Sono ancora innamorata di lui ed emotivamente bloccata.
Salve, ho deciso di scrivere qui la breve storia che mi ha cambiata del tutto. Non riesco ad avere risposte da me stessa e non ce la faccio più ad avere questo peso sul cuore, sono troppi anni che non vado avanti, sono come immobilizzata, in ogni aspetto della mia vita, vorrei parlarne con qualcuno, qualcuno che può veramente darmi un aiuto. Voglio anche capire che tipo di persona è quella che mi ha ridotto in questo modo e se mi ha presa in giro come penso, oppure no... risposte che non posso avere dalla persona in questione, perché mi ha allontanata del tutto. Sarò lunga, quindi, mi scuso già da ora. Tutto ha inizio ai tempi della scuola superiore, era l’anno scolastico 2006/2007, anno in cui ci siamo diplomati. Lui frequentava il liceo scientifico, io un istituto tecnico. Quando all’inizio dell’anno lo vidi per la prima volta fu un colpo di fulmine, mi fermai a guardarlo come la creatura più bella che avessi mai visto, lui non si accorse di me subito, ma dopo un po’ di mesi, credo… non ricordo precisamente quando, ma un giorno ci guardammo e non abbiamo più smesso. Piccolo particolare: durante l’anno una mattina lo incontrai in un bar che frequentavo spesso, prima di entrare a scuola, e lui mentre beveva il suo cappuccino al bancone alzò gli occhi al cielo come scocciato di vedermi quando entrai; fu terribile per me, tanto che decisi di non frequentare più né quel bar né altri posti che in genere frequentava anche lui... decisi di sparire dal suo raggio (anche se questo significava limitarmi). Da allora lui ha iniziato a frequentare i “miei spazi” e quando lo incontravo mi fissava intensamente, delle volte con la bocca aperta, anche se era in compagnia di altre pseudo-fidanzate, si alienava e mi dedicava i suoi occhi. Sembrava felice di vedermi. Che confusione. Io lo amavo già. Verso la fine dell’anno scolastico, sarà stato il mese di marzo, avevo ormai perso quasi tutte le speranze che lui prendesse una qualche tipo di iniziativa per conoscerci, un mio amico, un giorno, sapendo che mi piaceva moltissimo si avvicinò a lui, gli disse che volevo conoscerlo e lo portò da me in accordo con la mia migliore amica. Si avvicinò, ci lasciarono soli e io gli domandai solo come si chiamasse e di dove fosse. Lui mi rispose e io fui in grado di dirgli soltanto: , e me ne andai correndo (scappai). Non so perché. Nelle settimane e nei mesi successivi ci incontrammo spesso, ci guardavamo come al solito, ma io non avevo il coraggio di salutarlo e lui nemmeno accennava ad un saluto. Sentivo un’attrazione per lui che non posso descrivere, e sembrava che fosse reciproca. Lui mi guardava mentre io non me ne accorgevo, a detta dei miei amici. Finito l’anno scolastico, d’estate ci incontrammo casualmente ad una festa di paese che non era né il mio né il suo; speravo di incontrarlo, in realtà, tra migliaia di persone e a fine serata fu come un abbaglio… meraviglioso, io senza accorgermene gli sorrisi e lui anche. Fu in rincorrersi di sguardi… lui sembrava stregato, io, ovviamente, felicissima. Sembrava che volesse avvicinarsi, mi dicevano le mie amiche, mentre io gli davo le spalle perché non riuscivo a guardarlo, ero troppo emozionata. Alla fine lui non ha avuto il coraggio di avvicinarsi e l’opportunità svanì. Nel settembre del 2007 mi iscrissi all’università. Frequentavo spesso la facoltà di economia perché una mia carissima amica ne seguiva i corsi, quindi quasi tutti i giorni ero lì di passaggio. Un giorno tra i banchi (di un’aula della facoltà di economia), dove c’erano almeno 60 persone, vedo una figura che mi era familiare, una figura che mi piaceva moltissimo, era di spalle. Era lui. Passarono altri mesi, ci incontrammo solo una volta da allora nei corridoi, ovviamente ci guardammo per tutto il tempo e anche oltre… mi girai a guardarlo, ma lui mi aveva anticipata, era già girato a guardarmi. Guardarlo mi faceva sentire un calore al petto che mai mi aveva attraversato. Durante la seconda sessione di appelli, nella seconda metà di luglio, dovevo sostenere un esame, lui anche. A fine giornata ci incontrammo davanti alla sua facoltà casualmente, mentre io stavo andando a prendere il pullman per tornare a casa. Lui si avvicinò a me… per poco non mi sfiorava, ma non mi disse niente, né mi fermò. Salita sul pullman, fatto il biglietto e fermatami a parlare con una conoscente sulle scale dello stesso, mi giro e me lo ritrovo sotto il pullman, lui. Io finisco di conversare, e vado a sedermi dietro.. il pullman era deserto. Sale anche lui, fa il biglietto e viene a sedersi dietro di me. Lì mi prende il panico. Ad un certo punto si alza, mi guarda e mi dice, … da lì in avanti continuiamo a parlare di cose futili, banalissime, tipo l’orario di partenza del pullman, mentre ci scrutiamo a vicenda, dopodiché mi chiede il permesso di sedersi vicino a me e io ovviamente gli dico di sì. Per tutto il tempo del viaggio - un’ora - non fa che guardare quello che faccio, quello che ho in borsa, oltre a guardare nella mia ampia scollatura a V (se lo avessi saputo quella mattina…); l’imbarazzo era al massimo, l’attrazione anche (da parte di entrambi). Guardandolo sembrava che non vedesse l’ora di saltarmi addosso. A fine corsa, mi chiede il numero di telefono. Altro piccolo particolare: in agosto lui mi scrive in una tarda serata di un giovedì: , io era già a letto, e per giunta avevo finito il credito sul cellulare, così gli rispondo solo con uno squillo addebitato, sperando che capisse. Da allora passarono dodici giorni in cui lui sparì del tutto. Stremata, smisi di cercarlo. Al terzo giorno di silenzio finalmente mi scrive.. arrabbiatissimo, dicendomi che quella sera era sulla strada per venire da me… ma io non lo sapevo!!! Come faccio a saperlo se mi scrivi solo ? Comunque, passato agosto, tra tantissimi messaggi, lui a settembre, decide di venire a trovarmi (abitiamo a un’ora e un quarto di distanza). Il primo appuntamento, non ci siamo staccati un attimo.. c’era come un’attrazione fatale. Lui quella sera voleva andare oltre, ma io non me la sono sentita, nonostante ne avessi voglia, avevo bisogno di capire quel rapporto che cosa fosse, avevo paura. Ci sentiamo per circa sette mesi. In questi mesi lui è stato quasi del tutto assente, per la verità. Nel mese di novembre, io lo incontro in maniera fortuita, passandogli davanti, non lo saluto, lui non si accorge di me perché stava leggendo un volantino, ma l’amico che gli stava vicino si. La settimana dopo, sempre di venerdì e allo stesso orario, mi ritrovo piantonati tutti i suoi amici e lui in mezzo.. nel medesimo punto della settimana precedente, in pratica stavano aspettando che passassi di lì. Lui mi ferma, i suoi amici se la svignano, e mi saluta chiedendomi se mi andasse di vederci dopo i corsi. Io, ovviamente, gli rispondi di sì, nonostante nei mesi precedenti avesse dimostrato non solo poco interesse per me, ma azzarderei a dire nessun interesse. Prima di questo incontro, addirittura, io gli domandai se potesse aiutarmi con un ragazzo che mi stava molestando in facoltà… e lui mi rispose male, mi disse che lui non era il mio fidanzato (tutto questo sempre via sms, lui non mi ha telefonato solo una volta in sette mesi). Comunque, dopo i corsi, quel giorno, passammo insieme due ore, un po’ a punzecchiarci, per la gelosia di lui, che sinceramente io non riuscivo e ancora adesso riesco a spiegarmi (dopo che mi aveva scritto esplicitamente che non era il mio fidanzato), un po’ a coccolarci. Prima di avvicinarci, ci fu un po’ di imbarazzo, dovuto anche al tempo che era trascorso; io gli sorrido lui in un memento di spontaneità si gira, dandomi le spalle.. mi sporgo per capire perché, e lo trovo con un sorriso a 32 denti. Dolcissimo. Durante le coccole, lui mi chiede se a Natale voglio andare da lui… io sbalordita, stranita, ma felicissima gli rispondo di sì. E lui, al mio ‘sì’ è strafelice. Ci salutiamo.. e a dicembre, il silenzio. Nel mese di gennaio entro su facebook per vedere se avesse scritto qualcosa e trovo un post dei primi giorni di dicembre, con scritto . Lo chiamo gli chiedo spiegazioni, e lui mi dice che effettivamente ha conosciuto una donna, ma che . Continuiamo a sentirci, mi dice parole dolci tutte le volte. Ma un bel giorno gli viene in mente di scrivermi che forse è meglio chiudere perché questa storia è troppo complicata e perché ci siamo visti pochissime volte. Io non lo accetto, lui mi chiede di dargli una prova del mio interesse per lui, lui dice che io non ho fatto niente: ma io non ho mai fatto niente per un uomo, sono sempre stata corteggiata e sinceramente non so come comportarmi, cosa fare. Così, in un momento di follia (perché non è da me), scrivo un post sul suo diario facebook, citando il ritornello di una bellissima canzone appena uscita in radio. Non lo avessi mai fatto: lui si arrabbia moltissimo, mi dice che quelle cose devo scriverle in privato. Io ribatto che forse lui si è arrabbiato solo perché ha paura che quelle parole possa leggerle un’altra persona (la sua nuova conoscenza) e lui mi risponde: . Cancello il post dal suo diario e da allora ho chiuso completamente con lui e lui con me. Passano mesi, siamo nel 2009, e nonostante le sue parole, lui si comporta in modo starno. Su facebook pubblica la canzone dalla quale avevo estratto il famoso ritornello, definendola bellissima, pubblica la mia canzone preferita del mio cantautore preferito e altre cose che sono chiaramente riferite a me. Ma, in tutto ciò, non si fa sentire. Un giorno, addirittura, al campus, mentre stavo correndo per andare a prendere il pullman (ero in estremo ritardo) lui mi vede da lontano, si rigira di spalle, continua a camminare verso il terminal, e quando sono appena dietro di lui si gira all’improvviso e si ferma di scatto.. io non faccio in tempo a fermarmi e vado dritta fra le sue braccia. Ci guardiamo per un po’, lui con aria compiaciuta, io arrabbiata, ovviamente e scappo via. Mentre vado via lui continua a guardarmi, sembrava quasi offeso. LUI??? In conclusione lui, si è fidanzato con l’altra che all’epoca aveva trent’anni e io, ancora qui, che sono innamorata persa. Dopo di allora ci siamo incontrati pochissime altre volte sempre fortuitamente. Lui continua a guardarmi come sempre. Insomma, io non riesco a togliermelo dalla testa lo vorrei nella mia vita, ma lui è troppo distante da me per poter fare qualcosa e dopo tutti questi anni io non posso cercarlo.. fino allo scorso anno era ancora fidanzato con l’altra.. hanno quasi dieci anni di differenza. Non me lo spiego, non so spiegarmi perché non stiamo insieme. Da allora io mi precludo a qualunque relazione, per me lui è diventato il modello al quale comparare tutti gli altri. Non c’è uomo che tenga. Per me c’è solo il suo viso. Mi sembra un’ossessione. Non lo penso spesso, ma quando lo penso, ancora dopo tutti questi anni mi sembra di impazzire.