Mi spiego meglio: circa 9 mesi fa ho iniziato un percorso psicoterapeutico in un ospedale pediatrico.Non ero ancora maggiorenne e nessuno,a quel tempo,mi aveva avvertita su ciò che sarebbe successo una volta compiuti i diciotto anni.Fatto sta che adesso,a distanza di mesi,la psicologa mi dice che tra davvero pochi incontri terminerà tutto. Non è proprio possibile continuare anche se sono maggiorenne e l'ambito è pediatrico? Sarebbe una soluzione fattibile chiederle nel caso di trovare un altro modo per vedersi,in privato per esempio,anche se lei lavora nell'ospedale?
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25 SET 2017
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Buongiorno Maria Vittoria,
In queste situazioni a livello di servizio pubblico non è prevista la possibilità di continuare il percorso. Può chiederlo alla psicologa che la segue se proseguire in privato, è una domanda a cui solo la sua psicologa le può rispondere.
Saluti
Dott.ssa Ambra Caselli (Brescia)
24 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Maria Vittoria,
le suggerisco di rivolgere la domanda che ci ha posto direttamente alla sua terapeuta per avere una risposta precisa.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Maria Vittoria,
comprendo il disagio di dover interrompere bruscamente un percorso di fiducia e stima in una dimensione terapeutica fruttuosa.
In ambito pediatrico quindi pubblico esistono purtroppo protocolli rigidi a cui attenersi, questo rende molto probabile la conclusione della terapia.
In ogni caso lei potrebbe chiedere alla terapeuta la possibilità di continuare in ambito privato.
Cari saluti
Dott.ssa Costa
22 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Maria Vittoria,
capisco il disagio è l'incertezza derivanti dal dover chiudere un'alleanza terapeutica, solo per aspetti burocratici.
Parli con la sua psicologa e manifesti il suo desiderio di proseguire la terapia, in ambito privato.
Tantissimi auguri
Dott.ssa Vanda Braga
22 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Sì Maria Vittoria,
sarebbe una strada percorribile parlare apertamente con la sua terapeuta e chiederle se lei ha possibilità di riceverla in privato.
Al di là degli aspetti burocratici e legali, di certo la cosa più importante è la qualità della vostra relazione, della fiducia che lei ha nei confronti della dottoressa. Spero possa trovare una soluzione confacente alle sue necessità.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Giovanna Susca - Bari e Barletta