si è spento davvero
Salve a tutti, sono una ragazza di 24 anni e sto con un uomo dì 37 da un anno. La nostra relazione é iniziata all'università in quanto lui desidera prendere una seconda laurea in medicina ( al momento è infermiere specializzato in una equipe). È stato tutto come una favola. Le canzoni cantante con la chitarra, le cene fuori, un viaggio, fare l'amore e sentirsi davvero in pace. Un dialogo perfetto, una complicità unica.
Questo per i primi 8 mesi..
nel corso della nostra storia, lo conosco e nonostante sembrasse un uomo felice di se, scopro il malessere di non sentirsi a posto studiando medicina in così tarda età (per cause maggiori che glielo hanno impedito in precedenza, familiari, personali.. e anche una velata scarsissima autostima) . Il tempo continua a passare e accadono cose in successione che lo destabilizzano totalmente. L'università che non va avanti, troppo lavoro in ospedale, la stanchezza generale, la macchina che si rompe innumerevoli volte, la mamma che spesso sta male, e una vita che sembra rispondere sempre meno a ciò che vuole, inizia a stare male e cambia.
Smettiamo di fare l'amore, smettiamo di vederci con frequenza.. smettiamo di fare tutto ciò che eravamo perché lui " non ci riesce". Non mi dice più ti amo, infelice, apatico, ammette di " non sentire nemmeno se stesso".
Sono 4 mesi che cerco di reggere la situazione. Vorrei averlo nella mia vita per sempre; ma ho paura che il suo malessere sia troppo grande da gestire per me.. Non mi sento più desiderata né amata ne niente.. non so se questo sia a causa della sua forse depressione?
Lui va a lavoro torna a casa e dorme.... esce due volte a settimana la sera al massimo. E noi ci vediamo se va bene 1 volta a settimana in cui io soffro questa distanza invisibile immensa. Non so cosa fare. Aspettare? Non aspettare? Sono innamorata di lui. Ma questo mi leva una quantità di energie immensa perché lui è terribilmente introverso, credo di essere l'unica a sapere di questo disagio. La famiglia è lontana e lui ama risolvere i suoi problemi da solo. Sono preoccupata per lui, ho paura che stando solo non riuscira ad uscirne ma ho paura di essere anche un peso perché lo ferisce che io stia male per lui. Non so cosa fare. So di non poterlo aiutare e so che, a differenza sua che ha già una vita, un lavoro fisso, una casa, una macchina, io ancora non ho niente, sono in ritardo con gli esami, devo darmi da fare perché ad oggi non sono ne carne né pesce.. ma non sono serena cosi e ho difficoltà a studiare e a stare bene.
È possibile che lui mi ami ancora?
È possibile che sia solo una fase?
Aspettare o accettare che è finita?
Lui non collabora... lascia la scelta a me.
Due settimane fa ha detto che il suo sentimento verso di me non era cambiato. Ieri ha detto che non è più sicuro di se e che si merita di stare male perché si è costruito tutto questo con le sue mani.
Sono confusa... lui non ha comunque tempo e testa per noi, ma data la sua età e la rabbia e la pena che prova per se, non vorrei lasciarmi trascinare in qualcosa che è troppo più grande di me considerato che ho avuto un periodo difficile negli ultimi 3 anni perché ho sofferto di attacchi di panico ed ansia a causa del pessimo dialogo con me stessa che è maturato relativamente di recente.
Ora sto bene, sono cresciuta molto.
Ma non so cosa fare perché lui potrebbe rimanere scottato dalla situazione per sempre e studiargli patologia accanto sarebbe forse anche piu deleterio.
Vorrei solo vederlo sorridere.
E tornare felici insieme.
potrebbe essere solo un momento, è una depressione questa? Continuare questa storia restando in disparte ha un senso?
Grazie per l'ascolto