Buonasera a tutti, ho 29 anni. 5 anni fa mi è stato diagnosticato un disturbo di personalità schizoide da uno psichiatra (assumo un antipsicotico) e ho intrapreso un percorso di psicoterapia psicodinamica . I primi anni avevo molte crisi scatenate soprattutto dalle relazioni che mi mettevano molto a disagio e avevo crisi di angoscia. Adesso sto meglio come intensità di sintomi e riesco a lavorare. Quello che mi preoccupa è che non riesco a trovare un senso nella mia vita, ci sono momenti in cui sto meglio ma mi sembra tutto molto apparente, nel senso che funziono abbastanza bene ma non riesco a sentirmi bene e appagata. Soprattutto al mattino sento che la mia vita non ha senso e tutto mi sembra inutile e mi sento insignificante. Mi chiedevo se fosse normale dopo 5 anni di terapia avere ancora questi sintomi così fastidiosi
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7 MAG 2022
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Cara Anna,
In base al suo racconto, mi sembra di capire che affidandosi al suo psichiatra e psicoterapeuta la sua salute sia migliorata. Tuttavia lei avverte ancora alcuni sintomi. Credo che sia importante parlarne con il suo medico chiarendo i suoi dubbi proprio con lui, in quanto la conosce meglio di noi e la sta seguendo già da cinque anni. Come mai non l’ha fatto? Porterei in seduta anche questo tema collegato all’alleanza tra paziente e psicoterapeuta.
Un caro saluto
Dr.ssa Anna Capriati
9 MAG 2022
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gentile utente,
Nella complessità della domanda che pone, non possiamo che rimandarle una riflessione sul percorso che ha seguito e sul trattamento farmacologico che la supporta.
Può succedere che la terapia arrivi fino ad un certo punto e per continuare può essere utile e funzionale un percorso diverso, complementare al precedente.
Per quanto attiene al supporto farmacologico, le chiediamo se ha condiviso questi aspetti con il medico e di valutare insieme come proseguire.
Cordialmente
Studio Associato Dott Ferrara Diego Dott.ssa Sonia Simeoli
9 MAG 2022
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Salve, potrebbe tornare utile lavorare sui pensieri e sulle emozioni che questi scaturiscono, per imparare a gestirli e controllarli. Per fare ciò autilozzeremo la tecnica dell'analisi funzionale con la quale andremo a ricercare quale è la tendenza naturale predominante e cercare di crearea armonia e appagamento senza conflitti tra il VALORE, UNIONE, FORZA, LIBERTÀ, POTERE, CONOSCENZA E SICUREZZA con l'intento di dare senso e motivazione alla vita.
Intraprendere attività fisiche e sportive di svago di primo mattino o nei momenti disponibili al di fuori del lavoro potrebbe essere vantaggioso.
Una comunicazione assertiva potrebbe tornare utile per alleviare ed annullare stati di angoscia e di disagio nel rapporto con gli altri.
A disposizione per chiarimenti ed approfondimenti.
Dott. Maddaloni Fabio
8 MAG 2022
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Cara Anna
Le sue difficoltà sono abbastanza comuni per chi intraprende un percorso di cura. I cambiamenti verso il benessere non sono traiettorie lineari bensì cammini tortuosi. Non è raro ricadere in momenti di assenza di direzione e mancanza di senso. Per fortuna lei ha due figure di riferimento molto preziose con le quali ha tutto il diritto di esprimere queste sensazioni. Il fatto che abbia già intrapreso da tempo questi percorsi ci suggerisce che lei abbia la capacità di aprirsi all'altro e di entrare in relazione con fiducia. È proprio affrontando insieme questi momenti che si amplia la reciproca conoscenza al fine di sviluppare una riflessione comune riguardo il suo benessere.
Augurandole il meglio le porgiamo I nostri saluti
7 MAG 2022
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Cara Anna,
sicuramente per rispondere in modo adeguato alla tua domanda dovremmo indagare meglio le aree della sua vita e capire se ci sono invece degli aspetti di soddisfazione e dove invece sente che non c’è questo aspetto o se si tratta di una sorta di “ anestesia “ emotiva.
Probabilmente se lei ha una sensibilità alle relazioni non so se il contenimento maggiore emotivo le fa sentire come di non provare più nulla...
Proverei comunque a indagare meglio questi aspetti in terapia e a discuterne con fiducia con i professionisti che la seguono.
Un caro saluto.