Mia sorella lavora in camera di commercio all' ufficio del personale. Hanno da poco fatto assunzione di una persona appartenente alle categorie protette . premetto che anche io sono delle categorie protette. Avevo chiesto a mia sorella se poteva provare a chiedere se potevano considerare me per quel posto ma mia sorella mi ha detto di no che non mi poteva aiutare. Così ora sono al limite dello stress e nervosa. Sono arrabbiata molto con mia sorella. Penso che se ne sia fregata del fatto che io soffro per questo. Vedo che mia sorella non ci pensa anzi continua a fare come se niente fosse fregandosi di come mi sento io.... Questo è uno sfogo . se mi potete rispondere grazie.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
6 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Skyler,
sicuramente nell'assegnazione dei posti di lavoro nel pubblico impiego, benchè come categoria protetta, ci sono delle graduatorie da rispettare e forse per questo motivo sua sorella non ha potuto agevolarla.
Se però sua sorella non le ha dato spiegazioni e lei dall'altra parte non le ha chieste, è evidente che c'è qualche contrasto con problemi di comunicazione.
In tal caso è consigliabile per lei un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale per apprendere strategie comunicative più efficaci e provare a risolvere le incomprensioni con sua sorella.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
6 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gen.le Skyler,
mi rammarico molto per la sua sofferenza, immagino possa essersi sentita in qualche modo non ascoltata, non accolta, non sostenuta da sua sorella. In questo frangente provare frustrazione e rabbia è normale, in quanto ha sperimentato una lesione dei suoi bisogni. Quello che colgo è però una certa difficoltà di comunicazione tra lei e sua sorella, che è evidente da quella che è la sua descrizione. Potrebbe esserle utile cercare di parlare esplicitamente con lei della sua sofferenza, del suo vissuto, chiedendole anche di esprimere ciò che lei pensa e quali sono le sue ragioni. Farlo il un ambiente protetto e in cui un professionista possa aiutarvi a esprimere al meglio tali vissuti potrebbe essere una soluzione. Diversamente potrebbe anche lei intraprendere un percorso per cercare di elaborare queste emozioni e questi pensieri frequenti che ha. Sicuramente c'è qualcosa alla base, e cercarlo potrebbe aiutarla molto.
Resto a disposizione. Un saluto
5 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Skyler,
Invece di nutrire questo risentimento che le causa tanto disagio e stress, provi a parlare serenamente e senza rivendicazioni con sua sorella, chiedendole se ci fosse davvero la possibilità di aiutarla nel rispetto delle regole. In caso affermativo, cerchi di capire con lei le ragioni del suo rifiuto.
Sarà comunque un’utile occasione per indagare e/o rinsaldare i vostri rapporti.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Falcolini
5 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara,
Il tuo "sfogo" trova quì uno spazio dove poter essere riversato e, compreso. le ragioni della tua rabbia sono legittime e meritano di non restare parole incise su un box domande. Ascolta, ascoltati e cerca di guardare a più ampio raggio i sentimenti che ti ribollono dentro. Ho la sensazione che ciò che provi non sia solo il riflesso di quanto è accaduto, ma abbiano trovato eco e risonanza con sentimenti sedimentati dentro e credo che andare a fondo nell'esplorare il rapporto con tua sorella, capire perchè sia per te tanto inaccettabile il fatto che lei mostri disinteresse per la tua sofferenza è ora molto importante.
Non lasciar cadere nel vuoto l'occasione di poter partire da quì, da questo episodio per poterti confrontare con qualcosa che dentro te chiede di essere ascoltata.
Io sono quì, online, qualora abbia voglia di esplorare queste dinamiche insieme.
Ti abbraccio.
Dott.ssa Guercioni Clarissa
5 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Skyler,
Mi dispiace se ciò la fa stare male.
Tuttavia sua sorella le aveva detto sin dall'inizio che non avrebbe potuto aiutarla.
Non avrebbe potuto non significa che non avrebbe voluto.
Sarebbe stato peggio se le avesse garantito che l'avrebbe assunta per poi non farlo dopo.
Ad ogni modo le consiglierei, con una comunicazione assertiva, di spiegare a sua sorella come sta, le emozioni che sta provando, il suo malessere.
Non so come sono i suoi rapporti privati con sua sorella prima che chiedesse l'assunzione, tuttavia la comunicazione assertiva aiuta molto.
Resto disponibile se vorrà crearsi uno spazio suo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che le crea malessere emotivo.
Cordiali saluti.