Soffro di dolori cronici, mi sento vuota e spenta
Sento che la mia vita è un fallimento. Desidero avere una psicologa esperta in malattie croniche, che mi possa aiutare a vedere la mia vita diversamente.
Sento che la mia vita è un fallimento. Desidero avere una psicologa esperta in malattie croniche, che mi possa aiutare a vedere la mia vita diversamente.
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Cara Mery,
capisco quanto possa essere difficile e faticoso convivere con una malattia cronica, soprattutto quando il dolore è una presenza costante nelle tue giornate. Vorrei invitarti a ricordare —soprattutto quando è difficile farlo — che la malattia è una parte di te, non il tutto.
Un percorso psicologico può essere un valido aiuto per imparare a gestire meglio la malattia, il dolore e le emozioni che inevitabilmente si intrecciano con essa. Nelle situazioni di dolore cronico, è importante che il trattamento sia di tipo multidisciplinare, proprio perché mente e corpo sono strettamente collegati. Il dolore genera tensioni ed emozioni che possono alimentare ulteriormente il dolore, creando un circolo vizioso che è necessario interrompere per migliorare il benessere complessivo.
Mi occupo di malattie croniche e disturbi psicosomatici sia in un centro multidisciplinare a Roma che online, collaborando anche con alcune associazioni. Se ti trovi in un’altra città o desiderassi esplorare altre possibilità, posso aiutarti a individuare uno specialista adatto con cui iniziare questo percorso.
Un caro saluto,
Dott.ssa Nicole Urbini
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Gentilissima Meryy, grazie per essersi rivolta a noi innanzitutto. Capisco il suo senso di fallimento, e comprendo soprattutto il suo bisogno di aiuto per gestire il suo malessere. Resto a disposizione qualora abbia necessità di iniziare un percorso in questa direzione, cordiali saluti
AV
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Gentilissima,
Grazie per la sua condivisione: le malattie croniche spesso limitano la vita di chi ne è affetto in maniera preponderante, e trovare un proprio equilibrio può essere difficile. Affrontare la vita con un corpo malato, che spesso non si sente proprio o si sente in opposizione a sé, obbliga a un confronto costante con limiti per cui non si ha colpe
Però la vita non finisce con una malattia cronica, e gratificazione, senso e significato non dipendono esclusivamente da quest’ultima: imparare ad ascoltare il proprio corpo, convivere con esso, scoprire ed esplorare i propri limiti ma soprattutto il campo delle possibilità all’interno di quest’ultimi è proprio quello che si può affrontare in un percorso psicologico
Se avesse piacere, rimango a disposizione, online e a Torino
Cordialmente
Dr Matteo Sesia
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Buongiorno,
grazie per aver condiviso con sincerità il suo sentire, che sicuramente porta con sé molta sofferenza e fatica. Quando si convive con una malattia cronica, è normale attraversare momenti in cui ci si sente bloccati, senza prospettive, con la sensazione che tutto ciò che si fa perda di significato o valore.
Il suo desiderio di cercare una psicologa esperta in malattie croniche è un passo importante e molto maturo. Lavorare con una professionista che conosce le dinamiche psicologiche legate alle condizioni croniche può aiutarla a:
elaborare i vissuti di perdita, rabbia, tristezza o senso di fallimento;
costruire nuovi modi di guardare alla sua vita e alle sue risorse, anche in presenza della malattia; rafforzare le strategie di adattamento e resilienza;
ritrovare spazi di benessere e progettualità personale, anche piccoli, ma significativi. Saluti
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Salve Mery
Comprendo per esperienza diretta quanto sia complicato convivere con dolori cronici, quanto siano invalidanti e quanta fatica si faccia affinché possano essere riconosciuti, diagnosticati e trattati adeguatamente.
Capisco anche le difficoltà relazionali che il dolore comporta, la paura di perdere i propri affetti, di non essere creduti o compresi.
Mi occupo specialmente di dolori cronici a carico del pavimento pelvico.
Posso dirle, a partire dalla mia esperienza, che la psicoterapia può aiutare nell’elaborazione delle emozioni che accompagnano i vissuti dolorosi e le fasi di acuzie, può aiutarci a comprendere che nonostante la sofferenza, la vita non si ferma alla malattia, che si può imparare a conoscerla e a riscoprirsi anche attraverso i problemi che affrontiamo.
Soprattutto: lei non è il suo dolore. Certo, in questa fase le appartiene, le toglie le forze, la fa sentire spenta ma se trova i giusti strumenti per auto-sostenersi, le diventerà più sopportabile e meno spaventoso.
Resto a disposizione e le faccio un grande in bocca al lupo.
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Ciao, grazie per aver condiviso un pensiero così intimo e doloroso. Sentirsi un fallimento è un'esperienza profondamente faticosa, soprattutto quando si convive con una malattia cronica che può mettere alla prova corpo, mente ed emozioni ogni giorno. Quello che stai provando merita ascolto e rispetto, non giudizio.
Il desiderio di trovare una psicologa esperta in malattie croniche è già un primo passo importante: riconoscere di aver bisogno di aiuto e voler cambiare il modo in cui guardi la tua vita è un segno di forza, non di debolezza.
Ti consiglio di cercare una/un professionista che abbia esperienza in psicologia della salute o psicosomatica, meglio se specializzata/o nel supporto a persone con patologie croniche. Se hai difficoltà a trovare qualcuno, puoi iniziare rivolgendoti al tuo medico curante, a un consultorio o a un’associazione legata alla tua patologia: spesso offrono percorsi psicologici mirati o indicazioni su professionisti qualificati.
Nel frattempo, prova a concederti uno sguardo più gentile: non sei un fallimento, ma una persona che sta attraversando qualcosa di estremamente difficile e che ha il coraggio di chiedere supporto. E questo, già di per sé, vale molto.
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Buongiorno gentile Utente, le sue parole portano con sé un peso emotivo importante e meritano ascolto, rispetto e attenzione. Sentirsi come un fallimento è una sensazione dolorosa che spesso non riflette la realtà dei fatti, ma piuttosto il modo in cui, in determinati momenti di difficoltà, la nostra mente interpreta la nostra esperienza di vita. Le malattie croniche, purtroppo, possono amplificare questo vissuto, perché non toccano solo il corpo, ma anche la qualità della vita, l'autonomia, la progettualità, e mettono a dura prova la fiducia in sé stessi e nel futuro.
Il desiderio che esprime di voler essere accompagnata da una psicologa esperta in malattie croniche è un segno chiaro della sua volontà di prendersi cura di sé e di cercare uno sguardo diverso, più comprensivo e magari più gentile, verso la sua storia. È un passo importante. La psicoterapia, soprattutto quando condotta da un professionista che conosce profondamente le implicazioni psicologiche delle condizioni croniche, può aiutarla a rileggere la sua vita non attraverso la lente del fallimento, ma con quella della resilienza, del valore che c’è anche nel resistere, nel cercare, nel continuare a sentire.
Esistono percorsi validati e approcci integrati che possono aiutarla non solo a gestire meglio l’impatto della malattia cronica, ma anche a rimettere in dialogo le sue emozioni, i suoi bisogni, e la sua identità. Sentirsi falliti è spesso il risultato di un giudizio severo, che può essere stato interiorizzato nel tempo. La psicoterapia può restituirle il diritto a vedersi con occhi nuovi.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
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Buongiorno Mery,
intanto ha fatto un primo importante passo: condividere con noi la sua sofferenza nel vivere.
Non ci dà alcuna informazione su di lei, quindi non è facile fare un intervento che possa esserle utile.
Sarebbe tanto importante sapere di più: quanti anni ha? Che malattia cronica ha? Vive da sola?
Perché parla di fallimento? Perché, oltre al danno/ingiustizia di dover convivere con una malattia cronica deve anche convivere con il giudizio che lei dà a se stessa? Che colpe ha?
Forse bisognerebbe partire da qui....
Rimango a disposizione per un approfondimento insieme.
Un cordiale saluto
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Buongiorno Mery,
Lei accenna a dolori cronici, che di per se' possono avere un impatto molto pesante sulla qualita' della vita e di conseguenza sul tono dell'umore. Inoltre, alcune patologie infiammatorie, come ad esempio la fibromialgia e l'artrite reumatoide, possono presentarsi sia con dolori diffusi che con sintomi depressivi, simili a quelli cui Lei accenna nel suo messaggio. E' consigliabile un approccio combinato, che affianchi una terapia farmacologica specifica per la patologia ad una psicoterapia individuale o di gruppo. In questi casi, e' necessario partire da una diagnosi chiara, per questo, nel caso ancora non sia stata formulata, Le consiglio di rivolgersi al suo medico di base che potra' indirizzarla per una visita specialistica. Da li', potra' ricevere indicazioni per individuare un centro dedicato all'approccio integrato dei sintomi fisici e psicologici di cui Lei purtroppo sembra soffrire. In casi simili, la soluzione è fatta di tanti interventi, oltre alla terapia, su piani diversi, incluso l’esercizio fisico, la dieta, l'acquisizione di tecniche di rilassamento, ecc., ma è possibile trovare un equilibrio psicofisico che permetta un miglior livello di qualità della vita.
Spero queste poche indicazioni possano esserle di aiuto. Un caro saluto,
Francesca Calvano
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Buongiorno Mery ,
intanto le suggerisco di iniziare ad aver fiducia in se proprio anche anche grazie alla sua richiesta di aiuto , come passo importante di coraggio , Inoltre le direi che il professionista giusto per lei lo sceglie lei in base a tanti criteri , inizialmente alla sua prima impressione .
Certamente è anche importante la specializzazione , ma inizialmente come si trova lei con il professionista .
Disponibile anche online .
Un caro saluto .
Dr.ssa Alessandra Petrachi
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Ciao Mery,
convivere con dolori cronici può toglierti energia, gioia, voglia di fare… ma chiedere aiuto è già un primo passo importante.
La Mindfulness può aiutarti molto: non elimina il dolore, ma insegna a gestirlo meglio. Aiuta a ridurre lo stress, calmare la mente e sentire più spazio tra te e la sofferenza.
Con il tempo, potresti ritrovare un po’ di leggerezza e presenza, anche nei momenti difficili.
Non sei sola in questo cammino.
Ci sono strade nuove che puoi esplorare, come la Mindfulness.
Un abbraccio
Dott. Luca Bertolini
Psicologia Positiva e Mindfulness
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Buongiorno Mery,
mi dispiace molto che tu ti senta così. Quando si convive con una malattia cronica, è del tutto comprensibile sentirsi sopraffatti o scoraggiati: la fatica quotidiana, i cambiamenti imposti e la sensazione di essere limitati possono incidere profondamente sull'autostima e sulla visione di sé. Rivolgersi a una psicologa specializzata è un passo importante e molto utile, perché può aiutarti a rimettere a fuoco chi sei al di là della malattia e a ritrovare un senso di direzione e valore nella tua vita.
Posso aiutarti a cercare una professionista adatta: vuoi indicarmi in quale città o zona ti trovi, oppure se sei aperto anche al supporto online?
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