Ciao, ho 18 anni ed è ormai da qualche anno che mi interrogo su me stessa, sui sentimenti che provo e le cose che penso. Spesso non riesco ad esternare quello che provo e per questo motivo, specialmente in famiglia, si creano moltissimi litigi tra me e i miei genitori. Non so di preciso cosa mi piace e cosa voglio fare nella vita, cambio idea molto spesso su quasi tutte le cose. A volte mi rendo conto di avere degli sbalzi d’umore frequenti, che possono essere innescati da azioni fatte dalle persone che mi circondano. Penso spesso al suicidio, ma so che non potrei mai riuscire a togliermi la vita. Qualche anno fa mi tagliavo, ma poi ho smesso. A volte però sento un urgente bisogno di rifarlo, ma alla fine non lo faccio mai. A volte quando sono arrabbiata o delusa da me stessa mi immagino a farmi del male. Per esempio stasera ho pensato di spaccare una bottiglia di vetro sul pavimento e camminare sui vetri rotti a piedi nudi. Oppure una volta ho avuto la fortissima voglia di buttarmi sotto un treno che passava. Non so se avrei veramente il coraggio di fare queste cose, ma le scene che mi immagino nella mia testa sono talmente vivide che mi sembrano vere. E ho paura che un giorno o l’altro potrei fare qualcosa di cui poi mi pentirei. E non voglio far soffrire le persone attorno a me. So che il suicidio non è la via migliore e passerei semplicemente il mio dolore sulle persone attorno a me. Ho parlato una volta con lo psicologo della scuola ma non mi sono sentita aiutata. Gli avevo riferito che pensavo di essere borderline ma mi ha detto che me ne ero solo auto convinta. Ho un estremo bisogno di parlare con qualcuno, voglio sapere cosa ho che non va.
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29 NOV 2018
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Gentile Matilde, sicuramente vive una condizione di disagio che sente la necessità di affrontare e sarebbe il caso di lavorare su questa situazione con un professionista per cui le consiglio di fare una psicoterapia per avviarsi ad una fase successiva della sua vita con maggiore stabilità.
Dott.ssa Graziella Pisano, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Frattamaggiore (NA).
30 NOV 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima, lei è sicuramente una persona confusa e che, come riferisce, ha bisogno di esternare le sue emozioni e pensieri. A qualcuno. Che la faccia sentire compresa e che la possa aiutare. Una volta è andata male, ma questo non significa che non possa andare bene alla seconda. Faccia qualcosa per se stessa: si affidi ad uno psicoterapeuta, possibilmente ad indirizzo psicoanalitico. Lo faccia per se stessa. In bocca al lupo!
30 NOV 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Matilde, non mi sembra che i disturbi che descrivi denotino una sindrome border line ma certo sono molto seri.
Occorrerebbe che Tu intrapprendessi una seria intensa psicoterapia psicodinamica, altrimenti detta psicoanalisi.
E credo sia urgente.
Io resto a Tua disposizione, anche per eventuali ulteriori chiarimenti e Ti saluto con viva cordialità.
Dr, Marco Tartari, Roatto Asti
30 NOV 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Matilde, (uso il "tu" perché lavoro spesso con bambini e ragazzi) mi dispiace, umanamente, per la tua sofferenza. Bisogna considerare che alla tua età è frequente vivere i conflitti con la famiglia in modo esasperato. Sicuramente hai molti problemi con i tuoi, e purtroppo li vivi in modo tragico, ti manca ancora quell'equilibrio che si raggiunge più tardi nella vita. E' possibile che tu abbia tratti borderline, ma per stabilirlo sarebbe necessario sottoporti ad una serie di test, non si può stabilirlo così su due piedi. E poi è veramente importante per te saperlo? La psicologa della scuola mi sembra sia stata molto superficiale. Tu hai un disagio che merita un attento ascolto. Dalle tue righe, inoltre, ci sono delle note altruistiche (il suicidio come causa di sofferenza per le persone vicine). Questo altruismo potrebbe essere valorizzato se tu riesci a trovare un senso alla vita aiutando le persone con volontariato o altro, come accade nel nostro lavoro. Probabilmente non puoi affrontare una psicoterapia per problemi economici. Ma ci sono varie soluzioni alternative. Il medico di famiglia ti può aiutare ad accedere ad un trattamento presso la ASL; ci sono poi gruppi gratuiti di auto-aiuto; molti di noi, e io sono un o fra questi, lavorano con i giovani a metà prezzo. In particolare, se ti può aiutare, posso offrirti un colloquio telefonico gratuito. In ogni caso abbi cura di te!! Sono problemi che alla tua età possono migliorare rapidamente, mentre ogni anno che passa rende il lavoro più difficile
Un caro saluto
Leopoldo Tacchini
30 NOV 2018
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Gentile Matilde,
occorre che lei esprima questo disagio con una persona che possa accoglierla e accettarla incondizionatamente all'interno di un setting specifico. La fase adolescenziale è di per se caratterizzata da sbalzi d'umore e atteggiamenti di trasgressione, l'ambiente circostante fatica a comprendere questi atteggiamenti.
Purtroppo lo psicologo a scuola effettua in genere solo un ascolto generico, a volte sono insegnanti che attuano il servizio ai quali mancano strumenti specifici di lettura del disagio.
In ogni caso sarebbe opportuno iniziare un percorso psicologico in ambito privato o pubblico con una certa continuità per migliorare il proprio benessere personale.
Cari saluti
Dr.ssa Donatella Costa
30 NOV 2018
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Gentile Matilde, l adolescenza è un periodo durante il quale la personalità si va formando e le reazioni emotive sono difficile da gestire e contenere. Spesso se la famiglia non è attenta a capire cosa sta succedendo nella mente dei ragazzi, capita di trovarsi smarriti (nella tua lettera non parli dei tuoi genitori e di come sia il rapporto) allora è importante chiedere aiuto sia in famiglia sia agli psicoterapeuti affinché si possa trovare un giusto equilibrio. Un saluto