Gentili dottori, sono a conoscenza di una situazione familiare in cui una coppia di genitori ha avuto in passato situazioni difficili da affrontare tali da vedersi portare via il figlio ed affidato ad una seconda famiglia affidataria. L’ente affidatario rimane il servizio sociale del comune di appartenenza.
Succede che i genitori biologici, tra una serie di situazioni varie, hanno un avvocato di ufficio che non li segue per come dovrebbe e da poco hanno contattato anche uno psicologo privato che dovrebbe ricoprire il ruolo di ctp in modo da riaprire un nuovo percorso giuridico che miri a rivalutare le capacità genitoriali (solo che non esiste ancora un ctu e quindi il ctp ha le mani legate… così dice).
I servizi sociali vedono che la coppia biologica non è ben seguita dal suo avvocato e quindi ne approfittano prendendoli in giro e togliendogli anche il diritto di visita che gli spetta ogni 15 giorni.
Come aiutarli? Chi potrebbe intervenire? Esistono avvocati che capendo la loro situazione economica, potrebbero aiutarli pagando un minimo? E lo psicologo, può interferire con i servizi sociali o in questo caso è solo l’avvocato a dover iniziare a fare bene il suo lavoro?
Mi piacerebbe capire in che modo aiutarli. Grazie
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21 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Luisa,
c'è qualcosa di non molto chiaro e convincente in quello che lei racconta perchè per intervenire i servizi sociali e/o le autorità e togliere un bambino ad una famiglia ci devono essere dei motivi gravi che vanno oltre la semplice difficoltà economica e spesso si configurano in reati.
Anche qualche perplessità nasce al pensare ad un avvocato che, benchè di ufficio, non tuteli il proprio cliente.
Più attendibile mi auguro che sia l'opinione dello psicologo che forse meglio di altri può valutare se questi genitori siano o no all'altezza del loro ruolo genitoriale.
Il fatto che non ci sia un ctu penso sia superabile perchè il giudice dovrebbe avere la facoltà di nominarlo direttamente quando ha bisogno di una valutazione tecnica che non sia di parte.
Se questi genitori le sembrano brave persone, la sua solidarietà sarà comunque apprezzata.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Luisa
penso che sicuramente l'avvocato sia importante in questa cosa ma anche lo psicologo volendolo, può fare una sua valutazione e una sua relazione in merito ai genitori e alla loro idoneità e ai loro bisogni. La relazione dello psicologo può successivamente essere utilizzata come documento in sede legale.
Comunque molte dettagliate informazioni su tutte queste questioni possono essere reperite anche attraverso l'associazione che le ho indicato e che sarà più precisa su come poter procedere.
Dott. Ceccucci
22 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Sonouna sempre Luisa, volevo chiarire che la coppia ha avuto in passato momenti evalutare problemi non solo economici, ma dopo anni hanno ripreso la lorovita vita in mano capendo i loro errori per questo hanno richiesto ulteriore valutazione.
Rispetto l'avvocato è vero che non assiste nessuno di loro tanto che lo psicologo privato riferiscea che il problema sta proprio in questo ovvero, dice che deve essere l'avvocato a sollecitare il giudice ed essendoci i servizi territoriali già attivi, lo psicologo non può rischiare di collidere con essi. Quindi, lo psicologo dice di non potere momentaneamente intervenire se lo stesso avvocato non si muove.
Quindi vorrei sapere e capire se ciò che dice lo psicologo è vero o lui, nonostante tutto e tutti, può in autonomia provvedere a fare qualcosa?
Grazie a tutti,
Luisa
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22 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Mi scuso, sono ancora io, volevo aggiungere che: sarebbe davvero ora che lo strapotere degli assistenti sociali in fatto di minori sia ridimensionato alla grande!
Dott. Ceccucci
22 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Luisa
in realtà il problema esiste eccome e sono anni che se ne parla in Italia.
Esiste una Associazione GESEF (genitori separati dai figli), può trovarla su internet.
E' una pubblicazione che raccoglie tanti casi Italiani simili a quelli di cui parla.
Purtroppo non è affatto facile affrontare questo problema.
La pubblicazione di cui le dico si intitola: "Quando eravamo genitori fantasma" (Storia Italiana dei genitori separati dai figli). L'autore è Vincenzo Spavone; si trova su internet.
Auguri
Dott Silvana Ceccucci Psicologa-Psicoterapeuta
21 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Luisa,
complimenti per la sua sensibilità e la volontà di aiutare i suoi conoscenti.
Non conosco la situazione ma mi risulta difficile immaginare un servizio sociale che si diverta a prendere in giro una famiglia e a privarla della possibilità di vedere il minore. Sarà proprio così o alcuni aspetti non le sono stati comunicati?
Dal punto di vista organizzativo ctp e avvocato possono comunicare e collaborare quindi i due genitori possono sollecitare questo lavoro di team per riottenere, se possibile, l'affido del figlio.
Per quanto riguarda la sua preziosa presenza, Luisa, resti accanto ai suoi amici e li sostenga in questo momento faticoso. E' senz'altro l'aiuto più efficace e gradito che possa dare.