mi trovo in una fase difficile a causa di una separazione in corso. il rapporto dura da tre anni e ho una figlia nata da precedente rapporto terminato 12 anni fa circa. questo era il mio primo tentativo di (ri)mettere su famiglia, ma anche questo risulta un fallimento.lui non apre alcuna finestra di dialogo, non da spazio. cambia idea tutti i giorni dicendo che vuole vendere la nostra casa e poi dopo che ci deve pensare. sono in forte difficoltà.
Grazie per i pareri che vorrete esprimere.
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12 GIU 2014
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Realmente la sua relazione mostra segni di difficoltà. Considerato che, almeno da parte Sua, "era il primo tentativo di "ri-mettere su famiglia", e che dunque le aspettative erano alte, prima di lasciar perdere faccia un tentativo "scientifico" di riprendere in mano i fili. Rivolgetevi a un collega psicologo possibilmente esperto in problemi della coppia. Se il suo compagno non fosse disponibile, lo faccia Lei da sola come consulenza individuale, per chiarisi meglio sui meccanismi che mettete in atto: nella coppia si è sempre in due.
17 GIU 2014
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Gentile Anna,
sarebbe interessante esplorare il legame da lei vissuto con la sua famiglia di origine, probabilmente si scoprirebbero tante cose in più, infatti dalla sua richiesta di aiuto noto una angoscia che va affrontata all'interno di un contesto psicoterapeutico. Non può buttare i migliori anni della sua vita chiudendosi all'interno di un sintomo così violento ed angosciante. Appare evidente che il problema non è solo la separazione ma qualcosa di più significativo. Attualmente con la regolamentazione del CNOP è possibile seguirla anche on line tramite sedute su skype che può fare comodamente da casa sua. Anche io effettuo tali psicoterapie con i miei pazienti con ottimi risultati. Non si arrenda. Per ogni dubbio mi contatti pure.
15 GIU 2014
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Buonasera Dott.ssa Lolli, che tipo di informazioni posso aggiungere?
Il mio compagno è già seguito da una specialista, vostra collega, per altri problemi legati alla sessualità. Da quando ha iniziato questo percorso dal punto di vista del dialogo, della condivisione lui si è molto chiuso, non so perchè e la sua dott.ssa non vuole spiegarmelo ovviamente per via del segreto prof.le.Ho fissato un appuntamento per me, per ricevere un consiglio e intravedere una direzione perchè al momento sono confusa,disperata e priva di energie.
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15 GIU 2014
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Buonasera dott.ssa Brunialti,
al momento non è possibile avanzare richieste.lui ha alzato un muro, non mi parla. sa solo dirmi che andrà via. non so come ne quando, per ora lui non ha nemmeno informato i suoi genitori di tutto questo. A livello economico sono indipendente, ho un lavoro fisso, il rimanere sola da questo punto di vista non rappresenta un problema. Ma resta un grande vuoto e tanti punti interrogativi...
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13 GIU 2014
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d.ssa Fagotto è vero le relazioni si fanno in 2, ma credo di essere davvero sfortunata e credo di mettere sempre tanto e dare tanto all altra persona. sarebbe bello incontrare una persona cosi ben disposta nei miei confronti... non voglio fare la vittima avro di certo la mia parte di responsabilità, ma finora, e me ne sono resa conto davvero negli ultimi mesi, credo di essere stata sola a volere questo rapporto. questo è molto triste.
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12 GIU 2014
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Cara Anna la relazione è sempre a due vie prova a chiederti quali difficoltà hai, quale sono e per quali motivi ti chiude le porte, perché il tuo compagno continua ad avere dei ripensamenti...cosa effettivamente non va in voi quali problemi vi trovate ad affrontare e non riuscite a trovare soluzioni? Prova a farti e a fargli domande magari troverete anche le possibili soluzioni o aiuti idonei. Dott.sa Paola Madesani
12 GIU 2014
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Salve Anna. Il mio consiglio è di rivolgervi a uno Psicoterapeuta di Orientamento Sistemico -Relazionale che valuti la possibilità di prendere in carico lei e il suo ex compagno per una psicoterapia di coppia in modo che troviate un modo per comunicare in maniera chiara e efficace e possiate aprire delle finestre di dialogo.
Dott.ssa Lucia Firinu Psicologa Psicoterapeuta Cagliari, Oristano, Serrenti
12 GIU 2014
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Gentile signora Anna,
i pareri che lei chiede on line, a distanza sono utili in quanto pareri competenti. Tuttavia ciò che l'aiuterà ad uscire vittoriosa dalle difficoltà contingenti saranno gli interventi mirati e personalizzati di un capace psicologo legale unitamente ad un bravo psicoterapeuta (meglio se entrambe le competenze sono erogate professionalmente dalla stessa persona). Non è facile uscirne, tuttavia per mia esperienza professionale è possibile anche con successo.
paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale in Friuli Venezia Giulia
12 GIU 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Anna,
dai effettivamente la sensazione di essere sulle 'sabbie mobili' anche se non fornisci in modo dettagliato la descrizione della situazione. Per es. manca il tuo stato economico, il tuo livello di indipendenza dal punto di vista lavorativo, la motivazione che ti ha spinto alla convivenza con una persona così incerta e quant'altro possa mettermi nelle condizioni di darti un supporto. Certamente , con una bambina che presumo nella fase puberale, le tue energie sono da investire primariamente su di lei (il padre è presente?) ed hai bisogno di avere accanto una figura collaborante. Sembra che la separazione in corso, invece, per come da lui viene impostata, sia una causa di grande stress.Lui vuole vendere la casa, dici, ma tu puoi imporre la tua volontà nel rispetto di tua figlia, se questa decisione può aumentare l'attuale disagio; lei essendo minorenne può essere tutelata dalla legge. Ti suggerisco di rivolgerti ad un Consultorio Familiare della tua zona da cui poter ricevere un supporto adeguato e nel frattempo, se vuoi completare con i dettagli che ti ho indicato la tua richiesta, resto a tua disposizione. Ciao
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
12 GIU 2014
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Cara Anna, e' difficile poterla aiutare con cosi' poche informazioni. Le consiglio di prendere appuntamento con uno psicologo di zona o di fornirci ulteriori informazioni in modo da poterla Consigliare al meglio.
Attendiamo
Dott.ssa Barbara Lolli
Bologna
12 GIU 2014
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gent.le Anna,
leggendoLa mi ha colpita la Sua affermazione "anche questo(tentativo) risulta un fallimento". Lo rileggo in due modi:" anche stavolta non sono stata in grado di.." oppure " anche stavolta ho un compagno inadeguato". Le relazioni si intessono sempre in due, non esistono solamente responsabilità (peggio ancora, colpe) unilaterali. Se la comunicazione, il dialogo non avviene, sarebbe utile osservare , da entrambe le parti, quali meccanismi si sono instaurati o vengono alimentati o quali risorse personali non sono state usate o non vengono utilizzate. Potreste rivolgervi ad un/a collega per un confronto di coppia. Se non è possibile, e ciò è un segnale inequivocabile di quanto detto sopra, può Lei stessa parlarne personalmente, per valutare anche individualmente quali punti sono critici e se sono ripetitivi nelle Sue relazioni, per modificarli consapevolmente e vivere relazioni serene e durature.
un auguri,
cordialmente