Sogno di diventare medico

Inviata da Miriam22 · 2 ott 2019

Buongiorno a tutti, cercherò di essere breve anche se sarà difficile. Sono Miriam, ho 22 anni e da quando ricordo, cioè da sempre, ho avuto il sogno di diventare un medico. Purtroppo le cose non sono andate come avrei voluto. Ho riprovato il test ben 3 volte,la terza volta sfiorando per un pelo il punteggio necessario. Non avrei mai pensato, prima di approcciarmi a questo mondo, di arrivare a provarci 3 volte dato che ho sempre pensato di essere in gamba e sufficientemente capace da farcela al primo tentativo. Il non aver passato il test la prima volta mi ha fatto entrare in un tunnel che definirei quasi di depressione, mi sentivo stupida, incapace e avevo perso quel po' di autostima che fino a quel momento avevo avuto. Inutile dire come mi sono sentita la seconda volta, quando la mia amica di sempre quel maledetto test lo ha passato alla grande e io ancora no. Grazie all'appoggio di mia sorella di 3 anni più piccola e materialmente di mio padre, ho deciso di riprovarci una terza volta. Forse sbaglio il termine o forse no. Forse ho davvero soltanto riprovato non dando il massimo. Sono sicura quasi al 100% che le lacune riguardo alle materie del test erano davvero nulla in confronto al problema principale del mio fallimento, cioè la scarsa autostima e la forte agitazione che mi hanno mandato in crisi e che mi hanno fatto rendere meno di quello che avrei potuto. Da una parte riconduco questo disagio alla maturità. Non sono mai stata una ragazza ansiosa, ho sempre studiato tantissimo forse troppo, ho sempre amato studiare e ho sempre amato andare a scuola. Ma la mia distrazione non mi ha mai fatto dare il massimo, sempre un po' meno, anche alla maturità, a distanza di un anno dal momento più brutto della mia vita, cioè la perdita di mia mamma per un tumore. Saranno state tutte queste sfortune insieme che forse mi hanno fatto partire col piede sbagliato il percorso universitario. Mi sono comunque iscritta a biotecnologie, vivendo malissimo il primo anno e anche parte del secondo, sempre con la speranza di cambiare corso di studi e sentendo di essere in uno stato di precarietà. Ora per fortuna ho terminato questo percorso e a breve ci sarà la laurea e anche con un buon voto. Sono già iscritta alla magistrale in Biotecnologie mediche e le cose sembrano momentaneamente essersi messe a posto da sole. Quello che però vi voglio chiedere è un consiglio non per me , cioè non solo, ma anche per mia sorella che quest'anno ha cominciato l'università e a 18 anni ha passato al primo tentativo lo stesso test di medicina. Per il momento è iscritta a ingegneria biomedica ( dopo qualche giorno di indecisione tra biomedica e meccanica per le quali ha passato benissimo il Test). Mia sorella è davvero una ragazza intelligentissima, preparata, con la testa sulle spalle e la stimo tantissimo per la sua caprbietà, molto diversa dallamia. Io sono molto più orgogliosa, pessimista e facilmente mi demoralizzo nonostante alla fine io non molli mai lo stesso. Ma le ci mette un impegno diverso in quello che fa e da sempre amici , genitori e parenti lo hanno notato. Quando ha scoperto il punteggio di medicina me lo ha tenuto nascosto per non farmj stare male, sapendo quanto ci tenessi e sapendo che non mi sarei vista da nessun altra parte se non in un ospedale o in uno studio medico. Ha sempre detto di non aver un sogno a differenza di me e che le piacciono tante cose, che le porterebbe a termine tutte bene e che in fondo sente che la "Matematica" è quella che ama di più e che non vorrebbe rincunciare a studiarla . Dall'altro lato non so per quale motivo, dato che nessuno in famiglia è nel campo medico o scientifico, siamo entrambe molto appassionate alla medicina e alla scienza in generale. Ora per non farmi soffrire ha deciso che rinuncerà a studiare Medicina tranquilizzandomi che è contenta anche della sua prima scelta, cioè di ingengeria. Ma io non sono tranquilla, mi sento terribilmente in colpa, vorrei sparire, vorrei che fossesolo un incubo e non vorrei riaprire di nuovo questa ferita che in ogni caso mi porterò sempre dietro. Inoltre giuro che ho sempre voluto fare il medico per la semplkce propensione a fare del bene e neanche lontanamente per lo stipendio, ma ora che ho saputo il risultato di mia sorella mi rendo conto che per lei sarebbe anche una fortuna enorme per il suo futuro, considerando le difficoltà del mondo del lavoro oggigiorno. Vi prego, datemi un consiglio.

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Miglior risposta 3 OTT 2019

Gentile Miriam,
comprendo la sua sofferenza per aver dovuto rinunciare ad un sogno e per tutte le fatiche connesse, ma non è possibile darle un consiglio che riguardi sua sorella: se ha già preso la sua decisione credo che vada lasciata libera di fare come vuole.
Mi permetto, invece, di riportare il focus su di lei: il suo scritto mi ha trasmesso ansia e inquietudine, nonostante lei affermi di non essere ansiosa, e poi c'è quel lutto materno che appare tra le righe, sommerso da libri e compiti.
Si rivolga ad uno psicologo e si prenda del tempo per sé, per fare il punto sulla sua vita e i suoi affetti, sulle prove che ha dovuto affrontare, sulla competizione con sua sorella e, in definitiva, sul suo futuro.
Le faccio i miei più sinceri auguri

Dott.ssa Roberta Altieri Psicologo a Milano

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