Siamo diversi e non abbiamo amici

Inviata da Clea E. · 1 ott 2017 Psicologia risorse umane e lavoro

Buonasera,
Io e il mio ragazzo siamo caratterialmente diversi nelle relazioni con gli altri. A lui piace fare festa ed ogni serata è buona per intrattenersi fino a tardi con i suoi amici. Io sono una ragazza tranquilla e con poche selezionate amicizie. Il mio ragazzo trova i miei pochi amici un po' noiosi e io trovo le sue compagnie infantili e mi stufo quasi subito quando usciamo. Ne abbiamo parlato, ci amiamo follemente (abbiamo passato i 34 anni). Siamo giunti all'accordo di arrivare al compromesso che quando io, nel frequentare i suoi amici, mi stufo, allora si va a casa. Non sempre succede. Infatti, ogni 2/3 settimane ci roviniamo il weekend perché il mio ragazzo non riesce a mettersi dei paletti e a darsi un freno quando gli chiedo di andare via o di andare a cena. Mi dice sì sì e poi ordina nuovamente da bere o si sofferma a parlare con gli amici. Finché io furiosa e frustrata me ne vado a piedi e da sola o litighiamo davanti a tutti. Così siamo quasi sempre soli, ma a lui pesa anche se dice di no per non darmi un dispiacere. Quando è in serata mi dice che è stufo di avere una persona che non sa stare in compagnia e a cui non va bene nessuno e finiamo sempre da soli. Non so cosa fare. Questa situazione mi sta frustrando e sta creando un malcontento di sottofondo.. come si fa quando si è caratterialmente diversi, ci si ama alla follia ma gli amici del proprio partner proprio non si digeriscono e ci annoioiano?

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Miglior risposta 2 OTT 2017

Gentile Cleo,
essere una coppia non significa condividere tutte gli interessi e tutte le esperienze.
Tu e il tuo ragazzo siete caratterialmente diversi, per cui è inevitabile che alcune proposte entusiasmino l'uno lasciando insoddisfatto l'altra.
Se la coppia è stabile, ognuno può concedersi spazi personali, evitando di infliggere all'altro penose serate.
Prova a considerare la possibilità alternare uscite con lui solo, altre con i suoi amici ed altre ancora facendo le cose che tu preferisci.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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2 OTT 2017

gentile Cleo 84, capisco la sua situazione. Quando la coppia funziona si sente uno slancio a condividere ogni cosa assieme, ogni attività e relazione che un partner ha.
La vostra coppia sembra appunto funzionare, tranne nella condivisione delle relazioni comuni, ossia, come lei dice, nella condivisione delle vostre storiche amicizie.
Questo può succedere, soprattutto quando queste amicizie sono state "scelte" dal singolo partner (forse una scelta antecedente alla coppia?!); chi dice che dovete condividerle obbligatoriamente?
Non potrebbe questa rappresentare un'area dove ognuno di voi due si realizza anche come singolo individuo?
Vedrà che poi, più soddisfatti di mantenere i vostri rispettivi legami senza che l'altro li minacci, ne troverete altri comuni!certo, entriamo in un processo casuale che non ci dà alcuna certezza.. capiterà a breve?ci vorrà molto? non possiamo di certo saperlo!
Ma voi sarete predisposti a mantenere ciò che avete da soli, e allo stesso tempo a "cercare" dei legami da condividere.
Spero di essermi spiegata.
A disposizione
Dott.ssa Lucia Moglie
Psicologa Psicoterapeuta
Ancona e Osimo

Dott.ssa Lucia Moglie Psicologo a Ancona

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2 OTT 2017

Salve Cleo,
la sua risposta a livello pratico ha molte soluzioni tra cui quella di non obbligarsi a vedere gli amici in coppia.
Lasciarsi degli spazi per le proprie amicizie non solo è sano, ma anche maturo.

Da quanto racconta sta limitando la libertà del suo ragazzo, perché non digerisce i suoi amici, pertanto, non li veda, lasci uscire lui con loro.
Se invece decide di uscire, se ama il suo ragazzo dovrebbe andargli un po' incontro e, anche se trova i suoi amici infantili, ricordarsi che sono sempre persone a cui lui vuole bene, che loro vogliono bene a lui e che erano nella sua vita prima di lei.

Una sera in cui lei si annoia, dovrebbe essere sopportabile dato che dice di amarlo alla follia, se no, scusi la franchezza, è egoismo o immaturità o questa follia non è così "folle".

Il compromesso "torniamo a casa quando decido io" purtroppo, come vede, non funziona, e tra frustrazioni, incomprensioni e limitazione del divertimento e libertà altrui rischiate seriamente di rovinare tutto il vostro rapporto, oltre ovviamente non risparmiarvi scenate con attori che non volevano partecipare alla "commedia".

In futuro ci saranno altre situazioni similari, e alle volte si deve cedere, fare buon viso a cattivo gioco.

La situazione poi non è quotidiana, ma avviene ogni due/tre settimane.

Amarsi alla follia, non vuol dire essere padroni di un'altra persona, ma lasciarla libera di scegliere come stare con noi, non obbligarla ai nostri desideri (?) o che sia solo l'altro a fare in modo che noi stiamo sempre bene, non ci annoiamo etc.. Ci dovrebbe essere per amore una sorta di reciprocità.

Ovviamente vale per lei e per il partner.

Oltretutto stare sempre soli inaridisce il rapporto, lo rende monotono, e questo potrebbe bastare a lei (che comunque, sempre da quanto racconta, non rinuncia ai suoi amici o passare tempo con loro, anche se il suo compagno li trova noiosi...) ma non al suo ragazzo.

L'amore è sopravvalutato, la vita di "tutti i giorni" non considerata abbastanza.

Se la vediamo in un'ottica di coppia il partner non lo si sceglie "a caso" e forse, dico forse, potrebbe esplorare alcuni suoi aspetti personali più ludici, con questi amici del suo partner.

Se invece vede che le differenze sono incolmabili, è possibile che pur piacendovi molto non siate esattamente fatti l'uno per l'altra.

Da ultimo sempre da un punto di vista psicologico, a 34 anni compiuti, potrebbe analizzare cosa la fa sentire così frustrata o presa in giro se un patto col suo partner non viene mantenuto.
Le ragioni possono essere molte, ma dato che la situazione si ripete e l'unico modo per evitarla è chiudervi in casa voi due, allora 1) non vi siete chiariti abbastanza sul punto in questione 2) lui le dice di sì solo per accontentarla, come si fa coi bambini e poi puntualmente disattende le sue aspettative (certo non è giusto, ma forse anche lui sente di non avere alternative, volendo passare la sera con la donna che ama e gli amici cui vuole bene ma non potendolo fare perché lei diventa molto insofferente) 3) forse lui non ha abbastanza forza di carattere per dirle che il suo "compromesso" non è accettabile, però poi di fatto si comporta in modo diverso da quanto dice di voler fare...

Se no lasci perdere, non può pretendere che lui rinunci ai suoi amici perché non piacciono a lei, perché di fondo la richiesta sembra proprio questa...o comunque la direzione che sta prendendo la situazione...e perderebbe in partenza.

Trovare amici che piacciano ad entrambi da frequentare insieme e vedere ciascuno i propri, in separata sede, potrebbe essere una soluzione accettabile?

Cordialmente

Claudia Popolillo - Studio Logos Psicologo a Lodi

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2 OTT 2017

Cara Cleo,
ti chiedo se per te amarsi è necessariamente legato ad uscire sempre assieme? Potresti prendere in considerazione la possibilità che entrambi, ogni tanto, usciate per conto proprio? A volte occorre prendere atto che la persona a noi vicina, che amiamo e dalla quale siamo amati, possiede anche caratteristiche che non ci piacciono o addirittura detestiamo. La vita e le relazioni con le persone non sono mai totalmente buone o cattive, belle o brutte, ecc.. Se le osserviamo bene ci accorgiamo che sono sempre un misto di sensazioni, delle quali alcune ci piacciono ed altre non ci piacciono. Sta a noi decidere ciò che non vogliamo e ciò che vogliamo dagli altri ed in che misura prenderlo. Spesso il forzarsi a stare in situazioni che non ci piacciono per rispetto di una presunta "coerenza d'amore" rischia di influenzare pesantemente tutto il rapporto. Non si se questo può esser il tuo caso. Tu che ne dici? Rimango a tua disposizione per ulteriori richieste. Un abbraccio.
P. Salvi.

Dott. Pierluigi Salvi Psicologo a Empoli

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