Sono attratta da un altro e ho tradito il mio fidanzato. Amore o
Sono una ragazza di 29 anni e sono fidanzata da 7 con un ragazzo più grande di me di 10 anni, con il quale convivo. Abbiamo una profonda intesa intellettuale che ci ha permesso di stare insieme con molta facilità, creandoci un mondo e un linguaggio tutto nostro. È l’unica persona di cui mi fido ciecamente e con cui mi sento me stessa. Ho sempre pensato fosse l’amore della mia vita e provavo pena per chi non aveva una relazione simile alla mia.
La scorsa estate, dopo i mesi di lockdown, abbiamo conosciuto un uomo il quale mi ha attratto sin dal primo momento. Avevamo modo di vederlo regolarmente (quasi tutti i giorni), il che mi ha permesso sperimentare un’attrazione sempre più forte nei suoi confronti e di verificare il fatto che fosse reciproca, nonostante lo incontrassimo sempre insieme. Prima della nuova chiusura per il covid, l’ultimo giorno che ci saremmo potuti vedere, ho fatto in modo da avere il suo numero, per paura di non avere più la possibilità di incontrarlo.
Da allora ci siamo sentiti regolarmente, ci siamo incontrati, e purtroppo, l’attrazione fisica era talmente forte (più forte di quella che c’è con il mio fidanzato, anche all’inizio della relazione) che più di una volta siamo andati ben oltre. L’intesa oltre che fisica, è anche intellettuale (sebbene, in questo caso, non forte come con il mio fidanzato).
In questi mesi il mio fidanzato sapeva che ci sentivamo ma non è mai stato geloso, non ci vedeva nulla di male, e vedeva tutto ciò come una semplice conoscenza/amicizia.
Più volte, nelle ultime settimane ho cercato di parlare con lui, dicendogli che mi è successa una cosa di cui dovevamo parlare perché potrebbe essere il sintomo di qualcosa che non va tra di noi. Gli ho confessato che provo attrazione per quest’uomo e che ci siamo incontrati un paio di volte mentre lui non era a casa (perché doveva portarmi delle cose).
Non riesco a comprendere le sue reazioni: a volte taglia corto dicendo che se non lo amo più dobbiamo troncare, a volte dice che è una reazione sbagliata che ho avuto in seguito al fatto che siamo sempre chiusi in casa. Ai miei pianti, reagisce scherzando e sdrammatizzando, dicendo che non vuole problemi e che devo smetterla di “fare i capricci”. Ho riflettuto anche sul fatto che la sessualità ha subito un calo da un po’, ma quando provo a parlargliene, il mio fidanzato dice che non è un aspetto importante e che è un periodo transitorio e che può capitare.
Non mi è mai successa una cosa del genere, prima d’ora, e mai pensavo mi potesse accadere. Non so davvero come spiegarmelo.
Ad oggi, dopo 5 mesi, mi trovo in una condizione in cui provo dei sentimenti contrastanti che non mi permettono di essere lucida per valutare la situazione e capire cosa realmente voglio, nonostante ci abbia riflettuto molto.
Provo senso di colpa verso il mio fidanzato, tristezza al pensiero di lasciarlo e rabbia perché lui non riesce a venirmi incontro, ma allo stesso tempo ho paura che la nostra storia si sia trasformata in un’amicizia. L’altro uomo continua ad attrarmi come una calamita ma ho l’impressione che con lui potrei non avere la stessa intesa che ho con il mio fidanzato, neanche con il tempo. Inoltre, continua a dirmi che mi aspetterà, che mi darà tutto il tempo che voglio per riflettere, perché vuole stare con me.
Non so perché mi sia successo tutto ciò.
È possibile che le dinamiche del lockdown abbiano influito? (sebbene l’abbia conosciuto nel periodo di apertura, quindi non era un bisogno di “novità”). È lo stress? È un sintomo di alcuni problemi nella nostra relazione? Oppure mi sono realmente innamorata di un altro?
Mi sento bloccata in questa situazione e non so come uscirne.