostima sufficiente ad essere protagonista della sua vita anzichè spettatrice.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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24 MAG 2022

Cara Eleonora,
Lasciare una situazione nota per una incerta non e' facile, soprattutto se comporta un grosso cambiamento di vita. E' quindi naturale che Lei abbia timore di prendere una decisione. A parte questo timore, dal suo messaggio non emergono altri motivi apparenti per portare avanti una relazione che sembra gia' finita da tempo. Lei dice di temere di andare a finire con l'uomo sbagliato che la faccia soffrire, ma nel frattempo vive con un uomo che non sembra certo giusto per Lei, e mi pare Lei gia' abbia sofferto piu' che abbastanza. Paradossalmente si sta costringendo in una situazione che da' corpo proprio a tutto cio' che dice di temere. Cos'e' di cui ha paura allora? Di prendersi la responsabilita' di prendere una decisione adulta? Di affrontare almeno un periodo da sola? Entrambe queste cose, per quanto sembrino enormi e difficili adesso, la farebbero sentire meglio. Non dia retta alle amiche ed ai loro "almeno". Lei sa che c'e' di piu' nella vita che "almeno non ti picchia o tradisce". Puo' essere forse piu' facile tentare un periodo di separazione "di prova" e vedere come va. Se poi sente davvero di non riuscire a muoversi in nessuna direzione, ricorra al supporto di un/a professionista che la aiuti a sbrogliare questa matassa di timori che la bloccano.
Un caro saluto,
dott.ssa Francesca Calvano

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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23 MAG 2022

Gentile utente,
Non è assolutamente ammissibile restare fermi, bloccati e paralizzati in una relazione di questo tipo. Non parliamo di depressione quanto di una difficoltà ad uscire da una relazione dalle caratteristiche descritte e a gestire la separazione dopo tanto tempo. Sembra chiaro che ora si parla di un lavoro che sembra di scardinamento di certezze e punti fermi consolidati e potenti.
Non abbia timore della libertà
Cordialmente
Studio Associato Dott Diego Ferrara Dottoressa Sonia Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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23 MAG 2022

Cara Eleonora,
credo che lei stia attraversando una crisi sia di coppia che personale, riceve pochissimo dal suo ragazzo, sia a livello emotivo, che di dialogo che sessuale, che di prospettive a livello familiare. Ha paura di ricominciare forse perché ha paura dell'ignoto o perché non si sente sicura? é combattuta tra un presente insoddisfacente e un futuro ignoto. Credo che abbia bisogno di indagare il malessere che la attraversa con un professionista per poter " vivere, fare l’amore tutti i giorni, di sorridere come ha sempre fatto, di avere una famiglia e dei figli" e dimenticare come si sente adesso " spenta, non sorrido più, vedo tutto nero, non vedo vie d’uscita per me" . A disposizione anche online per aiutarla in questo percorso. Vedrà che si può tornare a gioire.
un caro saluto
dottor. Marco folla

Dottor Marco Folla Psicologo a Trieste

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