Siamo connessi, ma non riusciamo a stare insieme

Buongiorno psicologi.
Sono incatenata in una relazione strana da più di 4 anni e non riesco più a capirci niente.
Nel 2016 conosco un ragazzo ed è letteralmente un colpo fulmine, appena ci vediamo sentiamo entrambi una connessione pazzesca e tutte le nostre prime uscite vanno alla grande. Così decidiamo di metterci assieme e da lì inizia tutto. Sin dall'inizio, però, noto dei segnali d'allarme in quanto voleva già essere troppo presente nella mia vita, nonostante ci frequentassimo ancora da poco..e a me piace essere molto solitaria delle volte e avere i miei spazi in cui il compagno è fuori. Uscire con le amiche diventava quasi impossibile, mi chiamava 500 volte ...e se non rispondevo faceva delle storie assurde su dove potessi essere e con chi..andare al ristorante assieme diventava un problema se mi guardavo attorno e magari guardavo qualche ragazzo..e questa cosa comincia a farmi stare male, perché per uscire per i fatti miei dovevo dire bugie su bugie.
Anche andare in vacanza con i miei genitori diventava motivo di litigate e di gelosie inutili e inventate. Allo stesso modo, quando partivo a fare stage all'estero e non avevo la SIM straniera (quando c'era ancora il roaming), riusciva a fare storie e a rovinarmi l'umore. Ovviamente io ci mettevo del mio, perché io odio dover dare troppe spiegazioni ingiustificate e giustificare, appunto, cose che non esistevano. Poi io sono sempre stata un po'particolare, perché odiavo farmi venire prendere a lavoro e soprattutto parlare con lui al telefono davanti ai miei colleghi di lavoro; mi piace essere molto riservata sulle mie cose e a lui mandava in bestia questa cosa qui.
Comunque la nostra relazione è un continuo tira e molla..mesi ci allontaniamo, mesi ci avviciniamo..un continuo boomerang..senza filo logico..senza continuità.
Nel 2018 dopo un periodo tranquillo, decidiamo di vivere assieme.
Un giorno, mentre ero a lavoro, si mette a frugare nelle mie cose e trova un mio vecchio telefono..lo accende e comincia a leggere le mie chat con i miei amici maschi (chat tranquillissime) e li perde le staffe.
(Spesso mi prendeva il telefono di notte e mi leggeva le chat persino con mia madre!)
Mi distrugge tutte le mie cose e mi butta LETTERALMENTE fuori casa..dopo una giornata di lavoro mi ritrovo in mezzo a una strada ..senza valigie e senza nessuno che potesse venire a prendermi. Ci lasciamo malamente e io dimagrisco di 10 kg in due settimane per il dolore..tanto che la mia ex titolare mi chiede se mi sto ammalando di anoressia.
Mi prendo un mese di aspettativa e me ne vado in Puglia dalla mia famiglia. Comincio a stare meglio, acquisto peso, vedo gli amici..mi sento rinata. Arriva il Natale e lui ricompare dicendomi che mi ama ancora..così io crollo e ci abbandoniamo a una notte di passione..anche se il giorno dopo mi pento subito. Dopo poco riproviamo a stare assieme..ma non ci sentiamo felici..lui ha sempre da criticarmi, da trattarmi male (anche davanti agli amici suoi) e io mi sento sola e triste. Così riprendiamo questo tira e molla. Quando siamo lontani, però, mi manca terribilmente nonostante sappia quanto male ci facciamo a vicenda, anche sicuramente c'erano anche tante cose positive delle volte. Ci stacchiamo nuovamente e vedo che i suoi atteggiamenti non cambiano mai, sempre gelosie inventate e comportamenti Infantili.. non ci sono presupposti seri per un futuro assieme (anche se lui mi dice che vorrebbe un figlio da me) nonostante lui abbia 8 anni in più di me.
Siamo arrivati al 2020. A inizio anno ci siamo frequentati, ma dopo un po'che sto con lui non mi sento appagata, mi sento sempre allo stesso punto di partenza, il nostro rapporto non evolve, è statico..e io mi sono sempre fatta in 4 per andare in contro alle cose che piacevano a lui..mentre lui poco e niente. Così ho cominciato a comportarmi nella stessa maniera. Ci allontaniamo a maggio e non ci sentiamo più. Io mi sento diversa, mi sento più bella, mi sento più sicura. Conosco un altro ragazzo con il quale sto bene, parlo tanto, mi ascolta (ciò che con il mio ex era molto difficile) si ricorda .. è gentile .. rispettoso..mi fa stare bene. Nonostante tutto ogni tanto la testa pensa a lui, ma non riesco a capire in che termini...a volte credo che sia stata solo fortissima attrazione fisica e buon sesso..anche se io provo un bene infinito e desidererei che la nostra relazione fosse stata diversa. Ma non è così.
Ci siamo sentiti poco fa e lui dice di amarmi ancora, ma io ormai non ci credo più.. perché penso che l'amore vero non sia così "malato", scostante, altalenante. Provo sempre una connessione mentale per lui, anche se sinceramente so che non ci porta a niente.. è come se stessi girando in rotonda e non riuscissi ad uscire ..a furia di girare ti viene la nausea, no? Ho bisogno di qualche consiglio, per uscire da questo circolo vizioso.. perché non ne posso più, non capisco perché provo ancora sentimenti per lui.. nonostante tutto questo.
Grazie dell'attenzione.