Salve a tutti, è una ragazza di 19 anni a scrivervi. Come premette il titolo, soffro di un disturbo di ipocondria parecchio debilitante. Aggiunto che ho diagnosticato da anni un disturbo bipolare di personalità, e queste fasi da "malata immaginaria" mi capitano solo nel momento "down", perché quando sto su è proprio il mio ultimo pensiero, ma da qualche settimana a questa parte è peggiorato il tutto, compromettendo parecchio la qualità della mia vita. Ho fatto svariate analisi, tra cui una generale del sangue che ricerca tutti i valori, e non ne ho neanche uno fuori dalla norma, e la mia parte cosciente mi porta ad ammettere che si tratta appunto di un problema psichico, ma nei momenti di ansia generalizzata, veramente riesco a percepire ogni sintomo fisico somatico, tanto che ormai ogni volta che mi prendono queste fortissime preoccupazioni mi sale una leggera febbre, formicolii ovunque, tremori, pruriti.. Sto lavorando davvero tantissimo su me stessa, auto convincendomi di essere appunto sanissima, e di dover preoccuparmi più dell'aspetto psicologico. Descrivo questo episodio ipocondriaco il peggiore di tutti, perché essendo fidanzata da pochi mesi con un ragazzo a cui tengo veramente molto, sono arrivata a pensare di averli passato l'HIV (esame fatto, negativo), tanto che ad ogni suo minimo sintomo di malessere fisico mi sento malissimo.. Non vivo più.. Il fatto è che riconosco tutto questo, ma la mia mente mi gioca brutti scherzi e mi provoca un malessere fortissimo. A settembre rivedrò la mia psicoterapeuta, già stata informata di questa problematica. Ma non riesco a stare tranquilla.. Non voglio continuare a spendere soldi in analisi risultanti tutte negative.. È possibile uscirne?
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13 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Iride,
sì, dovrebbe essere non troppo difficile uscirne. Forse le conviene provare con la Terapia Strategica Breve: ha ottime tecniche per il suo disturbo.
Cordiali saluti
11 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Iride,
mi sembra di capire che hai già avuto una precedente esperienza di psicoterapia di cui però non dici nulla riguardo a durata e risultati ottenuti.
Purtroppo accade spesso che diversi pazienti non sono continuativi nel percorso di terapia, non si affidano alle indicazioni del terapeuta, sono poco collaborativi e non eseguono gli "homework"(i compiti a casa) che permettono di passare dagli insight (le cose che si capiscono in seduta) ai relativi agìti (nuovi comportamenti più funzionali).
E' ovvio che con questi presupposti la psicoterapia non dà quei risultai stabili che potrebbe dare (come presumibilmente è accaduto nel tuo caso).
Pertanto sarà bene che tu, ricontattando a settembre la tua psicoterapeuta, tenga presente tutto ciò sapendo che normalmente un buon percorso di psicoterapia dovrebbe avere la durata di almeno un anno con regolari sedute a cadenza settimanale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
11 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Iride
ti farebbe proprio tanto bene intraprendere un percorso di psicoterapia dove potresti apprendere una tecnica molto utile per i tuoi problemi.
La Tecnica in questione è il Training Autogeno di base di J.H.Schultz che offre la possibilità di poter, con l'apprendimento, sostituire i "vissuti negativi" legati al corpo (tipici dell'ipocondria) con vissuti positivi collegati alle percezioni di rilassamento e distensione muscolare e bilanciamento del sistema neurovegetativo.
Teniamo anche presente che la suddetta tecnica ha anche un alto valore di prevenzione in quanto volg,e con l'utilizzo di determinate formule, al mantenimento della salute di corpo e mente.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.