Buongiorno,
Sono una ragazza di 26 anni, fidanzata da 9 anni e mezzo con un ragazzo che però da un anno a questa parte vedo solo i week end, perché in settimana lavora in un'altra città, ma ha (abbiamo) una casa nella nostra città, e i week end stiamo lì, mentre in settimana torno dai miei genitori perché avendolo trasferito, non abbiamo fatto in tempo ad andare a convivere, anche se lui vorrebbe andassi a vivere da sola. Ci sono stati periodi di alti e bassi tra noi, siamo stati spesso lontani ecc però mi son sempre trovata bene e pensavamo a una famiglia insieme in futuro. Il mio problema è che purtroppo sono rimasta incinta e sono andata nel panico più totale, ho anche avuto degli attacchi di panico. Lui vorrebbe tenere il bambino nonostante la nostra situazione economica, lavoriamo entrambi ma lui spende gran parte del suo stipendio per stare fuori e io lavoro part time. Ho sempre pensato di voler avere un figlio giovane, ma adesso ho paura per la nostra situazione, e della reazione che possono avere i nostri genitori e la mia datrice di lavoro: ho questo lavoro da giugno a tempo indeterminato e sarebbe un problema mi dovessi fermare perché dovrebbe sostituirmi e ho paura di venire licenziata.
Ho provato a pensare anche ad un aborto ma non vorrei pentirmene e l'idea di avere un bambino mi piacerebbe a parte questi problemi.
Sono abbastanza scossa, spero in un vostro consiglio.
Grazie
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8 FEB 2017
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Cara Aly,
nella tua mail si coglie molto chiaramente il desiderio di avere un bambino e la paura, umana di affrontare questo evento in un momento di precarietà.
Sai, solamente tu puoi sapere cos'è meglio per te, cosa senti, cosa desideri, nessun altro.
Ricordati però che non sei da sola, accanto a te sembra esserci una persona che ti vuole bene, con cui poterti confrontare e poi la tua famiglia e quella del tuo compagno, la cui opinione però non può e non deve avere voce in capitolo su una questione che riguarda solamente te, il tuo fidanzato ed il vostro progetto di un'eventuale nuova famiglia insieme.
Certo il tuo smarrimento è comprensibile, la maternità si accompagna a sentimenti a volte anche ambivalenti e se ne senti il bisogno, oltre e parlarne con le persone a te care, prova a consultare uno psicologo che possa aiutarti a dare voce alle tue emozioni, senza lasciare che queste ti travolgano, in modo che tu possa decidere nel modo più sereno possibile cosa fare.
In bocca al lupo,
dott.ssa Patrizia Borrelli
10 FEB 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Non lo ipotizzi neppure! La sua richiesta, lascia trasparire AMORE!...NON UNA PAROLA CONTRO!
Vada avanti...non si muore di fame..ma di mancanza di amore SI.
Mi scusi, ma sono su cellulare....pero' non potevo non dirglielo.
8 FEB 2017
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Gentile Aly,
hai 26 anni e sei fidanzata da 9 : forse, inconsciamente, tu e il tuo ragazzo desideravate questo figlio anche se ora sembrano prevalere dubbi, preoccupazioni, ansie.
Premesso che la decisione può essere solo vostra e che il rischio di pentirti di un eventuale aborto esiste, suggerirei, prima di decidere, di consultarvi con le rispettive famiglie che potrebbero essere contente di darvi una mano, anche praticamente, in fase iniziale.
Quanto alla paura del licenziamento, dovrebbe essere infondata perchè in questi casi esistono delle tutele di legge.
Ti suggerirei però anche una consultazione psicologica che ti possa aiutare a rasserenarti.
Io, per una serie di motivi, opterei per la vita.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
8 FEB 2017
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Buongiorno, sicuramente la situazione in cui sta vivendo non è semplice, ma ha mai pensato di rivolgersi ad un professionista e far un attimo un analisi della sua vita e un bilancio, non solo dal punto di vista economico, ma valutare quali risorse può mettere in campo lei in questa situazione?
a disposizione,
Dott.ssa Marchetto Christina
8 FEB 2017
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Buongiorno Aly,
la nascita di un bambino è un momento importante nella vita di una donna che porta in sé, oltre alla gioia, anche altre emozioni contrastanti che sono normali come la preoccupazione per il futuro in un contesto di vita economico-lavorativo precario in cui viviamo. Per prendere questa decisione devi guardare dentro di te perché solo tu puoi decidere ma, comunque, non sei sola. Mi sentirei di consigliarti di parlarne con il tuo compagno che è il padre del bambino che ti vuole bene e con il quale sentivi di costruire una famiglia insieme. Se ti può essere di aiuto puoi intraprendere un percorso di sostegno con una psicologa per esternare ciò senti e riuscire a prendere una decisione che rispecchi ciò che realmente desideri.
In bocca al lupo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elena Moretti
8 FEB 2017
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Cara Aly,
la notizia di una gravidanza, quando inaspettata, si accompagna spesso ad un senso di incertezza e smarrimento.
La decisione che dovete prendere è senz'altro impegnativa e ogni alternativa comporta limiti e possibilità diverse.
Nessuno può sostituirsi a voi in questa scelta ma certo potreste trovare un aiuto da parte di un collega che vi accompagni e vi faciliti in questo percorso.
Provi a considerare anche la possibilità di rivolgervi ad un consultorio familiare.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,